chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Carvico
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino Vescovo
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane
altare - aggiunta arredo (1979)
1304 - 1304(parrocchialità carattere generale); 1666 - 1666(parrocchialità carattere generale); 1734 - 1734(parrocchialità carattere generale); 1734 - 1734(costruzione intero bene); 1750 - XVIII(parrocchialità carattere generale); 1753 - 1753(completamento interno); 1862 - 1862(completamento interno); 1900 - 1900(ampliamento intero bene); 1901 - 1901(completamento interno); 1930 - 1930(rifacimento interno)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Carvico>
Altre denominazioni S. Martino
Autore (ruolo)
Piccinelli, Antonio (progetto ampliamento chiesa (1900))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1304  (parrocchialità carattere generale)

nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco del indetto dal vescovo Giovanni da Scanzo veniva invece registrata una chiesa dedicata a San Martino. In tale fonte era nominato "Carpionus clericus Sancti Martini de Carvico"

1666  (parrocchialità carattere generale)

nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la parrocchia sotto l’invocazione di "San Martino", dipendente dalla "pieve di Terno", veniva censita come di giuspatronato del comune. Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario

1734  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione con l'antico titolo di S. Martino di Tours per mano del vescovo Antonio Redetti

1734  (costruzione intero bene)

costruzione della chiesa attuale

1750 - XVIII (parrocchialità carattere generale)

in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta nella seconda metà del XVIII secolo, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da tre sindaci presso l’altare maggiore, la confraternita del Rosario e della Dottrina cristiana

1753  (completamento interno)

costruzione dell'organo da parte della ditta Bossi

1862  (completamento interno)

realizzazione degli affreschi delle tazze e dei relativi pennacchi sono di Giuseppe Carsana

1900  (ampliamento intero bene)

la chiesa viene prolungata, riportando sulla nuova facciata l'antico portale in arenaria

1901  (completamento interno)

decorazione della parte nuova della chiesa

1930  (rifacimento interno)

rifacimento generale delle decorazioni interne
Descrizione

La chiesa parrocchiale è circondata da un ampio sagrato arricchito da un piccolo spazio antistante la facciata, realizzato con cubetti in marmo di Carrara. La facciata è composta da due ordini architettonici suddivisi in tre scomparti da lesene, accoppiate negli angoli della facciata, in muratura e intonacati poggianti su un basamento. Nel settore centrale del primo ordine è collocato un portale in arenaria sagomata completa di coronamento al centro del quale un bassorilievo ricorda il gesto caritatevole di S. Martino, protettore della chiesa. I settori laterali presentano pareti lisce ed intonacate. Il secondo ordine prosegue come quello inferiore e presenta nel settore centrale una finestra rettangolare con contorno in stucco che illumina la navata. Un timpano triangolare conclude la facciata. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in sette campate da lesene che sorreggono un fregio e un cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata sono presenti a sinistra e a destra due confessionali. Segue la seconda campata con a sinistra la tela raffigurante S. Antonio da Padova e a destra la S. Famiglia; nella terza campata sono collocati a sinistra e a destra due armadi a muro. Nella quarta campata è collocato a sinistra il Fonte Battesimale e a destra l’altare dedicato al S. Cuore. Nella quinta campata sono posti gli ingressi laterali. La sesta campata ospita due cappelle: quella di sinistra è dedicata alla Madonna del Rosario, mentre quella di destra è dedicata all’Immacolata. La settima ed ultima campata presenta due ingressi: quello di sinistra conduce alla sagrestia, mentre quello di destra conduce alla cappella della Madonna di Lourdes. Il presbiterio è a pianta rettangolare ed è sopraelevato rispetto alla navata di tre gradini, è coperto da volta a botte e si conclude in un coro absidato coperto da catino
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in laterizi
Campane
un concerto di cinque campane, fuse dalla ditta Monzini nel 1812 fu consacrato dal vescovo Gian Paolo Dolfin. Altro concerto di otto campane della ditta Ottolina venne consacrato dal vescovo Gaetano Camillo Guindani nel 1900. L' attuale concerto sempre di otto campane in "do gr." venne fuso dalla ditta Crespi dopo la spoliazione bellica del 1942 e consacrato dal vescovo Giuseppe Piazzi il 14 febbraio 1954
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1979)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in marmo botticino scolpito
Contatta la diocesi