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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Orio al Serio
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio Martire
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1999); ambone - aggiunta arredo (1999)
1304 - XIV(preesistenze carattere generale); 1360 - 1360(parrocchialità carattere generale); 1569 - 1569(costruzione intero bene); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1580 - 1880(ampliamento intero bene); XVII - XVII(parrocchialità carattere generale); 1667 - 1667(parrocchialità carattere generale); 1734 - 1734(parrocchialità carattere generale); 1780 - 1780(parrocchialità carattere generale); 1832 - 1832(completamento interno); 1861 - 1861(parrocchialità carattere generale); 1888 - 1888(completamento interno); 1907 - 1907(completamento campanile); 1953 - 1953(completamento campanile)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio <Orio al Serio>
Altre denominazioni S. Giorgio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1304 - XIV (preesistenze carattere generale)

in un elenco delle chiese e dei loro rappresentanti al sinodo bergamasco del 1304, indetto dal vescovo Giovanni da Scanzo, era infatti nominato "Marchus presbiter" della chiesa di San Giorgio di Orio. Sempre tra le fonti di carattere generale, successiva attestazione di una chiesa in Orio risale al XIV secolo e precisamente a una serie di fascicoli che registrano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai Papi

1360  (parrocchialità carattere generale)

un’ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava una "nota ecclesiarum", delle chiese e monasteri di Bergamo, specificandone le rendite e la tassa, e nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione della chiesa di Orio, dipendente dal primiceriato di Seriate. Dall’attestazione dei redditi ricaviamo che in San Giorgio era censito un solo beneficio

1569  (costruzione intero bene)

il 7 settembre 1569 sull'area di una piccola chiesa campestre dedicata alla Ss. Vergine, sorgeva ad Orio la nuova chiesa parrocchiale dedicata anche a S. Giorgio in ricordo del titolo dell'antica parrocchiale di cui è memoria dal XIV secolo

1575  (parrocchialità carattere generale)

l' arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, durante la sua visita apostolica, il 19 settembre 1575, visitò la chiesa di Orio al Serio dedicata a Santa Maria. L’altra chiesa compresa nei confini della parrocchia era quella intitolata a San Giorgio, usata per la sepoltura dei morti. Nell’elenco manoscritto coevo, attestante i benefici delle chiese di Bergamo, invece, la chiesa parrocchiale di Orio risultava essere dedicata a San Giorgio e quella di Santa Maria era nominata come la chiesa in cui, per maggior comodità, era solo conservato il Santissimo Sacramento

1580 - 1880 (ampliamento intero bene)

la chiesa venne ampliata a seguito del prolungamento della navata. Il vescovo Camillo Guindani, il 21 settembre 1880, consacrò la chiesa di Orio sotto il titolo di San Giorgio

XVII  (parrocchialità carattere generale)

durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, avvenuta nella metà del XVII secolo, la parrocchia di Orio al Serio, nella circoscrizione di Seriate, godeva di un beneficio dal reddito pari a lire 244. Il clero era costituito da un solo sacerdote. Le scuole presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e della dottrina cristiana

1667  (parrocchialità carattere generale)

nel sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1667 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Orio, sotto l’invocazione di San Giorgio, era compresa nella pieve di Seriate. Questa aveva tre altari ai quali erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Il clero era composto da un curato titolato che era preposto alla cura di 186 anime in tutto, di cui 128 sono da comunione

1734  (parrocchialità carattere generale)

nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Orio risulta compresa entro la vicaria di Seriate

1780  (parrocchialità carattere generale)

nella relazione fatta dal parroco per la visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta 16 novembre 1780, la chiesa parrocchiale di Orio, intitolata a San Giorgio, risulta avere quattro altari. All’altare maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento, al secondo, della Beata Vergine, era eretta la scuola del Rosario. In parrocchia si teneva inoltre la scuola della dottrina cristiana. Il clero era composto da un parroco beneficiato e da un cappellano, preposti alla cura di 285 anime in tutto, di cui 200 comunicate

