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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Frerola
Algua
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane
altare - aggiunta arredo (1985-1995); ambone - aggiunta arredo (1966)
1447 - 1447(parrocchialità carattere generale); 1480 - 1480(parrocchialità carattere generale ); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale ); 1666 - 1666(parrocchialità carattere generale); 1778 - 1781(parrocchialità carattere generale); 1870 - 1870(ricostruzione intero bene); 1943 - 1944(rifacimento interno); 1944 - 1944(parrocchialità carattere generale); 1946 - 1946(restauro organo)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Frerola, Algua>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1447  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione dell'antica chiesa per mano del vescovo Ludovico Donato

1480  (parrocchialità carattere generale )

la chiesa di Frerola venne smembrata dalla chiesa matrice di Lepreno ed eretta in parrocchia ad opera del vescovo Ludovico Donato

1575  (parrocchialità carattere generale )

il 25 settembre, l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Frerola nella pieve di Dossena, vi annotava la presenza di cinque altari

1666  (parrocchialità carattere generale)

secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Frerola nella Val Brembana superiore, sotto l’invocazione di San Giovanni Battista, figurava mercenaria della vicaria e inserita nella pieve di Dossena. Aveva tre altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della dottrina cristiana

1778 - 1781 (parrocchialità carattere generale)

nella relazione fatta dal parroco di Frerola in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si faceva memoria che la chiesa aveva tre altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita

1870  (ricostruzione intero bene)

la chiesa viene ricostruita dalle fondamenta

1943 - 1944 (rifacimento interno)

nuovo altare maggiore e nuova balaustrata sul presbiterio

1944  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione della chiesa per mano del vescovo Adriano Bernareggi che vi sigillò le reliquie dei santi Giovanni Battista e Alessandro martire

1946  (restauro organo)

restauro dell'organo realizzato dalla ditta Bossi nel 1848
Descrizione

anticipata dal sagrato pavimentato in autobloccanti la chiesa, orientata con l’abside a nord, presenta la facciata intonacata preceduta da un portico in muratura aperto ad arco centralmente e diviso in tre settori da lesene in muratura che sorreggono la trabeazione e il cornicione. La copertura a tre falde conclude il portico. Nei settori laterali sono collocati leggeri sfondati. La facciata vera e propria accoglie l’ingresso con contorno in pietra completo di gocciolatoio. La facciata continua alta sopra il portico, divisa in tre settori da lesene in muratura che sorreggono la trabeazione e il timpano triangolare che conclude l’edificio. Nel settore centrale è posta una finestra, affiancata da due nicchie vuote. Sopra il timpano si imposta la copertura a due falde con sporto di gronda in legno. L’interno si presenta ad unica navata divisa in tre campate da lesene con capitelli corinzi su cui poggia la trabeazione e il cornicione. Nella prima campata è posto a sinistra un confessionale, a destra un quadro votivo. Nella seconda campata a destra è collocato l’ingresso laterale. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario e a destra quello dedicato alla Madonna e Santi. Verso il presbiterio, nelle pareti di raccordo con la navata sono posti due ingressi che conducono a sinistra al campanile e a destra alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da tazza circolare. Il coro è absidato e coperto da catino
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di tre gradini presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con il coro a pianta semicircolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Campane
il concerto di cinque campane in "sol b." dopo le note vicende belliche riebbe la campana maggiore, fusa dalla ditta Colbachini e consacrata dal vescovo Adriano Bernareggi nel 1951
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1985-1995)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato al centro del presbiterio un altare in legno rivolto verso il popolo
ambone - aggiunta arredo (1966)
ambone è frutto del riutilizzo della smembrata cattedra oratoria
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