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Savignano Irpino
Ariano Irpino - Lacedonia
chiesa
sussidiaria
Purgatorio
Parrocchia di San Nicola Vescovo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1967)
1800 - 1810(edificazione intero bene); 1830 - 1831(edificazione facciata); 1963 - 1964(ristrutturazione intero Edificio); 1982 - 1986(consolidamento intero Edificio); 2016 - 2019(consolidamento e restauro intero edificio)
Chiesa del Purgatorio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Purgatorio <Savignano Irpino>
Ambito culturale (ruolo)
Maestranze Campane (Intera Costruzione)
Notizie Storiche

1800 - 1810 (edificazione intero bene)

La Chiesa del Purgatorio, con molta probabilità risale ai primi anni del XIX secolo e faceva parte di un complesso più ampio che vedeva la presenta di due cappelle attigue ma con ingressi indipendenti, una delle quali dedicata alle anime del purgatorio e l'altra dedicata a San Rocco di proprietà, molto probabilmente, di omonime confraternite.

1830 - 1831 (edificazione facciata)

Pochi anni dopo l'edificazione della cappella, nel 1831 fu edificata la facciata conservata ancora oggi. Nel contempo fu abbattuta la Cappella di San Rocco adiacente a quella del Purgatorio.

1963 - 1964 (ristrutturazione intero Edificio)

A seguito dei danni causati dal sisma del 1962 la Chiesa subì un profondo intervento di restauro pur conservando l'impianto originario. In maniera particolare la ristrutturazione riguardò la copertura, il campanile e la ripresa degli stucchi interni.

1982 - 1986 (consolidamento intero Edificio)

Nel 1980 un altro sisma sconvolse l'Irpinia causando ingenti danni a molte strutture tra cui la Chiesa del Purgatorio. L'intervento di consolidamento che ne seguì fu radicale mantenendo però le caratteristiche originarie dell'edificio.

2016 - 2019 (consolidamento e restauro intero edificio)

A seguito di alcune crepe formatesi all'interno dell'edificio la struttura fu dichiarata inagibile. Grazie ai fondi CEI si è provveduto ad un radicale intervento di consolidamento che ha interessato la parte muraria nonché la copertura e il campanile.
Descrizione

La Chiesa del Purgatorio, appartenente alla Parrocchia San Nicola Vescovo in Savignano Irpino fu edificata nei primi anni del XIX secolo e, nel corso degli anni, più volte ristrutturata in seguito ai vari sismi che hanno colpito la zona negli ultimi 200 anni. La Chiesa è costituita di due parti: il presbiterio e l'aula liturgica. Il presbiterio è arricchito da un altare a muro di marmi policromi sovrastato da una nicchia che custodisce la preziosa statua settecentesca della Vergine immacolata. Sul soffitto semicircolare dell'abside, nei primi anni del '900 fu realizzato un dipinto a tempera, andato perduto a causa delle infiltrazioni di acqua che non ne hanno permesso il recupero se non per l'immagine centrale della Vergine Maria. L'aula liturgica è costituita da una sola navata con due piccole cappelle laterali con relativi altari in marmi policromi.
Pianta
La pianta dell'edificio di forma rettangolare è ad un'unica navata. Il soffitto è a volta intervallato da archi che sostengono la copertura. L'area presbiteriale è sopraelevata rispetto all'aula liturgica di tre gradini sormontata anch'essa da una volta parzialmente affrescata.
Facciata
La facciata, edificata nel 1831 si presenta in stile composito. La parte inferiore è costituita da blocchi in pietra locale come lo stesso portale di ingresso mentre la parte superiore, al di sopra della trabeazione è in mattoncini a faccia vista. Al centro è collocato un rosone di circa due metri di diametro con una struttura in ferro e vetri cattedrale.
Prospetti
I prospetti sono asimettrici in quanto quello di sinistra confina con un altro edificio mentre quello a destra confina con un vicolo dal quale si accede alla sacrestia. Quest'ultimo è costituito da parti in pietra locale e parti intonacate. Il prospetto posteriore è privo di aperture in quanto costituisce la parte terminale dell'abside.
Campanile
Il campanile, collocato sul lato destro dell'edificio è a pianta quadrata con quattro finestre ad arco al di sopra delle quali è collocato l'orologio. La parte terminale dello stesso è a cupola, sormontata da una croce in ferro. La struttura è rivestita con mattoncini a faccia vista.
Struttura
La struttura della chiesa è in muratura mista a sacco. Gli archi delle cappelle laterali sono stati rinforzati con iniezioni di cemento. Il soffitto della navata è a volta arricchito da stucchi decorativi. L'area presbiteriale è sormontata da una cupola parzialmente affrescata.
Coperture
Il tetto della chiesa è costituito da travature in legno lamellare poggianti direttamente sulle murature perimetrali, sormontate da un cordolo in cemento armato. Al di sopra delle travi è presente un manto di tavole sulle quali è stato apposto un manto impermeabile a sua volta coperto da coppi in laterizio.
Interni
Le pareti interne della Chiesa risultano tinteggiate con pitture traspiranti. Lungo gli archi e i pilastri sono presenti stucchi e cornici. Le volte risultano decorate con stucchi e 4 affreschi rappresentanti i quattro evangelisti. In prossimità del portone di ingresso è posizionata la cantoria a cui si accede una scala a chiocciola.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata della chiesa come dell'area presbiteriale è costituita da mattonelle in ceramica policrome. Le scale sono in marmo bianco.
Elementi decorativi
Sulla volta, in prossimità dell'abside è presente un bassorilievo raffigurante San Michele Arcangelo. L'edicola dell'altare maggiore custodisce una preziosa scultura settecentesca in legno policromo raffigurante la Vergine Immacolata. Altre sculture sono presenti nelle cappelle laterali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967)
L'adeguamento liturgico post conciliare è stato attuato mettendo insieme marmi provenienti dall'antica balaustra che divideva il presbiterio dall'aula liturgica e marmi nuovi. L'altare in maniera particolare è in marmo ed ha una base ricavata dalla balaustra succitata e una mensa nuova. L'ambone e la sede sono in legno, rinnovati in seguito all'ultimo intervento di restauro.
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