chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Romano di Lombardia Bergamo chiesa parrocchiale S.M. Assunta e S. Giacomo Magg. Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Giacomo Maggiore Apostolo Impianto strutturale; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1985/1985) 1363 - 1363(parrocchialità carattare generale); 1363 - 1364(costruzione intero bene); 1364 - 1364(parrocchialità carattere generale); 1428 - 1428(parrocchialità carattere generale); 1493 - 1493(parrocchialità carattere generale); 1505 - 1505(ampliamento intero bene); 1565 - 1567(rifacimento interni); 1577 - 1577(parrocchialità carattere generale); 1590 - 1590(sopralzo torre campanaria); 1592 - 1592(restauro torre campanaria); 1607 - 1607(completamento interni); 1614 - 1614(completamento esterni); 1618 - 1618(parrocchialità carattere generale); 1661 - 1661(completamento interni); 1713 - 1713(parrocchialità carattere generale); 1714 - 1714(rifacimento intero bene); 1727 - 1762(rifacimento intero bene); 1736 - 1736(parrocchialità carattere generale); 1762 - 1762(parrocchialità carattere generale); 1765 - 1765(completamento interni); 1765 - 1770(rifacimento facciata); 1778 - 1778(completamento interni); 1782 - 1799(completamento interni); 1783 - 1783(completamento esterni ); 1791 - 1791(completamento esterni); 1795 - 1795(restauro copertura); 1797 - 1801(completamento interni); 1812 - 1812(rifacimento concerto campanario); 1815 - 1815(rifacimento torri campanarie); 1830 - 1830(restauro copertura); 1833 - 1834(restauro facciata); 1878 - 1878(completamento interni); 1878 - 1878(rifacimento interni); 1905 - 1905(completamento interni); 1909 - 1909(completamento interni); 1939 - 1939(restauro intero bene); 1939 - 1939(restauro intero bene); 1941 - 1941(completmento interni); 1941 - 1941(rifacimento esterni)
Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giacomo Maggiore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giacomo Maggiore <Romano di Lombardia>
Altre denominazioni
S.M. Assunta e S. Giacomo Magg.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1363 (parrocchialità carattare generale)
il vescovo Lanfranco, accordava indulgenze a chi aiutasse la fabbrica di alcune chiese, rispetto a quella di Romano disse: cum agitur personae Burgi de Romano nostrae diocesi ecclesiam S. Maria et Jacobi dicti Burgi que ex eximia sua vetustati...."
1363 - 1364 (costruzione intero bene)
la chiesa venne ampliata se non addirittura rifabbricata sull'antica chiesa. I lavori cominciarono il 3 aprile 1363
1364 (parrocchialità carattere generale)
la chiesa venne dedicata a S. Maria Assunta e S. Giacomo apostolo. Venne inaugurata il 7 giugno 1364
1428 (parrocchialità carattere generale)
nel mese di aprile del 1428 il Consiglio comunale deliberò di restaurare il tetto della chiesa
1493 (parrocchialità carattere generale)
il 12 maggio 1493 il Consiglio comunale, essendo aumentata la popolazione, deliberò di ampliare e restaurare la parrocchiale
1505 (ampliamento intero bene)
l'edificio subì importanti opere tra cui l'ampliamento del presbiterio e del coro
1565 - 1567 (rifacimento interni)
la veneranda scuola del SS. Sacramento delibera la trasformazione della cappella del Corpus Domini e vi furono chiamati a lavorare il Moroni, Alessandro Belli e Francesco Richino
1577 (parrocchialità carattere generale)
la chiesa venne consacrata dal vescovo di Traù Tommaso Sperandio Corbelli, preposto di Ghisalba e suffraganeo al vescovo Federico Cornaro
1590 (sopralzo torre campanaria)
si provvide a trasformare la torre delle campane, con funzione militare di allerta, a vero e proprio campanile per usi civili e religiosi, sopralzandola
1592 (restauro torre campanaria)
la torre dovette subire opere di restauro probabilmente per problemi statici legati al sopralzo del 1590
1607 (completamento interni)
venne rimosso il battistero quattrocentesco e venne posizionato il nuovo ad opera di Costantino Belli della Costa, maestro di pietra
1614 (completamento esterni)
il portale esistente, gravemente danneggiato, venne sostituito con il nuovo ad opera di Mattheo Cotta picapietra da Gorlago
1618 (parrocchialità carattere generale)
il 29 aprile 1618 la chiesa venne riconsacrata dal vescovo di Bergamo Giovanni Emo
1661 (completamento interni)
il 16 aprile 1661 venne apposto il ciborio al battistero, opera di Antonio Cagnana Intaiadore
1713 (parrocchialità carattere generale)
venne approvato dal Consiglio comunale il progetto per il rifacimento del coro ad opera di Gio Batta Caniana; quello precedente era stato respinto l'anno prima
