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Bondeno
Ferrara - Comacchio
chiesa
sussidiaria
B. V. Lauretana della Pioppa
Parrocchia dell'Annunciazione di Maria Santissima
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1970)
1600 - XIX(origini intero bene); 1847 - 1856(costruzione intero bene); 1856 - 1862(ricostruzione coperto); 1890 - 1912(restauri intero bene); 1951 - 1952(costruzione abside); 2012 - 2019(ristrutturazione post sisma intero bene)
Santuario della Beata Vergine Lauretana della Pioppa di Ospitale
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Beata Vergine Lauretana della Pioppa di Ospitale <Bondeno>
Altre denominazioni Santuario della Madonna della Pioppa
B. V. Lauretana della Pioppa
Ambito culturale (ruolo)
maestranze ferraresi (costruzione)
Notizie Storiche

1600 - XIX (origini intero bene)

Come molti santuari sorti in epoche diverse intorno ad immagini oggetto di venerazione, anche il santuario della Madonna della Pioppa ebbe origine da una Madonna affissa ad un pioppo: alla fine del XVI secolo, secondo la tradizione, parlò ad una bambina sordomuta. Sorse dapprima una piccola maestà, edificata intorno al 1680. I documenti la descrivono piccola, capace di ospitare sei persone, senza un altare decente e chiusa da un cancello di legno. La piccola cappella sarà dotata di un piccolo altare solo nel 1799, per interessamento del conte Carlo Roverella divenuto proprietario del fondo sul quale sorge. Nel 1805 furono aggiunti due altari laterali.

1847 - 1856 (costruzione intero bene)

La svolta si ebbe dopo la disastrosa rotta del Po del 1839, quando un voto portò un concorso di popolo ancora maggiore. Il parroco del tempo, don Vincenzo Santini, dando ascolto alle suppliche insistenti da parte della popolazione e avvalendosi di precise disposizioni vescovili, affrontò il conte Roverella ottenendo finalmente la concessione del terreno. Nell’autunno del 1847 sotto la direzione del capomastro Cesare Rossi di Finale Emilia furono gettate le fondamenta. L’anno successivo si alzarono i muri laterali che inglobarono il vecchio oratorio. L’edificio fu completato nel 1856 con il prolungamento dei muri maestri, la costruzione di una nuova facciata e la suddivisione dell’ambiente in tre navate.

1856 - 1862 (ricostruzione coperto)

A novembre dello stesso anno di apertura del santuario una colonna costruita male cedette; con essa crollarono un muro laterale e di conseguenza l’intero coperto appena terminato. I lavori per ripristinare quanto crollato terminarono solo nel 1862. Nel frattempo fu compiuta la facciata, terminata entro il 1861 su progetto dello stesso capomastro Cesare Rossi. L’altare in marmo bianco e rosso di Verona fu messo in opera nel 1869; è opera di Luigi Battelli di Finale Emilia. Negli stessi anni furono aperte le lunette che illuminavano la navata centrale.

1890 - 1912 (restauri intero bene)

Nel tempo si succedettero numerosi piccoli interventi di manutenzione e restauro della struttura. Nel 1922 si decise di portare a termine un progetto di don Vincenzo Santini riguardante la costruzione di una torre campanaria.

1951 - 1952 (costruzione abside)

Nel 1951 la chiesa fu completata e ampliata con la costruzione dell’abside attuale. La Madonna della Pioppa fu elevata nel 1952 a Santuario arcivescovile Perpetuo.

2012 - 2019 (ristrutturazione post sisma intero bene)

Gli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia nel maggio 2012 hanno arrecato notevoli danni al Santuario. Sono in corso i lavori di ristrutturazione, è prevista la riapertura al culto entro i primi mesi del 2019.
Descrizione

Il santuario sorge fra il Panaro e il Cavo Napoleonico, prossimo all'abitato di Ospitale di Bondeno e al cimitero. La facciata, a salienti rampanti, è tripartita da lesene intonacate con capitelli ionici e presenta tre ingressi. I fianchi evidenziano i volumi delle navate laterali; l'abside semicircolare è finestrata. L'interno, a tre navate, è scandito in campate da archi a tutto sesto impostati su colonne; il presbiterio quadrangolare è voltato a crociera e concluso da un'abside semicircolare.
contesto
Il santuario sorge in una lingua di terreno stretta fra il Panaro e il Cavo Napoleonico, ad est di Bondeno, prossimo all’abitato di Ospitale di Bondeno. Vi si giunge percorrendo la via omonima che nasce nel paese di Ospitale e conduce, oltre il Cavo, a Settepolesini. Il santuario è esterno al nucleo abitativo e prossimo ad un cimitero. L’aula è orientata.
impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende una casa canonica e il campanile, addossati al fianco sud.
esterno
Si giunge al Santuario mediante una breve via asfaltata che origina da via Madonna della Pioppa proseguendone il rettilineo; lo stradello si allarga a formare un piazzale che costituisce il sagrato della chiesa. La facciata, a salienti rampanti, è caratterizzata da un paramento in laterizio a vista e tripartita da lesene intonacate coronate da capitelli ionici. Centralmente si apre il portale, sottolineato da una cornice in stucco e sormontato da una cartella con mensola; in asse si apre una lunetta che ospita un dipinto. Nelle ali laterali, incorniciate da un profilo in stucco che ne segue il perimetro, si aprono due ingressi minori. La facciata è conclusa da un cornicione con fregio muto sormontato da un timpano con cornice modanata e giro di dentelli. Alle estremità delle ali e sulla sommità della cuspide centrale si impostano tre obelischi con croci metalliche. Il fianco sinistro evidenzia l’aggetto del volume della navata laterale, coperto a leggio, e dell’ulteriore volume di una cappella, con coperto a capanna trasversale rispetto all’asse della chiesa. Nel cleristorio si aprono cinque finestre a lunetta a distanze e altezze irregolari. L’abside semicircolare presenta unicamente due finestre ad arco. Il fianco destro è in parte celato dal volume addossato ed è pertanto scarsamente indagabile.
pianta
A tre navate e cappella laterale, con presbiterio quadrangolare e abside semicircolare.
interni
L’aula è scandita in tre navate da archi a tutto sesto impostati su colonne. La navata centrale è voltata a botte con finestre inscritte nelle unghie laterali. Il presbiterio, rialzato di un gradino e chiuso da una balaustra, è affiancato da due vani laterali introdotti da archi ribassati; l’area presbiteriale è voltata a crociera e illuminata da finestre a lunetta impostate sulla trabeazione che conclude le pareti. L’aula è conclusa da un’abside semicircolare occupata interamente da un’ancona.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
Gli arredi liturgici sono stati rimossi per consentire i lavori di ristrutturazione e non sono pertanto descrivibili. Si attende la riapertura dell’aula per un aggiornamento circa le scelte che verranno operate.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Nel 1970 il vescovo Mons. Mosconi consacrò un nuovo altare in marmo rivolto verso i fedeli, secondo le prescrizioni conciliari.
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