chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castelletto
Brenzone sul Garda
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Antonio Abate
Parrocchia di San Carlo Borromeo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
nessuno
XIV sec. - XIV sec.(origini e costruzione intero bene); 1806/07/16 - 1833(soppressione napoleonica carattere generale)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Castelletto, Brenzone sul Garda>
Altre denominazioni S. Antonio Abate
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
Notizie Storiche

XIV sec.  - XIV sec. (origini e costruzione intero bene)

Ignote le origini della chiesetta di S. Antonio Abate in contrada Biasa di Castelletto. In base all’analisi stilistica del primo strato di affreschi che impreziosiscono l’interno dell'edificio (quelli più antichi) e del S. Cristoforo dipinto esternamente a lato dell’ingresso, è stata ipotizzata una datazione al XIV sec. Tuttavia è molto probabile che l’edificio sia più antico.

1806/07/16 - 1833 (soppressione napoleonica carattere generale)

L’oratorio di S. Antonio Abate fu soppresso per decreto napoleonico e alienato al Regio Demanio in data 19 luglio 1806. Nel 1833, anno della visita pastorale del vescovo Giuseppe Grasser (1828-1839), l’oratorio risulta restituito al culto.
Descrizione

Ignote le origini della chiesetta di S. Antonio Abate in contrada Biasa di Castelletto. In base all’analisi stilistica del primo strato di affreschi che impreziosiscono l’interno dell'edificio (quelli più antichi) e del S. Cristoforo dipinto esternamente a lato dell’ingresso, è stata ipotizzata una datazione al XIV sec. Tuttavia è molto probabile che l’edificio sia più antico. Attualmente è chiesa sussidiaria della chiesa parrocchiale di S. Carlo Borromeo in Castelletto di Brenzone. Affacciata in posizione panoramica sul lago di Garda, si presenta con facciata cieca rivolta ad occidente ed ingresso aperto lungo il fianco meridionale, a lato della torre campanaria. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di modeste dimensioni, con presbiterio rialzato di un gradino concluso con absidiola emergente semicircolare. Lungo le pareti interne si conserva una doppia stratigrafia di lacerti di affreschi. L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a due falde con capriate e travature lignee a vista e manto in coppi di laterizio; l’abside è chiusa da un catino in muratura. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di modeste dimensioni, con presbiterio rialzato di un gradino concluso con absidiola emergente a sviluppo semicircolare. L’ingresso alla chiesa si apre lungo il fianco meridionale dell’aula, in prossimità della facciata, protetto all’esterno da un piccolo atrio coperto. Sullo stesso lato della chiesa si addossa la torre campanaria.
Facciata
Facciata cieca rivolta ad occidente. Si accede all'edificio tramite un portale aperto nel fianco meridionale della chiesa.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da conci di pietra calcarea legati con malta di calce; le angolate della chiesa sono rinforzate con blocchi squadrati di pietra. I paramenti murari esterni presentano un rivestimento ad intonaco piuttosto degradato.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata interna è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature e capriate lignee a vista. Il vano absidale è chiuso da una semicalotta sferica in muratura, semplicemente intonacata e tinteggiata verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da tre capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale, poggianti su una mensola in pietra in corrispondenza dell’innesto nella parete meridionale; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto posate a “spina di pesce”; il piano del presbiterio è rialzato con un gradino in pietra calcarea bianco-rosata.
Prospetti interni
Il modesto e raccolto spazio interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate caratteristiche del romanico campestre, conserva una doppia stratigrafia di lacerti di affreschi che interessano prevalentemente il fianco settentrionale Le pareti presentano un rivestimento ad intonaco piuttosto deteriorato. Oltre all’oculo sommitale nella parete di facciata, una finestrella rettangolare sul fianco meridionale del presbiterio illumina soffusamente la chiesa.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, semplici e lineari, presentano un rivestimento ad intonaco in buona parte degradato. Lungo la parete meridionale, a sinistra dell’ingresso principale, si conserva un affresco, databile al XIV sec., raffigurante S. Cristoforo; sullo stesso lato insiste la possente torre campanaria e, all’estremità opposta, una finestrella rettangolare con imbotte strombato illumina il presbiterio; il fronte orientale a capanna è caratterizzato dal volume emergente semicilindrico del vano absidale, con paramento in pietra a vista.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Nella parte sommitale del fusto è stata ricavata la cella campanaria, caratterizzata dall’apertura di quattro monofore a tutto sesto. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi