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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Alzano Lombardo
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino Vescovo
Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Pianta; Preesistenze
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
XI - XI(preesistenze carattere generale); 1421 - 1442(preesistenze carattere generale); 1486 - XV(costruzione torre campanaria); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1659 - 1659(costruzione carattere generale); 1710 - 1710(parrocchialità carattere generale); 1714 - 1714(fine lavori carattere generale); 1793 - 1796(rifacimento presbiterio); 1895 - 1898(completamento avancorpo); 1930 - 1930(completamento avancorpo); 1935 - 1935(rifacimento ala destra); 1938 - 1938(rifacimento carattere generale); 1941 - 1941(rifacimento avancorpo); 1951 - 1951(restauro carattere generale)
Basilica di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Basilica di San Martino <Alzano Lombardo>
Altre denominazioni S. Martino
Autore (ruolo)
Quadrio, Girolamo (progettazione)
Muzio, Virginio (progettazione facciata)
Angelini, Luigi (progetto bussola centrale)
Caniana, Giuseppe (pavimentazione dell'aula)
Caniana, Giacomo Martino (progetto dell'altare maggiore)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

XI  (preesistenze carattere generale)

la primitiva chiesa dedicata a San Martino in Alzano è fatta risalire attorno al primo ventennio del XI sec.

1421 - 1442 (preesistenze carattere generale)

costruzione di una nuova chiesa a tre navate

1486 - XV (costruzione torre campanaria)

costruzione della nuova ed attuale torre campanaria

1575  (parrocchialità carattere generale)

visita di San Carlo Borromeo

1659  (costruzione carattere generale)

favorita dalla grossa eredità di Nicolò Valle, la Fabbriceria di Alzano inizio la costruzione dell'attuale chiesa affidando i lavori all'arch. Gerolamo Quadrio

1710  (parrocchialità carattere generale)

il 17 agosto 1710 la chiesa venne consacrata ad opera del card. Pietro Priuli vescovo di Bergamo

1714  (fine lavori carattere generale)

nel 1714 la chiesa è ormai completa in ogni sua parte

1793 - 1796 (rifacimento presbiterio)

nuovo altare maggiore, realizzato su disegno di Giacomo Caniana

1895 - 1898 (completamento avancorpo)

realizzazione della facciata a cura dell'arch. Virginio Muzio

1930  (completamento avancorpo)

realizzazione di bussola sull'ingresso maggiore della facciata

1935  (rifacimento ala destra)

realizzazione di contrafforti e riparazioni murarie causate dal passaggio di tram sulla strada adiacente

1938  (rifacimento carattere generale)

riordino dell'impianto di illuminazione della chiesa

1941  (rifacimento avancorpo)

nuova bussola per l'ingresso maggiore

1951  (restauro carattere generale)

lavori di sistemazione al battistero
Descrizione

La facciata presenta un tono classicheggiante, per un forte senso di simmetria dell'insieme e una buona armonia fra le varie membrature. La parte inferiore, rialzata su di una scalinata di accesso, è scandita da tre portali settecenteschi racchiusi in specchiature e cornici in marmo perlaceo bianco e occhialino della valle Canonica. Gli spazi sono misurati da lesene poggianti su una base modanata e terminanti in capitelli compositi. Una larga trabeazione segna nettamente il passaggio alla parte superiore, costituita da un corpo centrale, ripartito anch'esso da lesene e presentante nella specchiatura centrale una grande finestra archivoltata e in quelle laterali due edicole a timpano. La facciata è conclusa da un frontone, con cornice aggettante e timpano e statue di coronamento, tra cui svetta quella della Vergine. Nella parete laterale destra appare ben visibile la copertura a salienti, in parte occultata nella facciata. La parte inferiore, in laterizio, presenta una serie di arcate e paraste che ben evidenziano la presenza di cappelle laterali; in quella superiore, intonacata, sono presenti le grandi finestre, sormontate da timpano, che danno luce alla navata centrale. La parte absidale si presenta particolarmente massiccia e monumentale. Il campanile è una snella torre quadrata in pietra viva, divisa da fasce marcapiano in cinque scomparti e coronata dalla cella campanaria. Si tratta della parte più antica dell'intero complesso della Basilica in quanto risulta costruita nell'anno 1486, data che si evince da un decreto redatto a Bergamo recante l'approvazione della sua elevazione. Internamente la chiesa è a tre navate, divise da robuste pilastrate agli angoli e da dodici colonne abbinate. La volta centrale, divisa in tre campate, è ornata da stucchi, al centro di ognuna è una grande tela di forma ovale raffigurante la vita di S. Martino. Nei peducci della volta e sopra i sei finestroni sono dipinti dodici affreschi, i quali rappresentano fatti e martirii della vita degli Apostoli, a tinte chiare e vivaci. Tra le colonne e il cornicione della navata centrale corre una fascia popolata di statue, magnifici stucchi ad alto rilievo di grandezza quasi naturale. Nelle navate laterali, alte più di nove metri, divise ciascuna in cinque campate, si aprono le cappelle con gli altari riccamente adornati con statue ed affreschi. Sulle lesene di queste navate sono poste le quattordici stazioni della Via Crucis: formelle in marmo bianco di Carrara. All'inizio della navata di sinistra si trova il Battistero consistente in un'ampia vasca per l'acqua battesimale, in marmo nero di Gazzaniga, con una copertura a forma di tempietto ottagonale di scuola fantoniana. In controfacciata, in corrispondenza dei tre portali in marmo si trovano altrettante bussole in legno: quelle laterali sono di buona fattura settecentesca, in noce. Quella centrale, imponente e maestosa, è stata eseguita su disegno dell'arch. Luigi Angelini. La pavimentazione della chiesa è in lastroni romboidali di marmo a tre colori alternati: nero mandorlato, bianco di Zandobbio e rosaceo di Entratico, secondo disegno di Giuseppe Caniana. L'altare maggiore di stile neoclassico fu eseguito nel 1793-96 su disegno di Giacomo Caniana.
Pavimenti e pavimentazioni
pavimentazione dell'aula in lastroni romboidali di marmo a tre colori alternati: nero mandorlato, bianco di Zandobbio e rosaceo di Entratico
Coperture
copertura a più falde
Elementi decorativi
l'interno presenta caratteristiche di stile barocco con eccezione di alcuni elementi aggiuntivi neoclassici come l'altare maggiore. La volta centrale, divisa in tre grandi campate è scompartita in riquadri, è ornata con stucchi che letteralmente sommergono le membrature architettoniche. Si tratta di una complessa decorazione allegorica che assume aspetti stupefacenti, che ben si legano alla sensibilità barocca del periodo. L'autore del complesso apparato decorativo della volta è Giovanni Angelo Sala, attivo in bergamasca tra il 1653 e il 1676. Al centro di ogni campata è inserita tra le decorazioni a stucco, una grande tela in un medaglione di formato ovale.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
rettangolare suddivisa in tre navate con cappelle laterali
Preesistenze
la primitiva chiesa dedicata a San Martino in Alzano risale attorno al primo ventennio del XI sec. Demolita quasi completamente, venne ricostruita in sito l'attuale
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1975)
viene aggiunto un altare comunitario secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II. L'atare è realizzato in legno con lavorazioni ad intaglio e dipinto.
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