1714 (rifacimento intero bene)
vennero cominciati i lavori del nuovo coro che prevedeva la modifica della lunghezza della costruzione al fine di non invadere la sacrestia seicentesca
1727 - 1762 (rifacimento intero bene)
nel 1727 era in corso la costruzione della navata, i Deputati chiesero un nuovo progetto al Caniana. Nel 1730 si stavano alzando le mura laterali, con le modifiche prosposte dal Mozzi. Nel 1939 furono posti in opera l'organo e la cantoria. Nel 1741 era in corso la posa del tetto. I serramenti vennero completati nel 1760. La chiesa venne completata nel 1760
1736 (parrocchialità carattere generale)
la chiesa venne dichiarata prepositurale dal vescovo Redetti
1762 (parrocchialità carattere generale)
la chiesa venne benedetta il 14 agosto 1762 dal prevosto Giacomo Finazzi, con l'autorità concessagli da monsignor Gioseppe Rovetta, Vicario Generale
1765 (completamento interni)
vennero eseguite numerose opere al presbiterio e all'altare maggiore
1765 - 1770 (rifacimento facciata)
tra il 1765 e il 1770 vennero cominciati i lavori per la costruzione della nuova facciata. Sconosciuto è il progettista
1778 (completamento interni)
l'altare maggiore venne eseguito da Pietro Giacomo d'Albino su disegno di Giacomo Quarenghi, in marmi e metalli dorati
1782 - 1799 (completamento interni)
venne costruito il nuovo battistero. La nuova vasca battesimale, in alabastro d'Albino, venne commissionata a Pier Giacomo Manni
1783 (completamento esterni )
vennero effettuate le opere di finitura della facciata: la doratura dei trofei e la posa delle quattro statue rappresentanti S. Giacomo, S. Antonio, S. Defendente e S. Bernardo
1791 (completamento esterni)
venne completato il sagrato con una pavimentazione in pietre beole
1795 (restauro copertura)
venne eseguito il restauro del tetto della chiesa
1797 - 1801 (completamento interni)
Francesco Caniana realizzò il coro, le porte e le bussole
1812 (rifacimento concerto campanario)
furono collocate 10 campane in sostituzione delle tre precedenti
1815 (rifacimento torri campanarie)
venne rifatta, in piombo, la copertura dei due campanili
1830 (restauro copertura)
contemporaneamente al restauro del tetto, eseguito dalla ditta F.lli Bottamini di Codogno, vennero rifatte anche le cupole dei campanili
1833 - 1834 (restauro facciata)
nel 1833 venne commissionato all'architetto Luigi Rovida di Milano il progetto per il restauro della facciata, esso venne approvato dalla Fabbricceria l'11 settembre. I lavori vennero appaltati nel 1834 a Paolo Vanini
1878 (completamento interni)
Luigi Galizzi eseguì l'affresco del coro raffigurante S. Giacomo Maggiore
1878 (rifacimento interni)
venne sostituita la pavimentazione interna con quella attuale
1905 (completamento interni)
fu eseguito, su disegno dell'ing. Fornoni, l'altare dei Morti
1909 (completamento interni)
l'apparato decorativo generale e le cappelle, con ottimi stucchi di Camuzzi, furono eseguite nel 1909 su disegno dell'ing. Fornoni. Gli stucchi furono eseguiti da Giuseppe Ferrari, le medaglie con Cristo che elegge gli Apostoli ed il trasporto della Vergine sono del Loverini
1939 (restauro intero bene)
restauro della facciata della parrocchiale
1939 (restauro intero bene)
venne iniziato il restauro generale dell'edificio, sia interno che esterno, su progetto dell'architetto Giovanni Barboglio
1941 (completmento interni)
furono realizzati nuovi dipinti intorno all'altare di S. Francesco
1941 (rifacimento esterni)
venne rifatta la pavimentazione del sagrato su progetto dell'arch. Giovanni Barboglio
Descrizione
l'edificio fa parte del grande complesso ecclesiale che si affaccia su Piazza Grande. Esso è formato da tre chiese con le rispettive sacrestie, depositi, sale per riunioni anticamente adibite a sede di confraternite, oltre agli alloggi per i curati e per il sacrista. Dall'una all'altra chiesa si passa praticamente senza interruzioni, in singolare successione, attraverso corridoi, saloni e sagrestie. Esternamente la chiesa presenta un ampio sagrato con pavimentazione in beole e marmo di Zandobbio. La facciata, delimitata dalle due torri campanarie, presenta tre ordini architettonici. Due coppie di lesene poste lateralmente individuano le torri campanarie, mentre la parte centrale è suddivisa in tre specchiature da due coppie di lesene accostate. Le lesene del primo ordine, con capitelli di ordine dorico, sorreggono una trabeazione, completa di fregio, sulla quale si imposta il secondo ordine. La suddivisione