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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Corna Imagna
Bergamo
chiesa
parrocchiale
Ss. Simone e Giuda
Parrocchia dei Santi Simone e Giuda Apostoli
Impianto strutturale; Coperture; Pianta; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1965/1975)
1540 - 1540(parrocchialità carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1629 - 1648(parrocchialità carattare generale); 1914 - 1914(progetto intero bene); 1927 - 1928(costruzione intero bene); 1936 - 1936(parrocchialità carattere generale); 1940 - 1940(rifacimento organo); 1941 - 1941(completamento sagrato); 1951 - 1951(rifacimento torre campanaria); 1954 - 1954(parrocchialità carattere generale)
Chiesa dei Santi Simone e Giuda
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Simone e Giuda <Corna Imagna>
Altre denominazioni Ss. Simone e Giuda
Autore (ruolo)
Paleni, Giulio 
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1540  (parrocchialità carattere generale)

la comunità parrocchiale di Corna si rese canonicamente autonoma il 19 ottobre 1540, staccandosi dalla chiesa matrice di S. Maria Assunta di Locatello

1575  (parrocchialità carattere generale)

durante la visita del 13 ottobre 1575, S. Carlo potè constatare che la chiesa era già consacrata, discretamente ampia e con tre altari: l'altare maggiore "sub cappella picta e fornicata", gli altri altari dedicati uno a S. Giuseppe e l'altro a S. Lorenzo. Vi era una sola campana "super ianuam cum pilastris". Sopra l'altare maggiore era sistemato il tabernacolo in legno ed era presente pure il battistero ma mancante del tempietto soprastante

1629 - 1648 (parrocchialità carattare generale)

l'antica chiesa parrocchiale venne staccata da quella di Locatello il 30 settembre 1629, lasciando a quest'ultima nel 1648 alcune sue contrade

1914  (progetto intero bene)

il progetto della chiesa venne affidato all'architetto Giulio Paleni, mentre la costruzione venne realizzata dalle imprese Mazzoleni di Selino e Invernizzi di Corna

1927 - 1928 (costruzione intero bene)

la chiesa antica venne dapprima abbandonata e poi demolita, la chiesa attuale sorse di recente e venne costruita su disegno dell'architetto Paleni

1936  (parrocchialità carattere generale)

la nuova parrocchiale venne consacrata da mons. Adriano Bernareggi

1940  (rifacimento organo)

l'organo, un antico Bossi, venne rifatto quasi da nuovo dalla stessa ditta

1941  (completamento sagrato)

venne realizzato il muro di cinta del sagrato con acciottolato

1951  (rifacimento torre campanaria)

la torre campanaria, con rivestimento in pietra locale, venne rifatta nel 1951 su progetto dell'ing. Camillo Milazzi, previa demolizione dell'esistente

1954  (parrocchialità carattere generale)

il concerto di campane opera della ditta Pruneri, dopo la requisizione bellica, venne reintegrato dalla ditta Pietro Colbacchini di Bassano del Grappa con la fusione di due campane che furono consacrate dal vescovo Giuseppe Piazzi il 20 aprile 1954
Descrizione

