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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Albino
Bergamo
chiesa
sussidiaria
B. Vergine del Pianto
Parrocchia di San Giuliano
Preesistenze; Impianto strutturale; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1978); ambone - aggiunta arredo (1978)
1463 - 1465(preesistenze carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1655 - 1655(parrocchialità carattere generale); 1697 - 1708(parrocchialità carattere generale); 1738 - 1738(parrocchialità carattere generale); XIX - XIX(costruzione carattere generale); 1861 - 1861(parrocchialità carattere generale); 1898 - 1898(ampliamento avancorpo ); 1909 - 1909(sopraelevazione torre campanaria); 1912 - 1912(completamento carattere generale); 1919 - 1919(parrocchialità carattere generale); 1923 - 1924(rifacimento presbiterio); 1924 - 1924(rifacimento avancorpo); 1950 - 1950(restauro avancorpo)
Santuario della Beata Vergine del Pianto
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Beata Vergine del Pianto <Albino>
Altre denominazioni B. Vergine del Pianto
Autore (ruolo)
Fornoni, Elia (Ampliamento e completamento torre campanaria 1924)
Angelini, Luigi (Ampliamento presbiterio )
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1463 - 1465 (preesistenze carattere generale)

Fabbrica dell'ex chiesa di Santa Croce, posta oggi sul fianco destro della chiesa della Beata Vergine del Pianto (un tempo dedicata alla Madonna di Albino), in seguito ad un fatto miracoloso accaduto alle figlie di Cornino da Comenduno.

1575  (parrocchialità carattere generale)

Il 25 novembre 1575 durante la visita di San Carlo Borromeo, venne ordinato dallo stesso di demolire una porzione esterna della chiesa di Santa Croce che ospitava un'edicola dedicata alla Madonna di Albino.

1655  (parrocchialità carattere generale)

Una targa posta all'interno della chiesa di Santa Croce riporta un evento miracoloso avvenuto il 17 aprile 1655 ad un fanciullo di nome Paolo Di Gherardo Bigoni di Parre muto da anni, al quale ricrebbe la lingua dopo l'amputazione. In seguito all'evento miracoloso i devoti della zona pensarono di tramutare l'edicola in chiesa.

1697 - 1708 (parrocchialità carattere generale)

A cavallo del XVI e XVII secolo il vescovo di Bergamo Luigi Rizzini in visita pastorale ad Albino fa visita alla chiesa di Santa Croce, menzionando nella sua relazione l'esistenza di una cappella della chiesa con l'immagine della Beata Vergine del Pianto.

1738  (parrocchialità carattere generale)

L'edicola menzionata da San Carlo Borromeo viene nuovamente citata nella relazione della visita pastorale del vescovo Antonio Redetti nel 1738.

XIX  (costruzione carattere generale)

Verso la metà del XIX secolo, l'eremita Giuseppe Moroni promosse la fabbrica della chiesa della Beata Vergine del Pianto.

1861  (parrocchialità carattere generale)

Il 29 settembre 1861 in seguito alla visita pastorale del Vescovo Speranza si legge negli atti: "Questo piccolo oratorio sostituito da pochi anni all'antico tribolino, per ricordare il luogo preciso del miracolo e di cui San Carlo ordinava la chiusura, è di bellissima forma ed ornato di stucchi".

1898  (ampliamento avancorpo )

Nel 1898 il sacerdote D. Antonio Piccinelli ingrandi la chiesa portandola in avanti verso la strada provinciale. Unitamente ai lavori di ampliamento si decorarono anche i quattro pennacchi della cupola e la volta del coro per mano di Giuseppe Carnelli.

1909  (sopraelevazione torre campanaria)

Nel 1909 venne alzato e terminato dall'ing. Elia Fornoni il campanile

1912  (completamento carattere generale)

Nel 1912 Guglielmo Lecchi di Albino decorò la chiesa

1919  (parrocchialità carattere generale)

Nel settembre del 1919 la statua della Madonna venne incoronata per voto dei reduci e famiglie dei combattenti

1923 - 1924 (rifacimento presbiterio)

Negli anni venti del XIX secolo venne ampliato il presbiterio arretrando e ingrandendo l'abside. Nei lavori venne rifatto e ricollocato più arretrato l'altare maggiore secondo disegno dell'ing. Luigi Angelini

1924  (rifacimento avancorpo)

Nel 1924 si intervenne sulla facciata realizzata nel 1898 su disegno dell'arch. Virginio Muzio.

1950  (restauro avancorpo)