del secondo ordine prosegue esattamente quella del primo, le lesene presentano capitelli di ordine ionico sulla quale poggia un alto cornicione. Sopra quest'ultimo è il terzo ordine, come un attico a concludere la facciata, centralmente un timpano triangolare conclude il settore centrale della facciata. Sopra il terzo ordine proseguono le celle delle torri campanarie, completamente rivestite di marmo di Zandobbio, e, a coronamento, è posta una balaustra completa di statue rappresentanti: quella al centro la Madonna e ai lati quattro angioletti. Nelle specchiature laterali del primo e del secondo ordine, entro nicchie sono posizionate quattro statue rappresentanti S. Giacomo, S. Antonio, S. Defendente e S. Bernardo. Nella parte centrale dell'ordine inferiore è posto l'ingresso principale con portale in marmo di Zandobbio completo di timpano sorretto da mensole, nelle specchiature laterali sono gli ingressi secondari, anch'essi con portali della stessa pietra ma dalle linee più semplici. Nella specchiatura centrale del secondo ordine è posta una finestra rettangolare anch'essa con contorni in marmo di Zandobbio e timpano curvo. Internamente la chiesa si presenta a navata unica, a pianta rettangolare. La precede un pronao, coperto da tazza ellittica e voltini; a separarlo dalla navata due colonne corinzie che reggono l'arco di sostegno della copertura in luogo della vecchia facciata. Ai lati si trovano gli accessi alle torri campanarie e due grandi nicchie: quella di sinistra accoglie la fonte battesimale, quella di destra una altare dedicato alla Madonna con Bambino. La navata vera e propria è divisa in cinque campate da lesente i cui capitelli corinzi reggono la trabeazione sopra la quale si imposta la volta a botte lunettata. Nelle campate maggiori trovano posto le cappelle, in quella minore, posta centralmente, sono gli ingressi laterali sovrastati da due pulpiti. La cappella di sinistra della prima campata è dedicata alla Madonna del Carmine; a destra è quella dedicata al S. Suffragio. A sinistra della seconda campata è la cappella della Pietà; a destra quella dedicata alla Madonna Immacolata. La cappella di sinistra della quarta campata è dedicata all'Annunciazione, quella di destra al S. Cuore di Gesù. La cappella di sinistra dell'ultima campata è dedicata al Corpus Domini, quella di destra alla SS. Trinità. Il presbiterio, a pianta rettangolare, risulta ristretto e sopraelevato di cinque gradini rispetto alla navata, esso è coperto da cupola a pianta ellittica. Al centro dello stesso si trova l'altare maggiore, opera del Quarenghi, a pianta ellittica, mensa con sarcofago e grande tribuna eucaristica a forma di tempietto. Ai lati del presbiterio si trovano due aperture ad arco che prospettano sui cori a pianta rettangolare, coperti da volta a crociera. Sopra le due aperture del presbiterio trovano posto le cantorie e l'organo. Conclude l'abside semicircolare, coperto da catino a costoloni, nel quale trova posto il coro con ventuno stalli in noce realizzato da Francesco Antonio Caniana
Impianto strutturale
edificio a muratura continua
Coperture
copertura a due falde con manto in coppi di laterizio
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare ed abside semicircolare
Pavimenti e pavimentazioni
esternamente la chiesa presenta un ampio sagrato con pavimentazione in beole e marmo di Zandobbio
Elementi decorativi
la facciata, delimitata dalle due torri campanarie, presenta tre ordini architettonici. Due coppie di lesene poste lateralmente individuano le torri campanarie, mentre la parte centrale è suddivisa in tre specchiature da due coppie di lesene accostate
Elementi decorativi
le lesene del primo ordine, con capitelli di ordine dorico, sorreggono una trabeazione, completa di fregio, sulla quale si imposta il secondo ordine. Le lesene del secondo ordine presentano capitelli di ordine ionico sui quali poggia un alto cornicione
Elementi decorativi
il terzo ordine conclude la facciata con un attico, al cui centro è un timpano triangolare a terminare il settore centrale della facciata
Elementi decorativi
sopra il terzo ordine proseguono le celle delle torri campanarie, completamente rivestite di marmo di Zandobbio
Elementi decorativi
a coronamento della facciata, è posta una balaustra completa di statue rappresentanti: quella al centro la Madonna e ai lati quattro angioletti
Elementi decorativi
nelle specchiature laterali del primo e del secondo ordine, entro nicchie sono posizionate quattro statue rappresentanti S. Giacomo, S. Antonio, S. Defendente e S. Bernardo
