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restauro
adeguamento liturgico
Cornalita
San Giovanni Bianco
Bergamo
chiesa
sussidiaria
Corpus Domini
Parrocchia dei Santi Giovanni Apostolo ed Evangelista e Antonio Abate
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1988)
950 - 1050(costruzione intero bene); 1447 - 1447(parrocchialità carattere generale); 1450 - XVI (completamento intero bene); 1557 - 1557(parrocchialità carattere generale); 1934 - 1934(restauro intero bene)
Chiesa del Corpus Domini
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Corpus Domini <Cornalita, San Giovanni Bianco>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

950 - 1050 (costruzione intero bene)

costruzione della primitiva chiesa

1447  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione per mano del vescovo Polidoro Foscari e dedica al Corpus Domini in data 21 aprile

1450 - XVI  (completamento intero bene)

realizzazione degli affreschi

1557  (parrocchialità carattere generale)

dai verbali della visita iapostolica di S. Carlo Borromeo risulta che la chiesa aveva tre altari; inoltre veniva ordinato di togliere gli altari della Resurrezione e della Madonna, perché indecorosi e posti fuori dalla cappella

1934  (restauro intero bene)

la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
Descrizione

la chiesa, posta nella frazione di Cornalita, è orientata secondo lo schema tradizionale liturgico. È preceduta da un sagrato in parte in manto erboso e in parte in porfido posato ad opus incertum. La facciata, compresa tra la casa del sacerdote e il portico, è intonacata, ha due falde, ha un portale sopraelevato di tre gradini e due finestre con inferriate e strombatura. Il portico a destra ha un’apertura ad arco affiancata dall’affresco della Madonna in trono con a fianco S. Antonio abate, è coperto da un unico spiovente, ha tracce di affreschi sulle pareti e sui pilastri e termina con una piccola abside tutta affrescata con la vita della Madonna e del Signore. L’interno è a navata unica, suddivisa in due campate da arco a sesto acuto, sul quale poggia il tetto in legno a due falde con assito a vista. La prima campata a sinistra ha il fonte battesimale entro una nicchia ad arco e protetto da cancellata; a destra vi sono un confessionale e la porta dell’ingresso laterale. La seconda campata presenta a sinistra la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, completa di altare in stucco e di ancona con la statua della Vergine. La cappella di destra è dedicata a S. Antonio da Padova: presenta l’altare in stucco con la statua del Santo nella nicchia. L’arco trionfale a sesto acuto separa la navata dal presbiterio e nelle pareti laterali conserva una parte di un ciclo di affreschi quattrocenteschi raffiguranti le scene di vita di Cristo. A sinistra una porta immette nel campanile, collegato ad un’altra cappella ora ripostiglio, e a destra un’altra porta conduce alla sagrestia. Il presbiterio, più alto rispetto alla navata, è sopraelevato di due gradini, è voltato con cupola e ha lesene scanalate con capitelli corinzi, sopra i quali corre la trabeazione. Il coro è absidato e coperto con catino. L’altare e la tribuna sono in legno scolpito, dipinto e dorato con tabernacolo a forma di tempietto
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di due gradini presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con il coro a pianta semicircolare
Coperture
tetto a due falde con struttura portante in ligneo a vista dall'aula e manto di copertura in coppi
Elementi decorativi
la cappella al fondo del portico racchiude un ciclo di affreschi che costituisce un autentico gioiello: in 22 riquadri sono narrate le storie di Maria da un pittore anonimo che ha lavorato qui nella seconda metà del sec. XV
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1988)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in pietra martellata
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