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Genova
Genova
chiesa
parrocchiale
San Lorenzo
Parrocchia di San Lorenzo
Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (2001); cattedra - intervento strutturale (2001)
878 - 1007(fondazione intero bene); 1100 - 1133(costruzione intero bene); 1230 - 1296(costruzione facciata); 1527 - 1550(costruzione cupola); 1620 - 1637(decorazione zona absidale); 1890 - 1933(restauro intero bene); 2006 - 2006(restauro altare maggiore); 2008 - 2008(restauro battistero); 2014 - 2017(restauro cupola)
Cattedrale di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Cattedrale di San Lorenzo <Genova>
Altre denominazioni Chiesa Cattedrale Metropolitana di San Lorenzo
Autore (ruolo)
Alessi, Galeazzo (costruzione cupola)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze antelamiche (costruzione edificio)
Notizie Storiche

878 - 1007 (fondazione intero bene)

Prima notizia certa sulla presenza dell'edificio si riferisce alla traslazione nell' 878 delle reliquie di San Romolo da parte del vescovo Sabatino. Le indagine archeologiche, sostenute da saggi archeometrici, hanno infatti escluso la presenza di un edificio in età anteriore al VI secolo. Se in un primo momento San Lorenzo condivide il titolo di cattedrale con Santa Maria di Castello prima e con San Siro dopo, quando quest'ultima nel 1007 viene affidata ai monaci benedettini, la cattedralità passa a pieno titolo alla sola San. Lorenzo.

1100 - 1133 (costruzione intero bene)

Tra l'XI e il XII secolo le autorità cittadine si impegnarono nella costruzione di una cattedrale adeguata a rappresentare l'immagine della città in piena espansione politica ed economica. Nel 1118 papa Gelasio II consacrò il presbiterio e l'altare maggiore, prime parti di un edificio costruito dalle Maestranze antelamiche che detenevano il monopolio dell'edilizia medievale a Genova. Il 20 marzo 1133 papa Innocenzo II elevò la cattedrale a Metropolitana, sottraendola a Milano.

1230 - 1296 (costruzione facciata)

A partire dal 1230 si iniziò una consistente ristrutturazione, che prevedeva la trasformazione dell'edificio romanico in una moderna chiesa gotica che riproponesse i modelli francesi. Il cantiere si avviò con la costruzione della facciata, il cui cantiere fu diretto da un architetto scultore di origine franco-normanna, insieme con uno scultore francese. La facciata venne interrotta nella parte bassa, anche in seguito a un rovinoso incendio scoppiato nel 1296, che portò a trasformazioni anche interne.

1527 - 1550 (costruzione cupola)

Tra il 1527 e il 1530 si verificò l'esplosione del deposito delle polveri sito nel palazzo arcivescovile che danneggiò gravemente le coperture. L'opera di restauro fu affidata a Galeazzo Alessi che propose un progetto totale di rinnovamento della struttura del duomo. Fu però realizzata solo la cupola.

1620 - 1637 (decorazione zona absidale)

Negli anni Venti del Seicento i Padri del Comune affidarono a Lazzaro Tavarone la decorazione della zona absidale, affrescata con le Storie di San Lorenzo; nel 1637 la Madonna venne proclamata Regina di Genova.

1890 - 1933 (restauro intero bene)

Un attento lavoro di consolidamento delle strutture e di restauro per riacquistare, anche arbitrariamente, l'aspetto medievale dell'edificio fu intrapreso sul finire del XIX secolo e nel 1932-33 fu parzialmente ripristinata la facciata.

2006  (restauro altare maggiore)

L'intervento di restauro dell'altare maggiore della cattedrale di San Lorenzo, è stato necessario a seguito del forte degrado a livello strutturale, unito ad una cattiva conservazione dell'insieme architettonico, in cui versava il bene. La statua bronzea della Madonna, ad oltre 3 secoli dalla collocazione, era in grave pericolo di crollo.

2008  (restauro battistero)

L'intervento di restauro del Battistero, si è basato soprattutto su operazioni di pulitura delle superfici. La tipologia di degrado più evidente è stata quella determinata dall'impregnazione umida dei muri perimetrali dell'intero battistero. Anche l'esterno è stato restaurato, a causa della pessima regimentazione delle acque piovane oltre al precario stato di conservazione delle coperture a tetto dei volumi circostanti il battistero.

2014 - 2017 (restauro cupola)

In seguito ad opportuni es approfonditi esami e sopraluoghi, si è rilevato che la copertura esterna della cupola in lastre di rame, aveva delle fessurazioni sui giunti delle lattoniere e che da queste si verificavano dei pericolamenti dell'acqua piovana all'interno.
Descrizione

La chiesa si presenta con una facciata gotica con paramento a fasce bicrome bianche e nere, collegata alla piazza mediante una scalinata; la parte basamentale presenta tre portali archiacuti e strombati, decorati da sculture, colonnine e paramento marmoreo policromo. Il registro superiore presenta coppie di bifore, sormontate da quadrifore quelle ali lati e da una rosone quelle centrali; centralmente è conclusa a capanna mentre, lateralmente è serrata da sue torri, conclusa con cupoletta e quattro pinnacoli quella di destra, incompiuta e terminante con una loggetta quella di sinistra. L'interno è a pianta longitudinale a tre navate con terminazione absidata, senza transetto e con cupola impostata tra navata centrale e presbiterio.
Coperture
Il tetti sono a falda inclinata, con manto di copertura in lastre di ardesia.
Impianto strutturale
L'interno è a pianta longitudinale a tre navate con terminazione absidata, senza transetto e con cupola impostata tra navata centrale e presbiterio. La navata centrale è suddivisa dalle laterali da colonne a rocchi che reggono archi a tutto sesto e, superiormente, da un falso matroneo con colonnine e pilastrini polistili a rocchi bianchi e neri. Tutte le navate sono coperte da volte a botte. Le strutture portanti verticali sono in muratura mista con elementi lapidei e blocchetti in laterizio posti in opera con interposta malta di allettamento.
Pavimenti e pavimentazioni
Le pavimentazioni sono in lastre di marmo bianco e serpentino verde di Polcevera, disposte a formare motivi geometrici.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2001)
Il progetto, proposto da Mario Semino insieme agli architetti Gian Paolo Bartolozzi e Giulio Sommariva, rispetta l’apparato marmoreo esistente realizzando un presbiterio allungato verso la navata di una campata, rialzando il pavimento esistente e ponendo l’altare al centro sotto la grande cupola dell’Alessi, all’incrocio tra i bracci del finto transetto. Sono creati tre gradini che permettono l’accesso frontale e laterale al presbiterio, mentre le antiche balaustre vengono posizionate ai lati, a segnare il confine con le navate laterali. Il nuovo altare si propone come un nuovo manufatto a base rettangolare, appoggiato su due lastre di marmo scuro delimitate sui quattro angoli da tozzi di marmo statuario scolpiti con le figure stilizzate dei santi vescovi della città. Sopra l’altare è previsto il posizionamento di una croce sospesa, sostenuta da quattro tiranti diagonali.
cattedra - intervento strutturale (2001)
La cattedra arcivescovile è addossata al pilastro di destra che segna il confine tra il vecchio e il nuovo presbiterio, rivolta al popolo e sopraelevata di tre gradini. I Canonici della Cattedrale hanno sedili mobili affiancati alle balaustre laterali.
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