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adeguamento liturgico
Pianico
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Zenone e S. Maria Ausiliatrice
Parrocchia di San Zenone Vescovo e Martire
Pianta; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1975-1985)
1260 - 1808(preesistenze carattere generale); XIX - 1953(preesistenze carattere generale); 1845 - 1845(costruzione campanile); 1865 - 1953(sostituzione campane ); 1913 - 1913(progettazione carattere generale); 1923 - 1924(costruzione intero bene); 1952 - 1952(completamento battistero)
Chiesa di San Zenone e Santa Maria Ausiliatrice
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Zenone e Santa Maria Ausiliatrice <Pianico>
Altre denominazioni S. Zenone e S. Maria Ausiliatrice
Autore (ruolo)
Fornoni, Dante (progetto intero bene (1921-1923))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1260 - 1808 (preesistenze carattere generale)

la chiesa di S. Zenone vescovo e martire di "Planego" appare nell'elenco delle chiese tributarie a quelle di Roma del 1260. Si trovava nei pressi del vecchio cimitero e fino al 1642 fu chiesa comune di Pianico e Sellere. Nel 1808 essa fu abbattuta

XIX - 1953 (preesistenze carattere generale)

anche la chiesa che la sostituì più a valle verrà abbattuta nel 1953, essendole nel frattempo sorto accanto il nuovo tempio che domina maestoso nel cuore del paese.

1845  (costruzione campanile)

il campanile che è ancora quello della chiesa precedente e si trova in mezzo alla piazza, fu costruito nel 1845

1865 - 1953 (sostituzione campane )

nel 1865 la fonderia Pruneri di Grosio in Valtellina vi collocava un nuovo concerto di cinque campane. Requisito in parte nel 1943, esso venne sostituito dall'attuale concerto in "sol b." pure di cinque campane, fuse da Angelo Ottolina e consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi il 22 marzo 1953

1913  (progettazione carattere generale)

un primo progetto studiato dall'ingegnere Luigi Angelini, prevedeva una chiesa basilicale in stile neoromanico a croce latina e tutta in conci di pietra lavorata: non venne realizzato per il sopraggiungere della grande guerra.

1923 - 1924 (costruzione intero bene)

il 6 maggio 1923, alla presenza del vescovo Merelli, veniva posta la prima pietra e si iniziarono i lavori secondo un nuovo progetto rielaborato dall'ingegnere Dante Fornoni, ed eseguito poi, fra alterne vicende, dalle ditte Carrara di Rova e Viganò di Sovere, Nel 1924, con rischioso arbitrio, il progetto fu alterato in fase costruttiva, avanzando il limite della facciata.

1952  (completamento battistero)

l'impresa Comana realizzava il fonte battesimale in onice con la relativa balaustrata.
Descrizione

La chiesa parrocchiale, costruita ex novo nel 1923, presenta la sua facciata orientata a est, preceduta e circondata da un ampio sagrato. La facciata è suddivisa in due ordini da una cornice. L’ordine inferiore è in pietra di Poltragno, lavorata in blocchi levigati ed è dotato di una zoccolatura sempre delle stesso materiale. Al centro un portale con contorno in pietra, con colonne e coronamento a timpano spezzato, che si inserisce nel cornicione prima descritto. Il secondo ordine invece è suddiviso da quattro lesene in lastre di Poltragno in tre settori, con capitelli in ceppo gentile, sopra i quali una trabeazione ed un secondo cornicione, che conclude la facciata con timpano centrale di forma triangolare, che supera il settore centrale, e due tratti di balaustrata in pietra sui lati, sormontata da piccoli pinnacoli. Sopra la porta centrale della facciata, un’ampia finestra ad arco da luce alla navata. L’ingresso principale della chiesa è preceduto da tre gradini in marmo di Zandobbio. Internamente la chiesa si presenta a croce latina, sormontata da una grande cupola ottagonale all’incrocio delle braccia. Il primo tratto della navata è a due campate ed è piuttosto stretto. Il transetto ha le braccia laterali poco pronunciate come profondità, e nella sua pianta ottagonale presenta quattro cappelle, due solo delle quali sono complete di altari; più precisamente quella poste ad ovest e dedicate una, ai Santi Giuseppe e Rocco, Antonio e Alessandro mentre l’altra alla Madonna e S. Zenone. Le pareti fondo delle braccia trasversali del transetto, sono occupate dagli ingressi laterali. La cupola ad otto spicchi, presenta finestre solo su due lati. Il presbiterio, in rilievo di 3 gradini in marmo di botticino, è largo quanto la navata iniziale, lungo quanto la stessa e si completa nel coro a pianta semicircolare. La sagrestia è accessibile dal presbiterio tramite una porta sul lato est. La chiesa riceve luce naturale, oltre che dalla finestra della facciata e dalle due semicircolari sopra gli ingressi laterali, anche da due finestre poste nelle cappelle e altre due ricavate nelle pareti del coro.
Pianta
pianta a croce latina, sormontata da una grande cupola ottagonale all’incrocio delle braccia. Il presbiterio, in rilievo di 3 gradini, si completa nel coro a pianta semicircolare.
Coperture
copertura a falde con struttura portante in legno e manto in laterizio.
Elementi decorativi
internamente le lesene hanno un’alta base e capitelli corinzi, notevolmente sporgenti sui quali appoggia la trabeazione completa di cornicione praticabile, che corre lungo tutto il perimetro della chiesa, serve da imposta alla volta ed alle vele della cupola. La decorazione è molto semplice e limitata per lo più a quattro medaglioni ovali nella cupola, raffiguranti i quattro evangelisti con al centro la Madonna con il Bambino, a quattro lunette semicircolari, sempre nella cupola, con le figure dei Santi Paolo, Zenone, Pietro e Giacomo. Inoltre sono presenti le quattro virtù cardinali in medaglie, nella navata e sul presbiterio. Motivi architettonici completano la decorazione delle volte.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1975-1985)
viene posato un nuovo altare comunitario secondo le direttive dettare dal Concilio Vaticano II. L'altare è realizzato in legno tornito ed intagliato.
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