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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sostegno
Vercelli
chiesa
confraternale
Santissima Trinità
Parrocchia di S. Lorenzo
Campanile; Elementi decorativi; Facciata; Struttura architettonica; Pavimenti e pavimentazioni; Volta
altare - aggiunta arredo (1980-90)
1573 - XVIII(notizie storiche intero bene); 1746 - 1797(completamento intero bene); 1759 - 1929(notizie storiche intero bene); 1941 - XX(descrizione intero bene); 1951 - XX(notizie storiche intero bene); 1959 - XX(restauro intero bene); 1960 - XX(restauro intero bene); 1994 - XX(restauro intero bene); 2010 - 2011(rifacimento campanile e copertura); 2016 - 2016(restauro facciata)
Chiesa della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione chiesa confraternale
Denominazione Chiesa della Santissima Trinità <Sostegno>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

1573 - XVIII (notizie storiche intero bene)

un primo accenno alla chiesa della Santissima Trinità compare nel resoconto di visita pastorale di monsignor Bonomi del 1573 con la visita dell'oratorio, già consacrato. Vengono descritti i due altari, allocati in cappelle dotate di strutture voltate con decorazioni pittoriche. Gli altari sono completi di pietra sacra, ma privi di predella ed ancona. Sempre secondo quanto riportato da Bonomi, il corpo della chiesa era privo di strutture di orizzontamento, il pavimento giudicato in buono stato, così come le coperture. Non viene citato l'altare maggiore in quanto l'attuale presbiterio risulta essere posteriore, probabilmente databile intorno al 1712, anno dei lavori di ampliamento del manufatto. Sono attestate le cattive condizioni dell'oratorio ed il suo stato di abbandono. Nel 1712 iniziano i lavori di ampliamento: si erigono coro e presbiterio, si apparecchiano le volte e si innalza di quota la copertura.

1746 - 1797 (completamento intero bene)

il 1746 viene riconosciuto come l'anno di erezione della cappella dedicata a San Giovanni Nepomuceno. Nel 1775 viene edificata la seconda cappella, dedicata all'Angelo Custode. Nel 1755 si completa la cantoria, mentre risale al 1773 la posa dell'importante portale d'accesso. Infine il pronao viene realizzato nel 1797.

1759 - 1929 (notizie storiche intero bene)

all'interno del documento intitolato "risposta ai questionari della Sacra Congregazione del Concilio circa l'amministrazione dei beni ecclesiastici", datato 20 giugno 1929, si descrive così la chiesa della Santissima Trinità: "[...] attualmente il bilancio è passivo per via delle riparazioni al tetto. Non possiede arredi e vasi preziosi. Ha paramenti usuali e sufficienti [...] in archivio della Confraternita dello Spirito Santo eretta nella chiesa della SS. Trinità non si conservano che i libri dei conti. Da essi si deduce che la confraternita ebbe unicamente scopo di culto e di suffragio. non c'è memoria di chi l'abbia fondata. I libri della contabilità risalgono al 1759".

1941 - XX (descrizione intero bene)

ne la "Relazione di statica e manutenzione e condizioni statiche dei beni ecclesiastici" del maggio 1941, l'ingegnere incaricato descrive il manufatto: "il fabbricato ad una sola navata è fuori dell'abitato sulla strada che conduce alla Parrocchia. Sul fronte v'è un bell'atrio a tre arcate con le due colonne intermedie di pietra. La porta è in ottimo stato di conservazione: non così la bussola e il complesso orchestrale. [...] Al lato destro della porta un confessionale di buona fattura. Lungo i fianchi della navata sorgono due altari in muratura e stucco però in cattivo stato. Nel presbiterio con una balaustra in chiesa v'è l'altar Maggiore in finto marmo e dietro il coro. La sacrestia è incavata sul lato destro del presbiterio ed accessibile sia dall'interno che dall'esterno, con volta a botte molto in cattivo strato e bisognevole di radicali riparazioni ad evitare la sua completa rovina".

1951 - XX (notizie storiche intero bene)

all'interno della relazione di visita pastorale iniziata nel 1951 si ritrova il seguente passaggio: "[...] non è più officiata. Grosse crepe sorgono per tutta l'altezza della parete dell'abside. La volta della sagrestia è affatto pericolante. La statica della chiesa non è troppo sicura, perché anche di recente sono caduti dall'alto della volta calcinacci e pezzi di intonaco".

1959 - XX (restauro intero bene)

sono attestati dei lavori di restauro iniziati nel 1959, durante i quali viene murata una porta secondaria in affaccio sulla via della Parrocchia e una terza apertura posta all'altezza dell'abside. Durante questi lavori viene rimosso il coro dietro l'altare. Si interviene sull'apparato liturgico, retrocedendo la posizione dell'altare. Nel 1963 si interviene sulle vetrate e sul manto di copertura.

