chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Gallo San Giovanni Bianco Bergamo chiesa parrocchiale S. Maria Assunta e S. Gallo Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Gallo Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane altare - aggiunta arredo (1960-1970) XIV - XIV(parrocchialità carattere generale); 1447 - 1447(parrocchialità carattere generale); 1828 - 1828(costruzione intero bene); 1840 - 1882(consolidamento interno); 1884 - 1884(ampliamento intero bene); 1897 - 1897(parrocchialità carattere generale); 1907 - 1907(ampliamento intero bene); 1911 - 1911(parrocchialità carattere generale); 1931 - 1932(rifacimento facciata); 1935 - 1935(completamento interno); 1942 - 1942(monitoraggi intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta e San Gallo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta e San Gallo <San Gallo, San Giovanni Bianco>
Altre denominazioni
S. Maria Assunta e S. Gallo
Autore (ruolo)
Luchini, Girolamo Salvatore (progetto chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
XIV (parrocchialità carattere generale)
la parrocchiale di S. Gallo viene smembrata dalla chiesa matrice di Dossena
1447 (parrocchialità carattere generale)
consacrazione per mano del vescovo Polidoro Foscari
1828 (costruzione intero bene)
costruzione della chiesa attuale su progetto dell'architetto Girolamo Salvatore Luchini
1840 - 1882 (consolidamento interno)
nel corso del XIX secolo vengono eseguiti diversi interventi di consolidamento per garantire la stabilità dei pilastri che reggono la cupola centrale
1884 (ampliamento intero bene)
la chiesa viene ampliata su progetto dell'architetto Elia Fornoni
1897 (parrocchialità carattere generale)
consacrazione, per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani, con il titolo di S. Maria Assunta
1907 (ampliamento intero bene)
la chiesa viene prolungata
1911 (parrocchialità carattere generale)
consacrazione dell'altare maggiore per mano del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi
1931 - 1932 (rifacimento facciata)
rifacimento della facciata
1935 (completamento interno)
nuove bussole interne per gli ingressi laterali
1942 (monitoraggi intero bene)
monitoraggi per cedimenti fondali della chiesa
Descrizione
orientata con l'abside a sud-est, la chiesa presenta il fronte principale intonacato, suddiviso in due ordini, quattro lesene la scandiscono in tre settori. Il settore centrale accoglie l’ingresso contornato da stipiti ed architrave in pietra artificiale. Nel secondo ordine le lesene continuano suddividendo la facciata nei medesimi settori limitati in altezza. Al centro è posta una finestra rettangolare con contorno in pietra e davanzale. Il timpano triangolare posto sopra la trabeazione conclude architettonicamente l'edificio. L’interno è ad unica navata con quattro pilastri su cui poggiano le arcate dove si imposta la tazza circolare. Nella prima campata a sinistra e a destra sono posti i confessionali. Nella seconda campata è posto a sinistra il polittico del Boldrini, a destra l'altare dedicato alla Madonna Assunta. Entrambi sono affiancati dagli ingressi laterali. Nella terza campata, verso il presbiterio sono posti due ingressi che conducono rispettivamente al campanile e alla sagrestia. Il presbiterio è più stretto rispetto alla navata ed è coperto da tazza. Il coro è absidato e coperto da catino
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di gradini presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con il coro semicircolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno mantidi copertura in coppi
Campane
il concerto di cinque campane in "re mg." venne fuso dalla ditta Pruneri e consacrato dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi nel 1842
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1960-1970)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è in legno intagliato e tornito e marmo scolpito