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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Calepio
Castelli Calepio
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane
altare - aggiunta arredo (1980-1985)
977 - 977(parrocchialità carattere generale); XV - XVI (costruzione intero bene); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1634 - 1634(parrocchialità carattere generale); 1659 - 1659(parrocchialità carattere generale); 1781 - 1781(parrocchialità carattere generale); 1902 - 1902(restauro interno); 1911 - 1911(parrocchialità carattere generale)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo <Calepio, Castelli Calepio>
Altre denominazioni S. Lorenzo
Autore (ruolo)
Piccinelli, Antonio (progetto restauro (1902))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzine)
Notizie Storiche

977  (parrocchialità carattere generale)

a chiesa arcipresbiterale di Calepio è tra le più antiche della diocesi. Da essa dipendeva in passato una vasta plebania che si estendeva su tutta la valle omonima. Documenti che la riguardano risalgono già al X secolo. L’"ecclesia de castro Calipio" compariva infatti entro un documento di permuta

XV  - XVI  (costruzione intero bene)

costruzione dell'attuale chiesa

1575  (parrocchialità carattere generale)

in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 15 settembre 1575, la chiesa arcipretale plebana di Calepio, posta sotto l’invocazione di San Lorenzo, risultava godere di un reddito annuo pari a 150 lire

1634  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione della chiesa per mano del vescovo Luigi Grimani che le confermava l'antico titolo di S. Lorenzo diacono e martire

1659  (parrocchialità carattere generale)

in occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, la parrocchia di Calepio, a capo della vicaria foranea omonima, risultava godere di un beneficio pari a 200 scudi. Entro la parrocchiale erano istituite le scuole del Santissimo Sacramento, della Dottrina cristiana e del Rosario. La comunità era retta da tre sacerdoti e da un chierico

1781  (parrocchialità carattere generale)

in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 22 maggio, nella chiesa plebana arcipresbiterale di San Lorenzo figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo e la confraternita della Dottrina cristiana. La parrocchia godeva di un reddito di circa 400 scudi, ed era officiata da due sacerdoti

1902  (restauro interno)

vengono eseguite pere varie di restauro sotto la direzione dell’arch. D. Antonio Piccinelli: rifacimento degli intonaci, degli stucchi dei sottarchi, delle monofore e riduzione del finestrone in facciata

1911  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione dell’altare maggiore dedicato a S. Lorenzo per mano del vescovo Tedeschi
Descrizione

a chiesa è circondata su due lati dal sagrato pavimentato in ciottoli e lastre di pietra, rialzato di un gradino rispetto alla quota stradale. La facciata è intonacata e divisa in tre settori da fasce in pietra che si innalzano sino ad incrociare la copertura con struttura in legno a due spioventi. Il settore centrale ospita il portale in pietra di Sarnico, rialzato di tre gradini rispetto al sagrato e costituito da due lesene poggianti su alto basamento che sorreggono l’architrave e la lunetta in cui è posto l’affresco raffigurante S. Lorenzo. In alto è posto un rosone. L’ interno è ad unica navata suddivisa in cinque campate da archi a sesto acuto sui quali appoggia la travatura del tetto composta da travi decorate con pitture. La navata riceve luce dalle finestre poste nella parete di sinistra e di destra della chiesa. Nella prima campata sono poste a sinistra e a destra due tele. Nella seconda campata è posto a sinistra il confessionale e a destra il pulpito. Nella terza campata è posto a sinistra l’ingresso laterale e a destra l’organo. Nella quarta campata sono posti a sinistra e a destra due altari dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e all’Immacolata e S. Giovanni Battista. Nella quinta campata sono poste a sinistra e destra, due finestre. La parete di fondo della navata ospita a sinistra e a destra due altari devozionali. Il presbiterio, sopraelevato di tre gradini rispetto alla navata, è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono alla sagrestia e al campanile
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. il presbiterio, rialzato di tre gradini presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con il coro a pianta semicircolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in coppi
Campane
il concerto di otto campane in "si b. gr." della fonderia Pruneri venne consacrato da Giorgio Gusmini vescovo di Foligno il 2 dicembre 1910. Per fortunate circostanze le campane requisite durante l'ultima guerra furono recuperate intatte l' 8 settembre 1943
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-1985)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo realizzato dalla ditta Caldara è in marmo di Zandobbio scolpito
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