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Soveria Mannelli
Lamezia Terme
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Facciata
presbiterio - intervento strutturale (1980)
1577 - 1585(fondazione carattere generale); 1638 - 1807(costruzione intero bene); 1668 - 1668(elevazione a parrocchia carattere generale); 1804 - 1853(costruzione navate laterali); 1853 - 1963(restauro intero bene); 1990 - 1990(decorazioni interno); 1990 - 1990(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Soveria Mannelli>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

1577 - 1585 (fondazione carattere generale)

Fra il 1577 e il 1585 la Diocesi di Martirano per mezzo del suo Vescovo Mons. Mariano Pierbenedetti, fece costruire nei luoghi montani sei chiese rurali; La chiesa di San Giovanni Battista in antichità era una di esse, consisteva in un piccolo oratorio, dedicato a San Giovanni Battista, costruito in vicinanza del Palazzo baronale.

1638 - 1807 (costruzione intero bene)

Danneggiato dal terremoto del 27 marzo 1638, l'oratorio cadde in rovina. La parrocchia cominciò a funzionare dopo l'autonomia amministrativa raggiunta da Soveria nel 1807. Il Decurionato e il popolo di Soveria edificarono rapidamente l'attuale chiesa sui ruderi dell'antico oratorio, rimasto peraltro danneggiato anche dall'incendio del paese appiccato dai francesi in seguito alla rivolta del 1806

1668  (elevazione a parrocchia carattere generale)

Nel 1668 l'oratorio venne elevato a parrocchia da Mons. Gian Giacomo Palemonio dietro richiesta del feudatario locale, il barone di Pittarella, Francesco Scaglione, il quale si era impegnato a dotare la parrocchia di una rendita annua di dieci tomoli di grano germano e cinque carlini.

1804 - 1853 (costruzione navate laterali)

Le navate laterali ed il campanile furono costruiti dal 1804 al 1812, la cappella dell’Immacolata invece, che si apre a metà della navata laterale sinistra, fu eretta nel 1853.

1853 - 1963 (restauro intero bene)

Da allora la chiesa parrocchiale ha subito periodicamente dei restauri, dei rinforzamenti e degli ampliamenti negli anni 1853 con l’apertura della cappella laterale; nel 1905 in seguito al terremoto con la realizzazione del campanile a forma di cupola grazie al finanziamento di Emilio Pascuzzi, 1963. Di notevole pregio sono i portali in pietra da taglio opera di esperti scalpellini di Scigliano e Rogliano del sec. XVII e XVIII.

1990  (decorazioni interno)

L’interno è ricco di fregi e decorazioni, di icone e rappresentazioni di scene del Nuovo Testamento, ma sarà soprattutto l’altare maggiore in marmi policromi ad attribuire maggiore importanza all'adificio: si tratta di un esemplare di rara bellezza, per qualità della pietra e perfezione degli intagli, che la comunità di Soveria Mannelli ottenne nel XIX secolo quando si decise di smantellare l’Abbazia del Corazzo. L’altare maggiore della Chiesa di San Giovanni Battista è stato proclamato monumento nazionale nel 1910. Appartenenti all'Abbazia di Corazzo sono anche la balaustra, una pila per l'acqua santa e una campana che sarebbe stata fusa.

1990  (restauro intero bene)

Nel 1990 un ulteriore intervento di restauro e consolidamento strutturale è stato eseguito sull’edificio ed ha consentito il recupero e salvataggio delle fondazioni, delle murature perimetrali, degli ammorsamenti ed incatenamenti delle volte, il rifacimento delle coperture lignee e dei principali elementi di facciata, quali intonaci e pitture.
Descrizione

La chiesa è collocata nella parte alta dell’abitato di Soveria Mannelli. La facciata è caratterizzata da lesene e dai tre portali che rispecchiano la suddivisione interna a tre navate. La parte centrale, più alta, è caratterizzata da un portale in pietra di tufo decorato, al di sopra del quale è collocata una finestra rettangolare. A destra del prospetto si eleva il campanile a pianta quadrata, a quattro livelli con finestre e cupola terminale. L’interno presenta una ricerca stilistica prevalentemente barocca. La navata centrale è suddivisa in tre campate con archi a tutto sesto ed è decorata da stucchi e da lesene sormontate da capitelli di ordine composito. La volta a botte della navata centrale è riccamente decorata con stucchi e con medaglioni e vele ad andamento mistilineo che racchiudono pitture ad olio eseguite dal pittore Zimatore. Le navate laterali, terminano con i rispettivi altari della cappella di Sant’Antonio a destra e con l’altare di San Francesco di Paola a sinistra.
Impianto strutturale
La chiesa presenta una struttura realizzata in muratura tradizionale in pietrame con copertura a falde. La navata centrale è coperta da volta a botte.
Pianta
Presenta una pianta longitudinalea tre navate con abside semicircolare.
Coperture
La copertura è costituita da una sottostruttura in legno, a capriate. Il manto di copertura è in coppi di laterizio
Facciata
La facciata è caratterizzata da lesene e dai tre portali che rispecchiano la divisione interna a tre navate. La parte centrale, più alta, è caratterizzata da un portale in pietra di tufo decorato, al di sopra del quale è collocata una finestra. A destra del prospetto si eleva il campanile a pianta quadrata e a quattro livelli con cupola.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980)
L'adeguamento alla riforma liturgica è stato effettuato con la realizzazione di una esile mensa eucaristica, con base in marmo, posta davanti all'antica balaustra.
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