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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Campo
Brenzone sul Garda
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Pietro in Vincoli
Parrocchia di San Giovanni Battista
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
nessuno
1358 ante - 1358(origini e costruzione intero bene); XV sec. - XV sec.(soggezione a Brenzone carattere generale); 1806 - 1825 post(soppressione e riapertura carattere generale); 2003 - 2003(restauro intero bene)
Chiesa di San Pietro in Vincoli
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Pietro in Vincoli <Campo, Brenzone sul Garda>
Altre denominazioni S. Pietro in Vincoli
Autore (ruolo)
Bellamoli, Cristina (restauro )
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
architettura contemporanea (restauro )
Notizie Storiche

1358 ante - 1358 (origini e costruzione intero bene)

Ignote le origini della chiesa di S. Pietro in Vincoli in contrada Campo di Brenzone, tuttavia gli affreschi che ne decorano le pareti, eseguiti dal maestro Giorgio di Federico da Riva nel 1135 (come si legge in due frammenti di iscrizione dipinte sull’abside e sulla parete meridionale: “hoc opus pinxit Corcius filius magistri Federici” e “[---ann]o D[omi]ni M[---]LVIII in / [dicione X]I”), forniscono un preciso termine post-quem. Le prime testimonianze scritte, provenienti prevalentemente da testamenti, risalgono al 1424 e al 1446.

XV sec.  - XV sec. (soggezione a Brenzone carattere generale)

Verso la metà del XV sec. la chiesa di S. Giovanni in Brenzone venne svincolata dalla pieve di S. Stefano in Malcesine ed eretta in Parrocchia autonoma. Contemporaneamente la cappella di S. Pietro in Vincoli in Campo divenne chiesa sussidiaria della neo-Parrocchia di Brenzone.

1806 - 1825 post (soppressione e riapertura carattere generale)

Nel 1806 la chiesa di S. Pietro in Vincolo fu avocata al Regio Demanio. I ripetuti tentativi di venderla all’asta non ebbero buon esito per mancanza di partecipanti. Dopo il 1825 fu restituita alle sue originarie funzioni e aggregata alla Parrocchia di Brenzone.

2003  (restauro intero bene)

Risale al 2003 un organico intervento di restauro dell’edifico e delle pareti decorate ad affresco. Progetto a cura dell’arch. Cristina Bellamoli.
Descrizione

Ignote le origini della chiesa di S. Pietro in Vincoli in contrada Campo di Brenzone, tuttavia gli affreschi che ne decorano le pareti, eseguiti dal maestro Giorgio di Federico da Riva nel 1358, forniscono un preciso termine post-quem. Verso la metà del XV sec. la chiesa di S. Giovanni in Brenzone venne svincolata dalla pieve di S. Stefano in Malcesine ed eretta in Parrocchia autonoma. Contemporaneamente la cappella di S. Pietro in Vincoli in Campo divenne chiesa sussidiaria della neo-Parrocchia di Brenzone. Nel 1806 la chiesa di S. Pietro in Vincolo fu avocata al Regio Demanio. I ripetuti tentativi di venderla all’asta non ebbero buon esito per mancanza di partecipanti. Dopo il 1825 fu restituita alle sue originarie funzioni e aggregata alla Parrocchia di Brenzone. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad occidente. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di ridotte dimensioni, con presbiterio rialzato di un gradino e absidiola emergente semicircolare. L’interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate, conserva lungo il registro superiore delle pareti laterali dell’aula, sull’archivolto e sul catino absidale, una teoria di santi affrescati e scene votive. L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a due falde con capriate e travature lignee a vista; manto in coppi di laterizio; l’abside è chiusa da un catino in muratura affrescato. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di ridotte dimensioni, con presbiterio rialzato di un gradino concluso con absidiola emergente a sviluppo semicircolare. L’ingresso alla chiesa si apre al centro della parete di facciata verso il modesto sagrato antistante.
Facciata
Facciata a capanna rivolta a nord-ovest. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sovrastato da una finestra rettangolare ed incorniciato lateralmente da altre due aperture.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composta da conci di pietra calcarea, ciottoli e mattoni in cotto legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula interna è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature e capriate lignee a vista. Il vano absidale è chiuso da una semicalotta sferica in muratura decorata verso l’intradosso con affreschi trecenteschi recentemente recuperati.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da due capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti con sovrapposto assito ligneo; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del presbiterio è realizzata in pianelle rettangolari di cotto; il presbiterio è rialzato con un gradino in pietra bianca locale.
Prospetti interni
Il modesto e raccolto spazio interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate caratteristiche dell’architettura religiosa minore, conserva lungo il registro superiore delle pareti laterali dell’aula, sull’archivolto e sul catino absidale, una teoria di santi affrescati e scene votive, recentemente recuperate, opera trecentesca del maestro Giorgio da Riva. L’aula è illuminata da tre ampie finestre rettangolari presenti in facciata, e da un’apertura con imbotte strombato sul lato meridionale del presbiterio; una stretta monofora si apre in posizione decentrata nella parete absidale.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, semplici e lineari, si presentano intonacati e tinteggiati; la continuità muraria è interrotta sul fianco meridionale da una finestra rettangolare con spessi contorni in tufo; il prospetto orientale è caratterizzato dal volume absidale emergente.
Campanile
La chiesa di S. Pietro in Vincoli è priva di campanile.
Adeguamento liturgico

nessuno
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