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Genova
Genova
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parrocchiale
Santa Maria e di San Michele Arcangelo
Parrocchia di Santa Maria e San Michele Arcangelo
Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1950); ambone - aggiunta arredo (1950); cattedra - aggiunta arredo (1950)
1486 - 1847(fondazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria e di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria e di San Michele Arcangelo <Genova>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione edificio)
Notizie Storiche

1486 - 1847 (fondazione intero bene)

Il santuario di Coronata nasce nel 1486, anno nel quale vengono demolite le due antiche chiese intitolate a S. Maria di Coronata e S. Michele Arcangelo, unificandole in un'unica grande costruzione. A rendere l'edificio grandioso concorsero il Card. Giuliano della Rovere, Luca Spinola e molti altri notabili genovesi. La chiesa fu consacrata nel 1502 da Mons. Domenico Valdettero, vescovo d'Accia in Corsica. Fino al 1635 il Santuario tenne il titolo di Priorato, poi diventò Abazia. Nel 1847 venne eretto l'attuale campanile, composto da 12 campane.
Descrizione

La chiesa presenta una facciata tripartita: la parte centrale termina con un profilo a capanna e presenta lungo il suo asse di simmetria l'ingresso principale, rialzato di quattro gradini rispetto al piano di calpestio del sagrato, con una cornice in marmo costituita da lesene e una lunetta decorata con bassorilievi. Nelle due porzioni laterali invece si collocano gli accessi secondari, anch'essi rialzati rispetto alla quota del piano antistante, incorniciati da lesene e un frontone triangolare. Sopra di essi si aprono delle finestre con profilo semicircolare. All'interno la chiesa è composta da un impianto a tre navate con zona presbiteriale a terminazione piatta; il sistema di chiusura orizzontale è costituito da solai voltati.
Coperture
La copertura della chiesa è formata da tetti a doppia falda inclinata posti sulla navata centrale e sulla zona del presbiterio, mentre delle falde uniche inclinate coprono le due navate laterali. Il manto di copertura è in lastre di ardesia. Una serie di volte a crociera costolonate sormontano gli ambienti all'interno della chiesa, alla cui base sono collocati dei peducci in ardesia.
Impianto strutturale
L'interno della chiesa è diviso in tre navate da otto colonne ottagonali. E' presente la zona presbiteriale e su ciascuna parete longitudinale delle navate laterali si aprono quattro cappelle. I muri di testa delle navate laterali ospitano due cappelle: quella di destra è coperta da un tamburo finestrato con cupola cassettonata e lanterna. Parte della chiesa è stata ricostruita in cemento armato, mentre alcune parti originarie sono in muratura piena.
Pavimenti e pavimentazioni
Nella chiesa si trova parte della pavimentazione originaria costituita da lastre di marmo bianco e grigio disposte a scacchiera, mentre le zone che sono state distrutte durante i bombardamenti sono riconoscibili in quanto la pavimentazione è formata da un getto di cemento lasciato a vista.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1950)
E' presente un altare in pietra nera e marmo bianco, arricchito da un paliotto. L'altare è posto su un rialzamento marmoreo e posto entro la zona presbiteriale.
ambone - aggiunta arredo (1950)
E' presente un ambone in ferro, posto a sinistra rispetto all'altare ed entro la zona presbiteriale.
cattedra - aggiunta arredo (1950)
La sede del celebrante è lignea e posta a destra rispetto all'altare, entro la zona presbiteriale.
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