1832  (completamento interno)

l'organo Bossi fu costruito e restaurato in seguito dalla ditta Foglia

1861  (parrocchialità carattere generale)

nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Orio era compresa nella vicaria di Seriate. Alla chiesa intitolata a San Giorgio martire, erano deputati un parroco, un coadiutore parrocchiale e un cappellano che avevano la cura di 469 parrocchiani

1888  (completamento interno)

venne affrescata la medaglia della volta da Giuseppe Riva

1907  (completamento campanile)

il concerto di cinque campane, fu completato con l'aggiunta di altre campane consacrate dal vescovo Tedeschi il 25 novembre 1907

1953  (completamento campanile)

dopo la guerra, le campane rimaste (dalla spogliazione bellica) vennero fuse dalla ditta Ottolina, in un concerto di otto campane consacrate da mons. Carrara il 25 ottobre 1953
Descrizione

la chiesa presenta una facciata dalla singolare forma poligonale, divisa in due ordini da un ampio cornicione e in tre settori, da lesene poggianti su di un basamento. Nel settore centrale del primo ordine è presente un portale in marmo di Zandobbio, sormontato da timpano curvo spezzato al centro. Nei settori laterali sono invece presenti, entro nicchie, statue dei Santi Giuseppe e Gioacchino. Il primo ordine è suddiviso dal secondo mediante cornicione concluso da copertura in coppi. Segue il secondo ordine con, al centro, una finestra rettangolare che dà luce alla navata; nei settori laterali sono riproposte le stesse nicchie che sono presenti al primo ordine e contengono statue con figure di donne. La facciata è conclusa da un timpano triangolare sormontato da tre statue raffiguranti S. Giorgio, S. Pietro e S. Paolo. La chiesa si compone di un'unica navata a pianta rettangolare suddivisa in quattro campate da lesene che sorreggono un cornicione sul quale si imposta la volta a botte. Le cappelle sono sei, tre per lato e si aprono ad arco verso la navata: nella prima campata a sinistra è presente il Fonte Battesimale, mentre a destra è posta la cappella dedicata a S. Antonio da Padova. Segue la seconda campata con a sinistra e a destra due confessionali uno per lato. La terza campata presenta a sinistra l'ingresso alla cappella della Beata Vergine di Lourdes, alla quale è possibile accedere anche mediante un ingresso posto tra la prima e la seconda campata; mentre, sempre nella terza campata ma a destra, vi è un ingresso laterale che conduce al portico esterno. La quarta campata presenta a sinistra la cappella dedicata alla Madonna del Rosario e a destra quella dedicata a S. Giuseppe. Il presbiterio è più ristretto rispetto alla navata, è a pianta rettangolare ed è sopraelevato rispetto alla navata di quattro gradini; alla destra del presbiterio è posto un ingresso che conduce alla sagrestia. Il presbiterio è concluso inoltre da un coro semi ottagonale. Ai lati del presbiterio sono collocate due cantorie; sotto la cantoria di destra vi è un ingresso che conduce alla sagrestia
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura in legno e manto di copertura in laterizi
Elementi decorativi
sono presenti numerose opere pittoriche, tra le quali spiccano gli affreschi di Vincenzo Angelo Orelli e la Madonna col Bambino di Francesco Zucco
Elementi decorativi
nel 1948, su disegno dell'ing. dante Fornoni, la ditta Arnoldi rinnovò il battistero col concorso Elia Ajolfi per i rilievi in marmo Botticino, di Attilio Nanni per gli sbalzi in rame e di Arturo Muzio Compagnoni per l'affresco nella lunetta
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1999)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posizionato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, realizzato da Officina Rivadossi Falegnameria, è in legno di rovere
ambone - aggiunta arredo (1999)
nuovo ambone in legno di rovere prodotto da Officina Rivadossi Falegnameria
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