Elementi decorativi
l'ingresso principale presenta portale in marmo di Zandobbio completo di timpano sorretto da mensole. Gli ingressi secondari presentano anch'essi portali della stessa pietra ma dalle linee più semplici
Elementi decorativi
nella specchiatura centrale del secondo ordine è posta una finestra rettangolare anch'essa con contorni in marmo di Zandobbio e timpano curvo
Elementi decorativi
il pronao è coperto da tazza ellittica e voltini; a separarlo dalla navata due colonne corinzie che reggono l'arco di sostegno della copertura in luogo della vecchia facciata
Elementi decorativi
ai lati del pronao si trovano due grandi nicchie: quella di sinistra accoglie la fonte battesimale, quella di destra una altare dedicato alla Madonna con Bambino
Elementi decorativi
la navata è divisa in cinque campate da lesente i cui capitelli corinzi reggono la trabeazione sopra la quale si imposta la volta a botte lunettata. La volta presenta medaglie chiuse in carteglorie sagomate, realizzate a fresco dal Loverini che rappresentano: la dormitio Mariae, la sua presentazione al Tempi, l' Assunta e la vocazione di S. Giacomo apostolo
Elementi decorativi
la cappella di sinistra della prima campata è dedicata alla Madonna del Carmine. Al suo interno è collocato un altare barocco, in marmi neri e rossi, con ancona, anch'essa in marmo, con la tela, del XVII secolo, rappresentante la Madonna del Carmine. Sopra due basamenti marmorei sono due angioletti in legno dorato
Elementi decorativi
a destra della prima campata è la cappella dedicata al S. Suffragio. L'altare neoclassico è stato realizzato, in marmi scuri, su disegno dell' ing. Fornoni. L'ancona è conclusa da un timpano sorretto da due colonne a tutto tondo. La tela, ad opera di Francesco Capelli, rappresenta la Vergine e S. Antonio che supplicano Cristo per la liberazione delle anime purganti
Elementi decorativi
a sinistra della seconda campata è la cappella della Pietà. In essa trova posto un altare in legno intarsiato con ancona in stucco, opera del Caniana, in cui è posta la tela del Cossali
Elementi decorativi
a destra della seconda campata è la cappella dedicata alla Madonna Immacolata. In essa si trova un altare, opera di Francesco Antonio Caniana, in onice e marmi policromi con fondelli a lapislazzuli con ancona marmorea ove trova posto la tela raffigurante l'Immacolata, opera di Jacopo Palma il Giovane
Elementi decorativi
la cappella di sinistra della quarta campata è dedicata all'Annunciazione. In essa è presente un altare con ancona, entrambi in marmo, e la tela, del XVII secolo, raffigurante l'Annunciazione. Dietro la tela un'antica ancona in legno scolpito e dorato in cui sono costudite dieci teche con reliquie dei santi
Elementi decorativi
la cappella di destra della quarta campata è dedicata al S. Cuore di Gesù. Essa presenta un altare con ancona marmorea dov'è posta una tela di Monzio Compagnioni. Tra la mensa e la tela, chiuso da una ferriatina dorata, un vano ricavato per la custodia delle reliquie
Elementi decorativi
la cappella di sinistra della quinta campata è dedicata al Corpus Domini. In essa sono un altare con ancona in marmo e una bella tela ad opera del Moroni
Elementi decorativi
la cappella di destra della quinta campata è dedicata alla SS. Trinità. Essa presenta un altare in stile impero, a soreggere la mensa due cariatidi di angioletti in marmo bianco. Nell'ancona, decorata con colonnine corinzie a tutto tondo, è posta una tela, del XVII secolo, raffigurante la SS. Trinità
Elementi decorativi
al centro del presbiterio, coperto da cupola a pianta ellittica, si trova l'altare maggiore, opera del Quarenghi. Quest'ultimo ha pianta ellittica, mensa con sarcofago e grande tribuna eucaristica a forma di tempietto con quattro piccole colonne a tutto tondo. Nella tazza del presbiterio è dipinta l'Incoronazione della Vergine, mentre nei pennacchi i quattro evangelisti
Elementi decorativi
ai lati del presbiterio si trovano due aperture ad arco che prospettano sui cori a pianta rettangolare, coperti da volta a crociera. Sopra di esse trovano posto le cantorie e l'organo.
Elementi decorativi
nell'abside semicircolare, coperto da catino a costoloni, trova posto il coro con ventuno stalli in noce realizzato da Francesco Antonio Caniana
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1985/1985)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato un altare rivolto verso il popolo. L' altare è realizzato in legno scolpito ed intagliato