chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Monterotondo Gavi Genova chiesa parrocchiale Santi Cosma e Damiano Parrocchia dei Santi Cosma e Damiano Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni altare - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (1990); cattedra - aggiunta arredo (1990) 1228 - 1449(fondazione intero bene); 1499 - 1600(ricostruzione intero bene); 1676 - 2003(ricostruzione intero bene); 2007 - 2010(consolidamento intero bene); 2008 - 2009(restauro intero bene); 2013 - 2013(restauro torre campanaria)
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano <Monterotondo, Gavi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione edificio)
Notizie Storiche
1228 - 1449 (fondazione intero bene)
La prima data conosciuta è quella del 1228, anno prima del quale pare vi fosse già una chiesa che svolgeva le attività come parrocchia. Lo storico De Simoni nei suoi “Annali di Gavi” cita un atto notarile dove viene menzionata suffraganea della Pieve di Gavi. Il 4 febbraio 1307 il card. Orsini scrive che detta chiesa era stata affidata a Pagano di Salorno di Gavi e solo alla fine del XIV secolo, perse la sua autorità parrocchiale, venendo aggregato sotto Gavi.
1499 - 1600 (ricostruzione intero bene)
Una seconda chiesa pare essere stata costruita da Giovanni Battista Guasco di Alessandria, Signore di Gavi, intorno al 1499, anno che compare su un epigrafe dove si legge: “Giovanni Battista Guasco fece costruire nell’anno 1499 in onore e lode di Dio Onnipotente e della Beata Vergine Maria e dei santi Cosma e Damiano”. L’edificio ecclesiastico rimane “la Chiesa semplice” fino al Seicento, quando il Cardinale Durazzo la assegnò al Seminario.
1676 - 2003 (ricostruzione intero bene)
L’attuale parrocchia sorge sui resti di una casa diroccata della seconda metà del Seicento, lascito di Fossati Antonio, come si può leggere negli atti del Notaio Giulio Mantegna di Gavi, datato 14 maggio 1676, che viene donata per “fabbricare in detta casa e sedime una Chiesa o Cappella per l’uso quotidiano del popolo e degli abitanti di detta villa di Monterotondo”. Il 20 settembre 1691 l’Arcivescovo di Genova, Giulio Vincenzo Gentile, concede al Magnifico Carlo Lomellini di fabbricare la pubblica cappella. Nel settembre 1703 la chiesa era conclusa e veniva intitolata ai SS. Cosma e Damiano. Il 30 settembre 1703 l’Arciprete di Gavi, Giacomo Maria Candia, benedice la nuova cappella. Tra il 1790 e il 1791 vengono aggiunte le due navate laterali, e l’anno seguente, venne innalzata la facciata principale
2007 - 2010 (consolidamento intero bene)
A seguito dell'evento sismico dell'11 aprile 2003, la chiesa è stata gravemente danneggiata e dichiarata inagibile. Dopo mesi di continui controlli all'edificio, sono stati eseguiti lavori di consolidamento delle volte.
2008 - 2009 (restauro intero bene)
I lavori, iniziati nel 2008, hanno visto il rifacimento e il restauro della pavimentazione, il risanamento degli altari delle navate laterali e di quello maggiore.
2013 (restauro torre campanaria)
Gli interventi di restauro e risanamento conservativo che si sono intrapresi nella chiesa, hanno visto il ripristino dell'intonaco ammalorato sulle pareti esterne della torre ed esecuzione di una nuova tinteggiatura.
Descrizione
La chiesa presenta una facciata scandita da due lesene angolari e due coppie di lesene centrali. Lungo il perimetro si sviluppa un basamento in strollato di cemento mentre le lesene sorreggono una trabeazione composta da architrave, fregio liscio e cornice sporgente. Nel settore centrale si apre l'ingresso principale con sopra una finestra ovoidale, mentre ai lati si collocano due aperture dal perimetro mistilineo.Un frontone triangolare con timpano scandito da lesene e nicchia centrale è posto a chiusura della facciata.
Internamente la chiesa presenta un impianto a tre navate con zona presbiteriale e abside semicircolare.
Coperture
La copertura della chiesa è formata da un tetto a doppia falda inclinata con manto in tegole di laterizio. Internamente l'aula e il presbiterio sono sormontati da volta a botte con arconi strutturali e catene metalliche, mentre l'abside presenta una semicupola. Le navate laterali sono coperte da volte a vela su ogni campata.
Impianto strutturale
La chiesa presenta un impianto a tre navate con zona presbiteriale e abside semicircolare. Le navate laterali sono suddivise in due campate, ciascuna coperta da volta a vela, con un altare per lato e sono separate dalla navata centrale da due archi a sesto ribassato. Tra l'aula e la zona presbiteriale è collocata una balaustra in marmo e un gradino che aumenta la quota del piano di calpestio del presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della zona presbiteriale e delle navate è composta da lastre quadrate di marmo bianco e grigio scuro disposte a scacchiera con passatoia centrale dello stesso materiale ma differente nel disegno.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1990)
L'altare è in legno, posto all'interno della zona presbiteriale e davanti all'altare maggiore.
ambone - aggiunta arredo (1990)
All'interno della zona presbiteriale sono presenti due amboni, entrambi lignei e posizionati uno a destra e uno a sinistra.
cattedra - aggiunta arredo (1990)
La sede del celebrante e dei ministranti è lignea e posizionata a destra entro la zona presbiteriale.