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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Poggio Renatico
Ferrara - Comacchio
chiesa
parrocchiale
B.M.V. dei Boschi
Parrocchia di Santa Maria dei Boschi
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1965-1970)
XIII - XVI(preesistenze intero bene); 1643 - 1738(costruzione intero bene); 2011 - 2011(restauro prospetti); 2012 - 2019(ristrutturazione post sisma intero bene)
Chiesa della Beata Maria Vergine dei Boschi di Madonna Boschi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Beata Maria Vergine dei Boschi di Madonna Boschi <Poggio Renatico>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria dei Boschi
B.M.V. dei Boschi
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XVI (preesistenze intero bene)

Il toponimo di Madonna Boschi risalirebbe ad un oratorio presente in epoca medievale nei boschi che delimitavano le distese paludose, noto in particolare per un rovere già esistente nel 1222 che, nel 1545, costituiva il punto di contatto fra i territori di Bologna, Ferrara e Modena.

1643 - 1738 (costruzione intero bene)

Nel 1643 papa Urbano VIII destinava un quadretto della Madonna alla «Cella dei boschi» sui terreni alluvionali del Reno e nel 1647 venne costruita una chiesa in luogo del precedente oratorio. Nel 1738, papa Lambertini (Benedetto XIV) concesse un privilegio, in forza del quale la Madonna diveniva Patrona dei boschi, cosicché il paese, che fino allora si chiamava «Madonna nei Boschi», incominciò a chiamarsi «Madonna dei Boschi». Fra i signori di quelle terre erano i conti Lambertini, le cui fortune - diminuite con la morte di Benedetto XIV - ricevettero un colpo di grazia da Napoleone. Madonna dei Boschi fu costituita in curazia, unitamente a Coronella, per accordo intervenuto fra gli Arcivescovi di Bologna e di Ferrara e la curazia fu elevata a parrocchia dall’arcivescovo mons. Natale Mosconi.

2011  (restauro prospetti)

Nell’agosto 2011 un gruppo di volontari rimise a nuovo tutti i prospetti esterni dell’aula e del campanile, restaurando anche le porte lignee, come segnalato in una targa apposta all’esterno dell’edificio.

2012 - 2019 (ristrutturazione post sisma intero bene)

Gli eventi sismici che hanno colpito il territorio della pianura emiliana nel maggio 2012 hanno arrecato notevoli danni anche alla chiesa di Madonna Boschi, attualmente inagibile e in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione.
Descrizione

La chiesa di Madonna Boschi sorge al centro dell'esiguo abitato. Affaccia sulla piazza centrale ed è preceduta da un corsello. La facciata a salienti rampanti, tripartita da lesene, ospita tre ingressi in corrispondenza delle navate ed è conclusa da un timpano modanato. I fianchi evidenziano i volumi delle navate laterali e delle due cappelle con nicchie per statue. Il presbiterio ha pianta quadrangolare. L'interno ha tre navate e tre campate, con presbiterio quadrangolare concluso da un'abside anch'essa quadrangolare; la chiesa è attualmente inagibile e gli spazi interni non sono meglio descrivibili.
contesto
L’abitato di Madonna Boschi è situato ad ovest rispetto a Ferrara, al centro dell’ansa descritta dalla via Fondo Reno lungo la quale sorgono i centri maggiori di Mirabello e Vigarano Mainarda. La chiesa sorge al centro dell’esiguo abitato, in affaccio su piazza Saffi al bivio fra la via Madonna Boschi e via Bassa, circondata da abitazioni civili e insediamenti rurali. La chiesa è orientata lungo un asse sud-est/ nord-ovest.
impianto planivolumetrico
L’aula è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende il campanile e la casa canonica, addossati entrambi al fianco sinistro e al muro di fondo del presbiterio.
esterno
L’ingresso è preceduto da un corsello lastricato, a filo con il piano stradale, delimitato da vasi con piante. La facciata a salienti rampanti è intonacata e tinteggiata in rosa antico con lesene e modanature in giallo ocra. La superficie è tripartita da lesene di ordine gigante; in ciascuna specchiatura si apre un ingresso. Le porte laterali sono sormontate ciascuna da una cornice mistilinea cieca a leggero sottosquadro. L’ingresso principale, di dimensioni maggiori rispetto ai laterali, è sormontato da un oculo collocato in asse con la facciata, compreso tra una sottile cornice modanata e la cornice del timpano superiore con il quale si conclude il prospetto. Le estremità delle ali sono sormontate da cippi in laterizio con cuspidi. Il fianco sinistro è caratterizzato dal volume della navata laterale con aggetto di una nicchia per statua all’altezza della prima campata e di una cappella finestrata con nicchia per statua all’altezza della seconda campata; il cleristorio è ritmato da lesene fra le quali si aprono oculi vetrati. La porzione terminale del fianco e il presbiterio sono celati dal volume del campanile e dai due volumi della casa canonica. Il fianco destro dell’aula ripete volumi, ritmi e finestrature del sinistro con la sola eccezione della nicchia all’altezza della prima campata.
pianta
A tre navate, con cappelle laterali e presbiterio quadrangolare
interni
Si accede all’aula mediante una bussola lignea. Il volume dell’aula è scandito in tre campate e tre navate, con cappelle laterali all’altezza della seconda campata su entrambi i lati. Il presbiterio è inquadrato da pilastri angolari, ha pianta quadrangolare ed è affiancato da due cappelle laterali. E’ voltato a vela. E’ concluso da un’abside quadrangolare anch’essa voltata a vela. La chiesa è attualmente chiusa per consentire i lavori di ristrutturazione post sisma e non è possibile una descrizione degli interni più puntuale.
impianto strutturale
Strutture verticali in laterizio, orizzontamenti presumibilmente a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
Si segnalano un fonte battesimale a fusto, in marmo, collocato in una cappella separata e due confessionali in legno e oro. Gli arredi sono stati rimossi per consentire i lavori di ristrutturazione e ne sarà possibile una descrizione solo al momento della restituzione della chiesa al culto.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1970)
Negli anni immediatamente successivi al Concilio è stato collocato un nuovo altare per la celebrazione al popolo con rimozione della lastra di marmo dall'altare antico e ricollocamento nel nuovo. L'arredo dell'area presbiteriale è tuttavia in revisione e sarà possibile descrivere le scelte che saranno adottate in merito solo al termine dei lavori.
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