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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
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Albenza
Almenno San Bartolomeo
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Rocco
Parrocchia di San Rocco
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; campanile
altare - aggiunta arredo (1970-1980)
1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1746 - 1746(costruzione intero bene); 1753 - 1753(parrocchialità carattere generale); 1864 - 1864(parrocchialità carattere generale); 1898 - 1898(ampliamento intero bene); 1913 - 1913(rifacimento interno); 1928 - 1928(ampliamento campanile); 1944 - 1944(parrocchialità carattere generale)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Rocco <Albenza, Almenno San Bartolomeo>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1575  (parrocchialità carattere generale)

in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo nella pieve di Almenno San Salvatore, la chiesa di San Rocco "loci Cabardelli", era definita "membrum parochialis", ossia chiesa dipendente, "de Roncula"

1746  (costruzione intero bene)

l'attuale chiesa venne costruita su preesistente oratorio già ampliato nella seconda metà del XVI secolo

1753  (parrocchialità carattere generale)

la chiesa di Albenza venne eretta parrocchiale con decreto 28 aprile del vescovo Antonio Redetti, che la smembrava dalla chiesa matrice di Roncola San Bernardo, erigendola in parrocchia mercenaria

1864  (parrocchialità carattere generale)

venne consacrata con il titolo di S. Rocco l' 8 ottobre da Pietro Maria Ferrè, amministratore apostolico di Crema.

1898  (ampliamento intero bene)

la chiesa venne ampliata

1913  (rifacimento interno)

vengono eseguite nuove decorazioni interne

1928  (ampliamento campanile)

il campanile venne soprelevato con la ricostruzione della cella campanaria

1944  (parrocchialità carattere generale)

il 13 ottobre, il vescovo Adriano Bernareggi consacrava gli altari laterali del Sacro Cuore e di S. Maria degli Angeli
Descrizione

posta in ottima posizione, sopra un dosso del colle, la chiesa è circondata dal sagrato pavimentato con cubetti di porfido e dotato di parapetto in muratura. Il fronte principale, rivolto a sud, è suddiviso in due ordini da un cornicione e completata da un timpano triangolare. Verticalmente, quattro lesene lo suddividono i due ordini in tre settori ciascuno. Nel settore centrale dell'ordine inferiore vi è il portale d'ingresso in pietra arenaria con contorno sagomato; nell ordine superiore c'è una finestra sempre con contorno in arenaria, che da luce alla navata. Internamente si presenta ad una sola navata, suddivisa da lesene in tre campate; la prima e la seconda campata sono divise da due lesene abbinate, dovute all'allungamento della chiesa. Le lesene sono dotate di basi e capitelli corinzi, una volta a botte copre la navata. Il transetto presenta due cappelle laterali, discretamente profonde, dedicate al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna del S. Rosario. Il presbiterio, sopraelevato di tre gradini, è a pianta rettangolare coperto da volta a botte e si completa nell'abside semicircolare dotata del relativo catino di copertura. Due perture a lato del presbiterio mettono nella sagrestia ed in un ripostiglio. Con accesso sia dal sagrato che dalla chiesa stessa, si passa all'attigua cappella dell'Immacolata: piccolo ambiente a pianta rettangolare utilizzato per le funzioni religiose feriali
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in coppi
campanile
il campanile fu sopraelevato nel 1928. Un concerto di cinque campane era stato consacrato dal vescovo Gritti Mordicchi nel 1835. Un altro concerto sempre di cinque campane, benedetto dal vescovo Marelli nel 1929, venne rifuso dalla ditta Ottolina nel nuovo concerto di otto campane in "mi gr." consacrato dal vescovo Bernareggi
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970-1980)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio, un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in legno intagliato e dipinto
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