chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Filago
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S.M. Assunta e S. Rocco
Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Rocco
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane
altare - aggiunta arredo (1967)
1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1611 - 1611(parrocchialità carattere generale); 1666 - 1666(parrocchialità carattere generale); 1778 - 1781(parrocchialità carattere generale); 1864 - 1865(rifacimento intero bene); 1867 - 1867(parrocchialità carattere generale); 1897 - 1897(costruzione campanile)
Chiesa di Santa Maria Assunta e San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta e San Rocco <Filago>
Altre denominazioni S.M. Assunta e S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1575  (parrocchialità carattere generale)

in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 29 settembre, la chiesa dedicata a Santa Maria, dipendente dalla pieve di Terno d’Isola, risultava essere la parrocchiale di Filago, sebbene il titolo beneficiale fosse quello di San Rocco

1611  (parrocchialità carattere generale)

Filago viene eretta in parrocchia il 26 aprile, per decreto del vescovo Gian Battista Milani, che la concedeva in iuspatronato alla comunità

1666  (parrocchialità carattere generale)

nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la parrocchia sotto l’invocazione di "Santa Maria della Cor(t)ella", dipendente dalla "pieve di Terno", era amministrata attraverso il giuspatronato del comune. Vi era eretta la scuola del Rosario

1778 - 1781 (parrocchialità carattere generale)

in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta nella seconda metà del XVIII secolo, si specificava che le due chiese, una sotto il titolo della Beata Vergine detta "La Madonna della Cortella", l’altra sotto il nome di San Rocco, erano entrambe parrocchiali: la prima era utilizzata per le funzioni pubbliche, e vi risultava eretta la scuola del Rosario, presso l’altare maggiore; la seconda aveva aggregata la scuola del Santissimo Sacramento

1864 - 1865 (rifacimento intero bene)

su progetto del capomastro Comolli e con il generoso appoggio della popolazione, la chiesa venne trasformata radicalmente

1867  (parrocchialità carattere generale)

il vescovo Pier Luigi Speranza consacra la nuova chiesa dedicandola a S. Maria Assunta e S. Rocco collocando nell’altare maggiore, le reliquie dei Santi martiri Valeria e Vitale

1897  (costruzione campanile)

costruzione del campanile su disegno dell’ing. Albani
Descrizione

preceduta da un’ ampia scalinata in pietra ed orientata con l’abside a nord, la chiesa presenta il fronte principale scandito in due ordini e tre settori, da quattro lesene poggianti su alto basamento che si concludono con capitellie da una trabeazione sostenuta da esili mensole. Nel settore centrale è posto il portale in pietra con trabeazione e timpano triangolare. La facciata nel secondo ordine è scandita come al primo e accoglie al centro una finestra con contorno in pietra e piccolo davanzale. L’edificio si completa con un timpano triangolare. L’interno a navata unica è suddiviso in sei campate, da lesene che si concludono con capitelli corinzi e trabeazione. La navata è coperta da due volte a crociera. Nella seconda campata a sinistra è posto l’altare dedicato a S. Teresa di Lisieux, a destra quello dedicato alla Pietà. Nella quarta campata sono posti gli ingressi laterali. Nella quinta campata sono collocati a sinistra l’altare di S. Rocco, a destra quello della Madonna. Nella sesta campata un ingresso conduce alla sagrestia. Il presbiterio, rialzato di tre gradini è coperta da tazza circolare. Il coro è absidato e coperto da catino
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di tre gradini present anch'esso pianta rettangolare e si conclude con il coro a pianta semicircolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Campane
il concerto di cinque campane in “mi b.” della ditta Monzini, già consacrato dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi nel 1833, dopo le vicende belliche venne completamente rifuso dalla ditta Angelo Ottolina. Le nuove campane furono consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi il 12 novembre 1950
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1967)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è in marmo bianco venato e scolpito, marmo grigio venato e marmo bianco di Botticino scolpito
Contatta la diocesi