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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Gandino
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Croce e S. Alessandro
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Elementi decorativi; Impianto strutturale; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - aggiunta arredo (1975 - 1985)
1434 - 1434(preesistenze carattere generale); 1434 - 1434(parrocchialità carattere generale); XVI - XVI(ampliamento carattere generale); 1699 - 1699(completamento carattere generale); 1732 - 1732(rifacimento ala sinistra); 1736 - 1736(completamento carattere generale); 1896 - 1896(rifacimento impianto decorativo); 1934 - 1934(restauro carattere generale); 1937 - 1937(completamento copertura)
Chiesa di Santa Croce e Sant'Alessandro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Croce e Sant'Alessandro <Gandino>
Altre denominazioni S. Croce e S. Alessandro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1434  (preesistenze carattere generale)

la data esatta di edificazione dell'edificio non è nota, ma si conosce che il 6 agosto 1434 venne rilasciata licenza vescovile per erigere la chiesa dei Disciplini penitenti.

1434  (parrocchialità carattere generale)

il 14 agosto 1434 la chiesa venne fondata da Lorenzo Berdellis, rettore della chiesa di Santa Maria per autorità del vescovo Foscari.

XVI  (ampliamento carattere generale)

alla fine del XVI secolo la chiesa subì un probabile ampliamento, desunto da un atto del Comune datato 13 luglio 1593, il quale riporta la concessione di legname ai disciplini per la loro chiesa in fabbrica.

1699  (completamento carattere generale)

nel 1699 venne dipinta ad affresco una deposizione oggi coperta da una vasta tela raffigurante il medesimo soggetto.

1732  (rifacimento ala sinistra)

nel 1732 venne rifatta la cappella della Madonna del Carmine

1736  (completamento carattere generale)

nel 1736 vennero eseguiti lavori di stuccatura

1896  (rifacimento impianto decorativo)

nel 1896 la chiesa venne restaurata da L. Morgari di Torino e da Angelo Sacchi di Lodi; il primo dipinse nel coro la figura di San Giovanni, della Maddalena e della Religione Nascente; dipinse, inoltre, tutte le pareti e le volte con tecnica ad olio con ricche dorature, cambiando così l'aspetto e impostazione di tutta la chiesa.

1934  (restauro carattere generale)

nel 1934 la chiesa venne restaurata

1937  (completamento copertura)

