chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Gorno Bergamo chiesa sussidiaria S. Crocifisso Parrocchia di San Martino Vescovo Struttura; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1985 - 1990) 1759 - 1759(preesistenze carattere generale); 1766 - 1766(costruzione carattere generale); 1908 - 1908(costruzione carattere generale); 1910 - 1910(fine lavori carattere generale); 1910 - 1910(parrocchialità carattere generale)
Chiesa del Santissimo Crocifisso
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa del Santissimo Crocifisso <Gorno>
Altre denominazioni
S. Crocifisso
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1759 (preesistenze carattere generale)
probabilmente in origine il Cristo Crocifisso cui era devota la gente di Gorno era sito in un prato, esposto all'incuria del tempo. Il 17 aprile 1759 il Consiglio comunale di Gorno decise per una più degna sistemazione deliberando la costruzione di lungo il Riso.
1766 (costruzione carattere generale)
nel 1766 risulta essere esistente un'edicola, come risulta da un documento del Comune di Gorno.
1908 (costruzione carattere generale)
l'attuale chiesa fu costruita in sostituzione dell'edicola a seguito dell’autorizzazione del 25 giugno 1908 del Sac. Dott. Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII (all'epoca segretario del vescovo di Bergamo).
1910 (fine lavori carattere generale)
la costruzione venne terminata nel mese di giugno del 1910, così come il campanile, realizzato in solo venti giorni.
1910 (parrocchialità carattere generale)
il 18 e 19 giugno 1910 fu quindi benedetta ed inaugurata
Descrizione
posta in adiacenza alla strada principale della valle, in prossimità del fiume, la chiesa sorge isolata e distaccata dal paese con linee architettoniche esterne piuttosto semplici. Il fronte principale è contenuto tra due lesene, è completamente intonacato ed è concluso da timpano modanato con decoro a volte nel sottogronda a due falde. Nella parte bassa della facciata altre due lesene, a ridosso di quelle principali, e una gronda a due falde appena accennata, rievocano il vecchio porticato sotto cui, fino al 1957, passava la strada. In questa porzione si aprono: centralmente il portale a tutto sesto con contorno sagomato in pietra, e a fianco, due finestre dal dallo stesso disegno ma con contorno in muratura e protette da inferriata di ferro. Sopra la piccola gronda si apre una finestra circolare con contorno in muratura. Ai lati della facciata, nei vuoti creati dalla pianta a croce greca, sono stati formati due piccoli porticati aperti su due lati con archi a botte poggianti su colonne di pietra, sotto i quali si aprono due ingressi secondari. Internamente la chiesa presenta una pianta a croce greca, il presbiterio è sopraelevato di tre gradini ed è separato dalla navata con cancellata in ferro lavorato con parti in ottone. L'interno è illuminato da finestre oblunghe ed arcuate sui lati del transetto, come anche da finestre bifore poste sui lati del primo tratto dell'aula.
Struttura
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
la chiesa presenta una pianta a croce greca
Pavimenti e pavimentazioni
la pavimentazione della chiesa è composta da piastrelle di colore bianco e rosso con disegni floreali posate diagonalmente all'asse principale della chiesa con disegno geometrico a scacchiera. La zoccolatura è in marmo rosso Verona.
Coperture
l'edificio presenta una copertura a falde due falde per ogni braccio della croce greca, ha struttura in legno e manto di copertura in coppi di laterizio; internamente l'aula è coperta da quattro volte a crociera con nervature in vista, mentre il presbiterio è coperto da abside a catino.
Elementi decorativi
l'impianto decorativo generale è di stile gotico-lombardo. All’interno il santuario ha volte a crociera a nervatura in vista e piccola abside a catino con decorazioni che richiamano lo stile del XV secolo. La luce proviene da finestrelle oblunghe ed arcuate. Il piccolo presbiterio risulta sopraelevato di tre gradini e separato da una cancellata in ferro con parti in ottone; l’altare, la cui parte antica proviene dalla vecchia edicola, è in marmo e il palio retrostante è antico. L’ancona custodisce il SS. Crocifisso e le statue dell’Addolorata e di San Giovanni. Il Cristo Crocifisso, come scrive il parroco di Gorno don Gian Battista Ceruti in un suo manoscritto del 1858, “si ritiene… venga dai Fantoni e non vuol essere di gran vecchia data, tutt’al più del secolo passato, mentre è parola dataci dai nostri vecchi che quasi a loro memoria fu tratto da un ramo di un grosso castagno della famiglia Guerinoni Benedetto, della contrada di San Giovanni “. Sotto la volta sono dipinte quattro scene della passione: il calvario, la crocifissione, la morte di Gesù e la deposizione; al centro sono poi raffigurati quattro angeli recanti gli strumenti della passione.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1985 - 1990)
aggiunta di altare comunitario realizzato in marmo bianco e marmo rosso rivolto verso l'aula in funzione delle direttive dettate dal Concilio Vaticano II.