tramite un'ampia scala si accede al sagrato, al cui centro, un vialetto pavimentato conduce all'edificio. Il resto del sagrato è in terra battuta e circonda l'intero edificio. La facciata principale, rivolta a sud, è costituita da un corpo centrale avanzato, delimitato da due lesene in pietra che poggiano su un alto basamento anch'esso in pietra, ed è conclusa alla sommità da una cornice che, originando dalle lesene, segue l'andamento a capanna delle falde. L'ingresso è costituito da un portale in pietra con strombatura ad arco, ai lati due lesene sorreggono una cornice con conclusione a timpano; superiormente un ampio rosone circolare con contorno in pietra. I corpi aggettanti delle cappelle laterali sono anch'essi delimitati da lesene in muratura di pietrame che seguono l'andamento della gronda. Il campanile presenta la stessa decorazione, la cella ed il suo coronamento terminale sono realizzati in pietrame lavorato. La chiesa a pianta rettangolare presenta un'unica navata coperta da volta a botte, suddivisa in cinque campate da gruppi di lesene e controlesene, unite dal capitello, che, impostandosi su un basamento in graniglia, si ergono fino all'imposta degli archi. Le campate minori presentano matronei aperti ad arco con parapetti in muratura sagomata. Nella parte superiore di ogni campata è presente un piccolo rosone. Il presbiterio, a pianta rettangolare coperto da volta a botte, è concluso dall'abside semicircolare con copertura a catino. L'abside è decorato da dipinti a tempera che raffigurano i quattro Evangelisti, mentre nel catino è raffigurato il Cristo Re. Vetrate istoriate con i Santi Simone e Giuda decorano il coro. Ai lati del presbiterio due sfondati ad arco ospitano il seggio dei parati e quello degli arredi, sopra di essi due cantorie lignee con mensole e fondelli scolpiti. Sulla parete di fondo, in fianco alla bussola d'ingresso realizzata in legno di quercia lucidato, è posta una lapide in marmo che ricorda la consacrazione della chiesa. La prima campata è occupata a sinistra dalla cappella con la fonte battesimale, cui si accede da un'apertura rettangolare ricavata sotto il matroneo, con cancellata in ferro a due ante. Sulla parete di fondo è dipinto il Redentore risorto, la vasca battesimale, dalle linee semplici, è posta al centro. Sul lato destro si trova l'accesso al campanile, con soprastante matroneo, appena accennato, e relativo parapetto. La seconda campata presenta ai lati le cappelle adibite anticamente a penitenzierie femminili, sulla parete di fondo sono collocati i due confessionali di recente fattura. Sopra quello di destrà è collocata una tela raffigurante l'Immacolata; sopra quello di sinistra sono tre tele raffiguranti la Vergine con Bambino, da un lato quella con i Santi Simone e Giuda dall'altro quella con S. Antonio abate con S. Sebastano e S. Rocco. In questa cappella si trova anche la staua del Cristo morto. La terza campata ospita gli ingressi laterali alla chiesa con soprastanti matronei. La quarta presenta a sinistra la cappella della Madonna del Rosario, con il relativo altare in stile barocco proveniente dall'antica parrocchiale, ricomposto ed ampliato. Esso è realizzato con marmo nero e specchiature in marmi policromi, sopra l'ancona presenta una nicchia contornata dai misteri; il tutto composto in una seconda ancona in marmi policromi. Nella cappella di destra, dedicata a S. Giuseppe, sopra un'antica predella di marmi policromi, è collocato un altare neoclassico dalle linee semplici; nella nicchia dell'ancona trova posto la statua del Santo. La quinta campata presenta sul lato destro l'ingresso alla sacrestia con soprastante matroneo, mentre a sinistra lo spazio a tutt'altezza è occupato dall'organo.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Coperture
copertura a falde con manto in coppi di laterizio
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Elementi decorativi
il portale d'ingresso è in pietra con strombatura ad arco, ai lati due lesene sorreggono una cornice con conclusione a timpano
Elementi decorativi
l'abside è decorato da dipinti a tempera, opera da Mino Marra, che raffigurano i quattro Evangelisti ed i loro simboli, mentre nel catino è raffigurato il Cristo Re. Marra realizzò anche i cartoni delle vetrate istoriate del coro, che vennero poi realizzate da Villa, con raffigurati i Santi Simone e Giuda
Elementi decorativi
sulla parete di fondo della cappella di sinistra della prima campata è dipinto il Redentore risorto
Elementi decorativi
nelle cappelle della seconda campata, adibite anticamente a penitenzierie femminili, sono collocati sulle pareti di fondo rispettivamente: a destrà una tela del Manin del 1939 raffigurante l' Immacolata; a sinistra tre tele raffiguranti: al centro la Vergine con Bambino e ai lati quella con i Santi Simone e Giuda in venerazione della Vergine e la tela con S. Antonio abate con S. Sebastano e S. Rocco, opera del 1688 del Chizzoletto. in questa cappella si trova anche la statua del Cristo morto.
Elementi decorativi
nella cappella dedicata alla Madonna del Rosario trova posto l'altare della Madonna del Rosario, proveniente dall'antica parrocchiale, ricomposto ed ampliato. Esso è in stile barocco, con marmo nero e specchiature in marmi policromi, il paliotto presenta una medaglia raffiguarnte la Madonna, in piedi, con in braccio il Bambino. Lo schienale originale presenta due alzate per candelieri ed al centro il tabernacolo. L'ancona è costituita da una nicchia con la statua raffigurante la Madonna del S. Rosario, opera del Gritti, contornata dai misteri incastonati nell'ancona stessa. Il tutto è composto in una seconda ancona in marmi policromi di colori più tenui. A lato, appoggiata sul pavimento, è posizionata la statua di S. Luigi con ai piedi alcuni angioletti. Sulla parete laterale è collocato un affresco del Sibella, strappato dalla cappella delle Piane.
Elementi decorativi
nella cappella dedicata a S. Giuseppe, sopra un'antica predella con gradini in marmo nero e tarsie di marmi policromi, è collocato un altare neoclassico dalle linee semplici; nella nicchia dell'ancona trova posto la statua del Santo. Ai lati sul pavimento sono collocate le statue di S. Antonio abate e del Sacro Cuore
Elementi decorativi
la quinta campata presenta sul lato destro l'ingresso alla sacrestia con soprastante matroneo, mentre a sinistra lo spazio a tutt'altezza è occupato dall'organo, opera della ditta Bossi
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento della chiesa, in graniglia levigata è stato realizzato sul posto
Elementi decorativi
il presbiterio, sopraelevato di cinque gradini in massello di graniglia, è protetto da due balaustre in marmo di Zandobbio con specchiature traforate con soggetti di cornucopie e frutta. Al centro è posto l'altare maggiore, dotato di tre gradini e predella in marmo di Abbazia. Esso presenta una mensa sorretta da quattro colonne scolpite, seguita dal corpo dell'altare al cui centro è collocato il S. Tabernacolo con porta in metallo decorata con la scena di Emmaus ed un'alta alzata per candelieri decorata da dodici piccole nicchie con incastonate formelle dipinte raffiguranti gli apostoli. Sopra è posta la tribuna a forma di catino sorretta da sei colonne, seguita dalla statua del Redentore
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965/1975)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato un altare rivolto verso il popolo. L' altare è realizzato in legno intagliato
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