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Genova
Genova
chiesa
parrocchiale
S. Giacomo Maggiore
Parrocchia di San Giacomo Maggiore
Pianta; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - intervento strutturale (1976); altare - aggiunta arredo (1977); ambone - aggiunta arredo (1977)
1167 - XVIII(committenza intero bene); 1747 - 1872(rifacimento intero bene); 1887 - 1900(rifacimento transetto e cupola); 1976 - 1977(ampliamento presbiterio)
Chiesa di San Giacomo Maggiore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giacomo Maggiore <Genova>
Altre denominazioni Chiesa di San Giacomo di Pontedecimo
S. Giacomo Maggiore
Autore (ruolo)
Grillo, Grillo (rifacimento interno)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassicismo (rifacimento interno)
Notizie Storiche

1167 - XVIII (committenza intero bene)

Nel 1167 suor Bellenda, madre badessa del monastero di San Tommaso di Genova, fonda una Chiesa a Pontedecimo intitolata a San Giacomo Maggiore, proprio dove sorge l'attuale. Il decreto è datato 6 giugno 1167: l'Arcivescovo di Genova Ugone della Volta, autorizza suor Belenda a fondare la chiesa e le concede il diritto di nomina del parroco. Si costruì pure un Ospedale sede di tappa sul Cammino de Santiago da Genova verso la Galizia. Il borgo di Pontedecimo, infatti, nasce e si sviluppa come centro di sosta per le strade che conducevano verso la pianura padana; il nome latino Pons ad decimum indica la presenza di ponti che sorgevano tra i borghi di tappa. La chiesa fu subito soggetta alla Pieve di San Cipriano, soprattutto nel XV secolo quando perse l'autonomia e ridotta a semplice cappella.

1747 - 1872 (rifacimento intero bene)

Dopo il saccheggio degli austriaci (1747) la chiesa avviò una totale trasfamazione che la portò a perdere le forme originali romaniche. Nel 1763 lo scultore Pasquale Bocciardo realizza l'altare della Chiesa. Il 7 Agosto 1857 diventa Parrocchia per decreto dell'Arcivescovo Andrea Chavaz. Nello stesso anno viene costruito l'attuale campanile, segno tangibile della nuova dignità parrocchiale. Fra il 1869 e il 1872 la Chiesa fu ampliata su progetto dell¿ingegner Grillo con una semplice facciata e un interno a tre navate con cupola di gusto classicheggiante. Il 21 settembre 1869 fu benedetta la prima pietra e la nuova chiesa fu consacrata il 26 maggio 1872.

1887 - 1900 (rifacimento transetto e cupola)

Nel 1887 si iniziarono i lavori di sistemazione, consolidamento e decorazione del transetto e della cupola. I lavori furono diretti dall'arch. Maurizio Dufour, mentre le parti pittoriche furono eseguite da dal pittore Graffigna, con le parti ornamentali da Federico Gavazzo.

1976 - 1977 (ampliamento presbiterio)

Si prevede una nuova sistemazione della zona absidale per l'adeguamento liturgico e un ampiamento della chiesa sul lato destro, con la costruzioni di nuovi locali parrocchiali.
Descrizione

La facciata della chiesa di San Giacomo si presenta tripartita da coppie di lesene sormontati da capitelli corinzi, da cornicione con timpano soprastante culminante con pinnacoli laterali e croce centrale. Sono presenti tre portali sui quali si aprono tre finiestre a semicerchio. Il campanile a base quadrata è affiancato sul lato destro ed è sormontato da cupolino rotondo. L'interno della chiesa presenta pianta longitudinale a tre navate con transetto immesso nella pianta. La navata centrale presenta volte a botte affrescate e termina con abside circolare. Le navate laterali presentavo volte e si concludono senza cappelle. Il transetto, immisso, presenta soffitto a volta e termina con cappelle non absidate alle quali sono addossati altari marmorei. All'incrocio tra navata centrale e transetto si pone la cupola circolare.
Pianta
Pianta longitudinale a tre navate divise da pilastri; transetto immisso con cappelle non absidate; presbiterio rettangolare con abside semicircolare.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua in pietra coperta da volte a botte e copertura a falde. Le navate sono divise in due campate da pilastri; la cupola, all'incroci del transetto, poggia su quattro pennacchi e presenta base circolare.
Elementi decorativi
Le volte sono decorate ad affresco con scene riquadrate da finti cartigli architettonici.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in marmo bianco venato
Struttura
Le murature perimetrali sono in pietra rivestita in marmo e intonaco decorato a marmorino. Volte a botte; presbiterio con volta a botte e calotta absidale semicircolare. la copertura risulta essere a falde con struttura lignea con sovrapposto strato finale in abbadini di ardesia
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1976)
L'adeguamento liturgico fu l'occasione per organizzare lo spazio interno dell'intero edificio che risultava poco capiente per la popolazione che frequentava le funzioni. L'arch. Angelo Sibilla progetta di abolire il coro ligneo addossato all'abside, di spostare nella zona della controfacciata l'organo a canne e di smontare l'altare maggiore, reputato troppo ingombrante nel centro del presbiterio. L'altare fu quindi arretrato e smembrato: fu mantenuta la parte superiore con l'edicola e l'immagine della Madonna Lauretana e fu spostata al centro del presbiterio la nuova mensa. I lavori sono stati approvati dall'Ordinario Diocesano con lettera datata al 14/06/1977
altare - aggiunta arredo (1977)
L'altare originario fu addossato al'abside, mettendo il risalto il tabernacolo; la parte della mensa è stata tagliata per essere adattata su disegno di Giobatta Semino alla nuova mensa posta al centro del presbiterio. Sulla parte anteriore sono raffigurati i quattro simboli degli Evangelisti con al centro un pannello che raffigura la Cena in Emmaus; ai lati due pannelli con simboli eucaristici. Nella consacrazione furono poste le reliquie del Ss. Martiri Prospero, Teofilo e Adalberto, già collocate dall'Arcivescovo Magnasco quando consacrò la chiesa nel 1872.
ambone - aggiunta arredo (1977)
L'ambone fu creato ex novo in marmo con la parte frontale decorata da un gradino di altare in marmo terminante con una testa di cherubino.
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