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restauro
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Costa Valle Imagna
Bergamo
chiesa
parrocchiale
Visitazione di M.V.
Parrocchia Visitazione di Maria Vergine
Impianto strutturale; Pianta; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980-1990)
1657 - 1657(parrocchialità carattere generale); 1808 - 1816(parrocchialità carattere generale ); 1840 - 1863(costruzione intero bene); 1886 - 1886(ampliamento intero bene); 1947 - 1947(rifacimento pavimentazioni); 1954 - 1954(ampliamento sagrestia)
Chiesa della Visitazione di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Visitazione di Maria Vergine <Costa Valle Imagna>
Altre denominazioni Visitazione di M.V.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1657  (parrocchialità carattere generale)

la comunità di Costa Imagna si rese autonoma da S. Omobono nel 1657, l'anno dell'insediamento a Bergamo del vescovo S. Gregorio Barbarigo.

1808 - 1816 (parrocchialità carattere generale )

l'autonomia di costa viene per un un itervallo di tempo sospesa. Per Decreto Napoleonico si ebbe l'accorpamento dei Comuni di Costa di Valle Imagna, Cepino e Falcherà

1840 - 1863 (costruzione intero bene)

su preesistenze, nel 1840 fu innalzata la nuova chiesa che venne consacrata e dedicata come l'antica, alla Visitazione di Maria Vergine dal vescovo Pier Luigi Speranza il 17 ottobre 1863

1886  (ampliamento intero bene)

la chiesa venne ampliata

1947  (rifacimento pavimentazioni)

viene rifatto il pavimento della chiesa

1954  (ampliamento sagrestia)

la sagrestia viene ampliata e viene riparato l'organo
Descrizione

la facciata principale è preceduta da un elegante protiro con colonne in pietra di Sarnico, rialzato rispetto all'antistante sagrato pavimentato in porfido, da tre gradini in pietra. La facciata è suddivisa in due ordini da una cornice in pietra leggermente aggettante. L'ordine inferiore con una zoccolatura in pietra squadrata, risulta suddiviso in tre settori: quello centrale, più ampio, ospita il portale d'ingresso sempre in pietra di Sarnico completo di fregio e gocciolatoio, mentre i due settori laterali presentano una riquadratura con leggero sfondato centrale. L'ordine superiore simile per dimensione a quello inferiore, presenta nel settore centrale una finestra semicircolare con contorno in pietra, che illumina internamente la chiesa; i settori laterali per forma e dimensione riprendono quelli dell'ordine inferiore. Conclude la facciata un timpano triangolare in pietra con al centro un oculo. La chiesa presenta una pianta a croce latina, suddivisa nella navata, in tre campate da lesene in stucco che si innalzano sino a raggiungere il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata a sinistra e a destra sono presenti entro sfondati ad arco i confessionali; sopra questi confessionali sono raffigurati a sinistra il Figliol Prodigo e a destra la Maddalena ai piedi di Gesù. Segue la seconda campata con a sinistra la cappella dedicata alla Madonna di Lourdes e a destra l'organo. Nella terza e ultima campata sono presenti entro sfondati ad arco, a sinistra e a destra gli ingressi laterali; sopra questi ingressi sono raffigurati a sinistra la Cacciata dei profanatori dal Tempio e a destra l'incontro di Gesù con Simone. Alla navata segue il transetto nel quale a sinistra e a destra sono collocati gli altari dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e al S. Cuore. Un ingresso posto a destra del transetto conduce alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di cinque gradini, è a pianta rettangolare coperto da volta a botte e si conclude in un coro absidato coperto da catino.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Elementi decorativi
sulla parte a destra del presbiterio si può ammirare la bella tela della Visitazione attribuita al pittore bergamasco Gian Paolo Cavagna, mentre l'affresco della tazza presbiterale (1895) è opera del pittore valdimagnino Antonio Sibella
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-1990)
secondo le direttive del Concilio Vaticano II, viene posizionato un altare, realizzato in marmo scolpito, rivolto verso il popolo
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