nel 1937 venne decorata la volta della chiesa
Descrizione

lambita da strada comunale, la chiesa è preceduta da piazza che ne costituisce il sagrato pavimentato in pavé. La facciata rivolta liturgicamente verso ovest è costituita da un pronao aperto verso la piazza con tre archi in muratura poggianti su colonne di stile toscano in arenaria. La facciata prosegue poi sullo stesso filo suddivisa in tre scomparti da lesene. Le due lesene terminali, corredate di controlesene, scendo sino a terra mentre le due centrali, posizionate in corrispondenza delle colonne del portico, s'interrompono a mo' di cartiglia arrotolata all'altezza della chiave di volta degli archi sottostanti. Sopra i capitelli delle lesene corre un fregio che fa da supporto alla gronda piana che chiude la facciata. Il portico è lastricato in pietra squadrata un poco consumata dall'uso ed è coperto da volte incrociate. Dal lato nord del portico diparte una scala che attraverso porta conduce al coro della congregazione del Carmine posto nella prima campata interna sopra l'ingresso. Un'apertura di porta in contorno di vivo completo di coronamento, in rilievo di due gradini, completa di serramento e bussola in noce, immette nel vano della chiesa che si presenta ad una sola navata suddivisa in cinque campate da lesene in stucco che reggono la trabeazione che con fregio e cornicione non praticabile fa da imposta alla copertura composta da volte a vela per ogni campata. Ogni campata presenta su entrambe i lati finestre dal contorno sagomato che s'inseriscono nelle volte di copertura con unghie ben pronunciate. Nella terza campata è presente, in lato nord, la cappella della Madonna del Carmine dotata di un suo presbiterio e coperta da tazza. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini in marmo e si compone in due porzioni: la prima è un tratto a pianta rettangolare posto in corrispondenza dell'arco trionfale, più stretto della navata e coperto da volta a botte, nel quale è stato aggiunto l'altare comunitario; il secondo più largo presenta una pianta semiottagonale ed ospita al centro l'altare maggiore e tutt'attorno alle pareti il coro.
Elementi decorativi
la prima campata entrando, è occupata nella parte alta dal coro della congregazione che si protende nella navata stessa, sorretto da due colonne in pietra di Sarnico. Lo stesso si apre verso la navata con una successione di altri tre archi poggianti su pilastri in vivo a sezione quadrata impostati sulla balaustra in muratura ed illuminato da tre finestre che s'affacciano sul prospetto principale. Sotto questo tratto sono collocati ai lati due confessionali, e addossate alle colonne che reggono il coro vi sono due acquasantiere in marmo con coppa a baccelli. La seconda campata presenta due tele: quella a destra raffigura Mosè che fa scaturire l'acqua dalla roccia, e quella a sinistra la Madonna del Suffragio. Sopra questa tela si trova la cantoria con l'organo nel cui parapetto sono raffigurati, in tre riquadri, Davide che suona la cetra innanzi a Saul ed angeli musicanti. La terza campata a destra presenta l'ingresso secondario e dirimpetto si apre la cappella laterale della Madonna del Carmine, con piccolo presbiterio in rilievo di due gradini in marmo e con relative balaustre. La cappella ha pianta ottagonale coperta da volto a vela con incastonate medaglie raffiguranti al centro Elia, rapito sul carro di fuoco, due Sante religiose Rosa e Teresa, San Domenico e un vescovo. Ai lati della cappella vi sono due tele centinate raffiguranti la Madonna che appare a San Simone Stock e la Madonna che appare a San Domenico. Dietro l'altare altra tela ovale raffigura la Vergine con San Simone Stock e Santa Caterina. Al centro della cappella e collocato l'altare ligneo con ancona in legno scolpito, dorato e laccato contenente la statua della Madonna del Carmine, con ai lati della'ancona le due statue dei Santi Domenico e Caterina in ginocchio. Segue la quarta campata con ai lati due grandi tele raffiguranti a destra Mosè che innalza nel deserto il serpente di bronzo, e a sinistra la Deposizione di Nostro Signore nel sepolcro. Tra la terza e la quarta campata a destra in corrispondenza della lesena è in opera un pulpito ligneo con incastonato nel parapetto tele raffiguranti la predicazione di Gesù, Giona, la predicazione del Battista e nei tre spicchi della piramide che regge il pulpito i quattro Evangelisti. Nella parete opposta si apre la porta che mette nell'attigua chiesa di Santa Maria Maddalena. La quinta campata presenta ai lati, altre due grandi tele raffiguranti la Madonna che appare a due Santi vescovi ed a sinistra il Martirio dei fratelli Maccabei. Ai lati dell'arco trionfale, sulla parete di fondo della navata sono collocati due altari minori. Quello a sinistra è dedicato ai Santi Francesco, Nicola di Bari, Nicola da Tolentino e Domenico; quello a destra è dedicato a San Luigi, composto da nicchia contenente la statua del Santo contornata da cornice in legno con incastonate nove piccole tele ovali ad olio raffiguranti episodi della vita del Santo. Ai lati del primo tratto del presbiterio vi sono due aperture di porta che mettono a sinistra nel campanile e da questo alla sagrestia. A destra invece mette ad un ripostiglio. Sopra dette due porte, due tele raffigurano Sant'Alessandro che demolisce idoli, ed a destra l'imperatore Cosroe che in abiti dimessi trasporta le croce di Gesù. Il secondo tratto di presbiterio presenta al centro grande altare in marmo al quale fa da complemento la grande ancona marmorea che accoglie la tela dell'Addolorata. Tutt'attorno all'altare, lungo le pareti, quindici stalli di coro con sedili ribaltabili e schienali intagliati in noce sono divisi da lesene e braccioli. La sagrestia è posta a nord del presbiterio, dietro il presbiterio dell'attigua chiesa di Santa Maria Maddalena, ed è piuttosto ampia. Il campanile ha una cella campanaria composta da quattro colonne in arenaria che sostengono la copertura a forma di tribuna con il suo tetto.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
la chiesa presenta una pianta rettangolare ad una sola navata suddivisa in cinque campate da lesene
Pavimenti e pavimentazioni
all'esterno il sagrato è pavimentato in pavé ed il porticato è lastricato in pietra squadrata. Internamente la pavimentazione è costituita da piastrelle lavorate.
Coperture
la chiesa presenta una copertura a falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi di laterizio. Internamente la navata è coperta con volte a vela corrispondenti alle cinque campate che la compongono.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1975 - 1985)
aggiunta di altare comunitario rivolto verso l'aula in funzione delle direttive dettate dal Concilio Vaticano II.
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