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Bergamo
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Matteo
Parrocchia di Sant'Alessandro Martire in Cattedrale
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980-1990)
1100 - 1100(parrocchialità carattere generale); 1367 - 1367(parrocchialità carattere generale); 1492 - 1492(parrocchialità carattere geenrale); XVI - 1599(costruzione intero bene costruzione); 1591 - 1591(parrocchialità carattere generale); 1752 - 1752(completamento interno); 1864 - 1864(completamento interno); 1950 - 1960(rifacimento interno)
Chiesa di San Matteo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Matteo <Bergamo>
Altre denominazioni S. Matteo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1100  (parrocchialità carattere generale)

la tradizione vuole che la chiesa di S. Matteo sia stata fondata da Carlo Magno. Nei documenti depositati presso la Curia vescovile di Bergamo, una prima menzione si nel 1100, dove si legge che la chiesa aveva beni in Levate.

1367  (parrocchialità carattere generale)

lo storico Ronchetti dice che dagli atti di Bergamino da Zandobbio del 22 febbraio 1367, i beni della prepositurale di S: Matteo erano stati uniti alla prepositurale della cattedrale di S. Alessandro

1492  (parrocchialità carattere geenrale)

lo storico Calvi afferma che alla data del 11 ottobre 1492, "la chiesa minacciava rovina da tutte le parti"

XVI - 1599 (costruzione intero bene costruzione)

come dichiara lo scrittore Ulietti, la chiesa venne rifatta sul finire del XVI secolo perché troppo angusta e rovinata dal tempo e fu sostituita da una nuova. dell'antica costruzione ne restò intatta solo la torre campanari.

1591  (parrocchialità carattere generale)

dipendeva dalla chiesa di S. Michele all'Arco

1752  (completamento interno)

venne realizzata la cornice in stucco, commissionata dall'amministrazione del Seminario

1864  (completamento interno)

la statua dell'Immacolata, posta entro nicchia, venne scolpita da don Luigi Salvi, collaboratore del Beato Luigi Palazzolo e geniale intagliatori di burattini

1950 - 1960 (rifacimento interno)

venne posata una nuova pavimentazione in marmo su disegno dell'architetto Angelini
Descrizione

la chiesa, preceduta da un modesto sagrato pavimentato con ciotoli di fiume, presenta una facciata con muratura in parte a conci di pietra squadrati a vista e in parte intonacata; un portale d’ingresso centrale, architravato in pietra arenaria, è sormontato poco più in alto da una finestra rettangolare,sagomata nella parte superiore. Un tetto a due spioventi in legno conclude la facciata. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in tre campate da lesene che sorreggono un cornicione su cui si imposta la volta a botte che copre la navata. Nella prima campata è presente a sinistra un quadro raffigurante l’Addolorata e a destra l' ingresso laterale. Segue la seconda campata con a sinistra e a destra due finestre, una per parte. Nella terza ed ultima campata sono presenti a sinistra e a destra tele raffiguranti Santi. Il presbiterio, separato dalla navata dall'arco di trionfo, è più stretto e rialzato di tre gradini rispetto all' aula, è coperto da volta a botte e si conclude con coro absidato coperto da catino
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a due falde con struttura portante in legno
Elementi decorativi
la volta a botte, con sottarchi in corrispondenza delle lesene, venne decorata da affreschi nei primi anni del XX secolo, da don Celestino Mazzucotelli, Vice Direttore del Seminarino
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-1990)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto in legno dipinto realizzato in legno dipinto
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