Nel 1955 lavori di restauro sulla facciata
Descrizione

Orientata con l'abside verso sud-est, la chiesa presenta la sua facciata preceduta da un breve sagrato lambito dalla strada provinciale della Valle Seriana. Il sagrato continua sul fianco di sinistra della chiesa, fondendosi poi con la piazza attigua; sulla destra è limitato da una strada comunale che costeggia tutto il fianco della chiesa. La facciata è costituita da un corpo centrale più alto e di poco più avanzato rispetto ai due corpi minori; è delimitato da due lesene che, complete di base e capitello in stile corinzio composito, servono d'appoggio ad un timpano triangolare che termina la parte alta della facciata. Ai lati di questa parte centrale si trovano due porzioni di facciata leggermente più arretrati e dimezzati in altezza rispetto al precedente, si completano con una copertura a falda di bassa pendenza. I tre volumi dell'avancorpo sono aperti verso il sagrato con tre vani di passaggio di forma rettangolare. Ai lati di questa sorta di pronao si trovano due corpi con aperture di porta in contorno di vivo ben sagomato che mettono a destra nella cappella del miracolo (ex chiesa di Santa Croce) ed a sinistra nella cancelleria. Attraverso l'ingresso principale ricavato sotto il pronao, seguito da una bussola in legno, si perviene all'interno della chiesa che si presenta a croce latina con tre navate. All'incrocio delle braccia, poggianti su quattro colonne cinquecentesche in arenaria con alto basamento, si innalza il tamburo a pianta ottagonale sormontato da una cupola affrescata. I due bracci laterali presentano due cappelle con finestre semicircolari poste sopra gli altari nelle pareti di fondo. Il presbiterio, a pianta rettangolare con volta a botte, si conclude con un'abside più ampia a pianta semicircolare al centro della quale è collocato l'altare maggiore. La volta del presbiterio è decorata con stucchi e fondelli dipinti, mentre il resto della volta presenta una fitta decorazione dipinta fatta ad imitazione degli stucchi del presbiterio. I pilastri che separano le tre navate nella parte iniziale, come le quattro colonne e le lesene ai muri sono complete di capitelli in stucco sopra i quali corre la trabeazione ed un cornicione non praticabile. Nei quattro pennacchi della cupola sono dipinti a fresco i quattro evangelisti; negli otto lati del tamburo della cupola sono raffigurate scene della vita della Madonna e nella cupola l'incoronazione della Madonna in cielo. Le volte strombate delle due cappelle laterali sono dipinte a fresco; il catino absidale è suddiviso a spicchi con fregi dipinti e nei pannelli vi sono Angeli affrescati recanti i simboli della passione.
Preesistenze
la chiesa venne costruita e successivamente ampliata su una preesistente edicola edificata accanto ad una chiesa più antica.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
la chiesa presenta una pianta a croce latina a tre navate. Il presbiterio a pianta rettangolare è concluso dall'abside a pianta semicircolare più larga del presbiterio
Pavimenti e pavimentazioni
la pavimentazione delle tre navate è in marmette di graniglia con motivi floreali e geometrici. Le cappelle laterali hanno pavimentazione simile alle navate mentre il presbiterio presenta una pavimentazione in marmo nero, rosso e bianco posato con disegni romboidali
Coperture
a più falde con struttura in legno e manto di copertura in laterizio
Elementi decorativi
Più in particolare, entrando, sopra la bussola d'ingresso si apre un vano ad arco che contiene l'organo collocato sopra la parte centrale del pronao. Il vano è preceduto dalla cantoria che si sviluppa su tutta la parete di fondo della chiesa. In basso, addossata alla parete di fondo delle due navate laterali, si trovano i confessionali. Sui fianchi delle navate laterali vi sono due coppie di porte. Le due aperture a nord portano con una discesa di due gradini all'attigua chiesa del miracolo ( ex chiesa di Santa Croce), mentre quelle sul lato sud nel vano di cancelleria e in un ripostiglio per arredi. Più avanti verso il presbiterio troviamo le due cappelle laterali: quella di sinistra è dedicata alla natività di Gesù ed è dotata di altare completamente in stucco dipinto a finto marmo. Nell'ancona vi è la pala raffigurante la nascita di Gesù, mentre ai lati sulle pareti strombate si trovano a sinistra la tela della Madonna che prega tra angioletti, ed a destra la tela della Madonna con Gesù Bambino ed i Santi Giuseppe, Anna, Giovanni, Carlo, Francesco, Giuliano e Marco in sacra conversazione. La cappella di desta è dedicata all'Annunciazione ed è dotata di altare con ancona in stucco dipinto a finto marmo con al centro la tela dell'Annunciazione. A sinistra, la tela con S. Alfonso e la Vergine, e a destra l'angelo custode con il Bambino. Prima del presbiterio sempre ai lati delle navate laterali vi sono due porte, quella di sinistra conduce nella sagrestia, quella di destra al campanile. Il presbiterio in rilievo di un gradino, presenta nel primo tratto a pianta rettangolare con ai lati i due banchi dei parati con cinque seggi per lato e sopra le due tele di Cristo innalzato sulla croce e di Gesù deposto nel sepolcro. L'altare maggiore è in marmo nero con incastonati fondelli in marmo rosso venato di Camerata. I due gradini per candelieri hanno il frontale con volute intarsiate, fiori e cardellini. A sinistra del presbiterio, all'altezza del coro, attraverso apertura con porta si raggiunge la sagrestia. Il coro, posto dietro l'altare, è in legno di fattura semplice con diciannove stalli. Al centro dell’abside è collocato in cornice di legno la tela della Deposizione di Enea Salmeggia che un tempo faceva da pala all'altare prima dell'ampliamento. Ai lati vi sono altre due tele: del S. Cuore di Gesù e Gesù che porta la croce al calvario.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1978)
aggiunta di altare comunitario realizzato in marmo nero scolpito e onice rivolto verso l'aula secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II.
ambone - aggiunta arredo (1978)
aggiunta di ambone comunitario realizzato in marmo nero scolpito e onice.
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