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edilizia di culto
restauro
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Zorzino
Riva di Solto
Bergamo
chiesa
sussidiaria
Ss. Ippolito e Cassiano
Parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano Martiri
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Preesistenze
altare - aggiunta arredo (1989-1999)
1440 - 1440(parrocchialità carattere generale); 1480 - 1480(parrocchialità carattere generale); 1535 - 1535(parrocchialità carattere generale); 1550 - 1550(parrocchialità carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1605 - 1605(ampliamento intero bene); 1703 - 1703(parrocchialità carattere generale); 1729 - 1729(completamento interno ); 1737 - 1737(completamento campanile)
Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano <Zorzino, Riva di Solto>
Altre denominazioni Chiesa di Santi Ippolito e Cassiano
Ss. Ippolito e Cassiano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1440  (parrocchialità carattere generale)

In un manoscritto conservato nell'archivio parrocchiale di Zorzino si legge: la chiesa più antica della collina di solito è quella di San Cassiano in Gargarino di Zorzino. In un documento conservato presso la civica biblioteca di Bergamo del 1440 si legge della commenda delle chiese di San Cassiano di Zorzino E di San Nicola di Riva di Solto al prete Giovanni de Bucha

1480  (parrocchialità carattere generale)

venne eretta chiesa parrocchiale di Zorzino, staccandosi da quella di solito

1535  (parrocchialità carattere generale)

In occasione della visita pastorale le chiesa veniva descritta con due piccoli altari; uno degli altari entrando a sinistra era consacrata

1550  (parrocchialità carattere generale)

La chiesa era trovata dal visitatore vescovile, canonico Lorenzo Valentino, Con due altari campanile con una campana.

1575  (parrocchialità carattere generale)

Il 20 settembre 1575 la chiesa era visitata, per conto di San Carlo Borromeo dal canonico Andrea Pionio. Le dimensioni delle chiese erano di braccia 16 lunghezza E 13 di larghezza. Aveva pareti antiche in alcune parti dipinte con immagini di santi. Trovata anche i morti della parrocchia si seppellivano in questa chiesa e nel vicino cimitero attorno alle chiese.

1605  (ampliamento intero bene)

la chiesa venne ampliata e ruotata nel suo orientamento

1703  (parrocchialità carattere generale)

la chiesa, visitata dal vescovo Ruzini, veniva descritta con pavimentazione in cotto, tetto composto da travi e laterizi, una porta, due finestre con tela di lino, due altari, sagrestia e cimitero.

1729  (completamento interno )

venne realizzato l'altare maggiore in marmo nero intarsiato con gradini di predella e alzata per candelieri con l'anno 1729 inciso su cartiglio bianco sotto la pala.

1737  (completamento campanile)

in una nota conservata nell'archivio parrocchiale, si legge che vennero spesi Lire 350 per l'acquisto di una campana. Tale campana fu realizzata da Giuseppe Santini di Bergamo, ritenuto tra migliori fondatori dell' epoca
Descrizione

esternamente la chiesa presenta la facciata rivolta a nord, terminata a due spioventi con cornice poco sporgente. Un ampio portale con contorno in pietra di Sarnico è protetto da tetto a padiglione uscente a sbalzo dal muro. Sopra il medesimo, un finestrone semicircolare da luce alla navata. Il fronte verso sud presenta la sporgenza dell’abside circolare della vecchia chiesa romanica, il lato del piccolo campanile e la sagrestia. Il prospetto verso ovest presente invece i segni di una finestra arcuata che probabilmente era la finestra che dava luce la chiesetta dal fondo; sempre su questa parete è ben visibile la giunta avvenuta nel 17º secolo della parte nuova della chiesa con l'introduzione di una porta poi abbandonata. Sulla parete posta a sud, dietro l’abside, su di una pietra nera leggermente sporgente dalla zoccolatura si legge la data 1605, data in cui la chiesa venne ampliata. Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata coperta da tetto a due spioventi costituiti da travetti squadrati con fondelli di cotto poggianti su unica travatura cassettonata. L'abside romanica si presenta riccamente decorata di affreschi del 15º secolo. Il presbiterio ha il suo arco trionfale con grossa chiave in legno sopra la quale un tempo era esposto un crocefisso. Il presbiterio in rilievo di un gradino in pietra presenta pianta quadrata ed è coperto con volta a vela e riceve luce da due finestre. Un'apertura a lato dell'arco trionfale immette in un passaggio attraverso il campanile, nella piccola sagrestia coperta volta
Impianto strutturale
edifico in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a due spioventi costituiti da travetti squadrati con fondelli di cotto poggianti su unica travatura
Preesistenze
la piccola chiesa romanica originaria, aveva l’abside ancora visibile sia esternamente che internamente,rivolta ad est. L'ampliamento successivo ha invece portato l’abside attuale verso sud
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1989-1999)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. L'arredo in marmo rosa di Verona, è stato realizzato utilizzando il marmo della balaustrata seicentesca
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