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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Fuipiano al Brembo
San Giovanni Bianco
Bergamo
chiesa
parrocchiale
Ss. Filippo e Giacomo
Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane
altare - aggiunta arredo (1970)
1446 - 1446(preesistenze intero bene); 1464 - 1464(parrocchialità carattere generale); 1508 - 1508(parrocchialità carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1732 - 1732(rifacimento intero bene); 1778 - 1781(parrocchialità carattere generale); 1892 - 1892(restauro intero bene); 1921 - 1921(parrocchialità carattere generale); 1931 - 1931 (completamento interno); 1947 - 1947(restauro esterno)
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo <Fuipiano al Brembo, San Giovanni Bianco>
Altre denominazioni Ss. Filippo e Giacomo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1446  (preesistenze intero bene)

costruzione della primitiva chiesa

1464  (parrocchialità carattere generale)

a chiesa di Fuipiano è attestata con il titolo di parrocchiale nel Libro censuale redatto nel 1464 sotto l’episcopato di Giovanni Barozzi, in cui figura come di recente smembramento, insieme alla parrocchia di Alino, dalla parrocchia di San Pellegrino

1508  (parrocchialità carattere generale)

a Venezia nella chiesa di S.Rocco 28 membri della famiglia Busi si costituiscono in società per inviare opere alla chiesa del loro paese d’origine

1575  (parrocchialità carattere generale)

S. Carlo Borromeo visitando la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo di Fuipiano, nel descrivererla, evidenzia lo stato di completo abbandono; non vi era conservato il Ss. Sacramento, il tetto aveva bisogno di riparazioni e la sagrestia iniziava a crollare

1732  (rifacimento intero bene)

la chiesa viene completamente ricostruita

1778 - 1781 (parrocchialità carattere generale)

nella relazione fatta dal parroco di Fuipiano al Brembo in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva quattro altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al secondo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita

1892  (restauro intero bene)

generale intervento di restauro e realizzazione del portico in facciata

1921  (parrocchialità carattere generale)

nuova consacrazione della chiesa per mano del vescovo Luigi Maria Marelli

1931 - 1931  (completamento interno)

realizzazione degli stalli lignei del coro

1947  (restauro esterno)

restauro degli intonaci del portico e dei prospetti esterni
Descrizione

la chiesa, orientata con l’abside a nord e disposta parallelamente alla strada, è anticipata dal sagrato non delimitato e pavimentato in asfalto. La facciata è preceduta da un ampio portico aperto ad archi a tutto sesto poggianti su lesene in muratura. La facciata vera e propria accoglie centralmente l’ingresso con contorno in muratura sormontato da stemma vescovile. In alto, sopra il portico, la facciata è scandita da quattro lesene, in tre settori di cui nel centrale, è posta una finestra rettangolare. Il timpano triangolare sormontato da tre statue raffiguranti i Santi Filippo, Giacomo e Maria Immacolata conclude architettonicamente l’edificio. L’interno è ad unica nata coperta da volta a botte. Lesene in stucco scandiscono la navata in tre campate e sorreggono la trabeazione e il cornicione. Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale, a destra la statua di Cristo morto. Nella seconda campata è posto a sinistra l’ingresso ad un vano scale, a destra l’ingresso laterale. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, a destra l’altare dedicato a S. Mauro. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da volta a botte. Il coro absidato è coperto da catino. Due ingressi posti ai lati dell’arco trionfale conducono a sinistra al campanile e a destra alla sagrestia
Impianto strutturale
edifico in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio ,rialzato di tre gradini presenta anch'esso pianta rettangolare si conclude con il coro a pianta semicircolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in coppi
Campane
il precedente concerto venne consacrato dal vescovo Pier Luigi Speranza il 18 agosto 1861. L'attuale concerto di cinque campane in "sol b. mg." della ditta Ottolina fu consacrato dal vescovo Adriano Bernareggi il 29 dicembre 1940
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è in legno intagliato ed intarsiato
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