1960 - XX (restauro intero bene)

nella relazione di visita pastorale iniziata nel 1960 si scrive a proposito dei restauri della chiesa: "ora funge da parrocchiale: è stata radicalmente restaurata, salvo la sagrestia, e decorata ex novo, con pitture. La vecchia sacrestia è pericolante: grosse crepe nella volta minacciano la stabilità dell'edificio. Il parroco ha già fatto eseguire il preventivo dal capomastro per la ricostruzione del locale. Il pavimento è di lastre di pietra nel corpo della chiesa: di marmo in presbiterio".

1994 - XX (restauro intero bene)

si realizzano altri interventi di recupero riguardanti le cappelle laterali, nel 1994. L'intento è quello di riportare le cappelle a dialogare, nel linguaggio originario, con gli altri elementi del manufatto. Si ricostruiscono l'altare e l'ambone utilizzando il vecchio portale. Si procede a ripristinare la pavimentazione lapidea del pronao ed a sostituire quella della sacrestia.

2010 - 2011 (rifacimento campanile e copertura)

risale al 2010 il rifacimento del campanile e di parte della copertura in seguito al danneggiamento causato da eventi atmosferici, in particolare da un fulmine.

2016  (restauro facciata)

nel 2016 vengono effettuati i lavori di restauro della facciata della chiesa, si ripristina l'intonaco, si utilizzano tinte naturali e coerenti con il contesto.
Descrizione

la piccola chiesa dedicata alla Santissima Trinità sorge fuori dal contesto urbano. Si tratta di un manufatto semplice, a pianta rettangolare orientata secondo l'asse Est-Ovest, secondo l'asse presbiterio-portale. La facciata a capanna è piuttosto slanciata e presenta due registri stilistici ben definiti, che i restauri del 2016 hanno cercato di orchestrare correttamente, infondendo quel carattere di unicum, perseguito negli intenti progettuali e conseguito nell'intervento. Resta, comunque, ben leggibile la datazione posteriore del pronao, che viene evidenziato da tinte di maggior contrasto rispetto all'aulica neutralità cromatica del piano di facciata originario. Il porticato riporta una struttura architettonica mista: principalmente in muratura portante, coadiuvata da elementi metallici collaboranti (come le catene rialzate rispetto all'imposta degli archi) ed affiancata ad elementi lapidei, come le due colonne centrali in pietra. Il pronao difende il portale e le superfetazioni pittoriche della facciata: i lacerti di affresco su la Deposizione. Il piano della facciata prosegue nel campo superiore, dove emergono le bolzonature ed una trifora arricchita da minute colonne ad elementi dorici ed arco a tutto sesto. Nella porzione superiore un'apertura a croce greca anticipa l'imposta della copertura, con uno sporto ridotto evidenziato dagli elementi lignei dell'orditura principale. La chiesa è ad aula unica con cappelle laterali e presbiterio semicircolare. La cantoria lignea a decorazioni fitomorfe occupa il controfacciata.
Campanile
la torre campanaria è in muratura portante dalle fattezze semplici con pianta rettangolare e senza particolari elementi decorativi. Il manto di copertura è in coppi poggianti su orditura lignea.
Elementi decorativi
l'apparato decorativo è costituito principalmente da tondi affrescati all'estradosso delle volte e dai lacerti dell'affresco di facciata.
Facciata
la facciata a capanna è piuttosto slanciata e presenta due registri stilistici ben definiti, che i restauri del 2016 hanno cercato di orchestrare correttamente, infondendo quel carattere di unicum, perseguito negli intenti progettuali e conseguito nell'intervento. Resta, comunque, ben leggibile la datazione posteriore del pronao, che viene evidenziato da tinte di maggior contrasto rispetto all'aulica neutralità cromatica del piano di facciata originario. Il porticato riporta una struttura architettonica mista: principalmente in muratura portante, coadiuvata da elementi metallici collaboranti (come le catene rialzate rispetto all'imposta degli archi) ed affiancata ad elementi lapidei, come le due colonne centrali in pietra. Il pronao difende il portale e le superfetazioni pittoriche della facciata: i lacerti di affresco su la Deposizione. Il piano della facciata prosegue nel campo superiore, dove emergono le bolzonature ed una trifora arricchita da minute colonne ad elementi dorici ed arco a tutto sesto. Nella porzione superiore un'apertura a croce greca anticipa l'imposta della copertura, con uno sporto ridotto evidenziato dagli elementi lignei dell'orditura principale.
Struttura architettonica
manufatto in muratura portante coadiuvata da elementi metallici ed inserti lapidei. Chiesa ad aula unica orientata secondo l'asse Est-Ovest, secondo l'asse presbiterio-portale.
Pavimenti e pavimentazioni
l'aula ed il pronao riportano pavimentazioni lapidee.
Volta
strutture voltate a crociera con elementi metallici di rinforzo.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-90)
presenza di arredo liturgico di fattura moderna e dalle linee semplici, realizzato in legno e consistente di seduta e leggio disposti ai lati della mensa.
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