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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Foresto Sparso
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Giovanni delle Formiche
Parrocchia di San Marco Evangelista
Impianto strutturale; Pianta; Coperture
altare - aggiunta arredo (1970-1980)
1635 - 1635(ampliamento intero bene); 1635 - 1635(ristrutturazione campanile); 1652 - 1652(completamento interno); 1736 - 1736(costruzione sagrestia); 1767 - 1767(passaggio di proprietà intero bene); 1831 - 1831(parrocchialità carattere generale); 1929 - 1929(cambio d'uso carattere generale); 1945 - 1974(passaggio di proprietà intero bene)
Chiesa di San Giovanni delle Formiche
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giovanni delle Formiche <Foresto Sparso>
Altre denominazioni S. Giovanni delle Formiche
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1635  (ampliamento intero bene)

ampliamento e sopra elevazione della chiesa con copertura di assito in sostituzione delle mattonelle di terracotta

1635  (ristrutturazione campanile)

viene sopralzo il campanile

1652  (completamento interno)

costruzione dell' altare dedicato alla decollazione di San Giovanni Battista

1736  (costruzione sagrestia)

costruzione della sagrestia

1767  (passaggio di proprietà intero bene)

a seguito delle leggi repressive della Repubblica Veneta il nobile Marco Alessandri acquista San Giovanni delle Formiche dal governo di Venezia

1831  (parrocchialità carattere generale)

il nobile Achille Alessandri, a titolo di concessione temporanea, concede al parroco di Foresto Sparso l'uso e l'ufficiatura della Chiesa per 15 anni,

1929  (cambio d'uso carattere generale)

l'ex monastero viene trasformato in albergo e l'abitazione per i conduttori del fondo

1945 - 1974 (passaggio di proprietà intero bene)

nel dopoguerra la proprietà passa ai signori Quadri di Monza, poi negli anni sessanta se ne vanno le famiglie residenti e il tutto rimane in balia dei vandali e dei ladri sino all'arrivo di un nuovo proprietario.
Descrizione

sulla sommità del colle di San Giovanni, che per la forma a cono era anticamente detto Conisio ed orientata con liturgicamente, la chiesa è preceduta dal piccolo sagrato. La semplice facciata a capanna è caratterizzata da un cinquecentesco portale con architrave e stipiti in pietra di Sarnico, raggiungibile mediante quattro gradini del medesimo materiale. Il portale d’ingresso è affiancato da una finestra quadrata con inferriata e sormontato da una piccola lunetta e da un rosone dai profili sagomati. Internamente si presenta a navata unica con pareti in parte intonacate e in parte in pietra a vista. A sinistra è presente l’altare dedicato alla Madonna Addolorata, mentre a destra un ingresso conduce al campanile e alla sagrestia. Il presbiterio più stretto rispetto alla navata è rialzato di un gradino ed è coperto da volta a botte
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di un gradino presenta anch'esso pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970-1980)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in legno
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