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Daone
Valdaone
Trento
chiesa
sussidiaria
Madonna della Neve
Parrocchia di San Bartolomeo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970-1980 circa (?)); sede - aggiunta arredo (1970-1980 circa (?))
1913 - 1960(preesistenze intero bene); 1961 - 1961(costruzione intero bene); 1961/06/25 - 1961/06/25(benedizione carattere generale); 1971 - 1971(ristrutturazione intero bene); 1984 - 1984(ristrutturazione tetto)
Chiesa della Madonna della Neve
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna della Neve <Daone, Valdaone>
Autore (ruolo)
Moretti (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1913 - 1960 (preesistenze intero bene)

Una prima chiesetta venne edificata sul luogo di quella attuale nel 1913; rimasta per anni chiusa e senza manutenzione, venne riaperta nel 1952, in occasione dell'inizio dei lavori di realizzazione delle centrali idroelettriche sul Chiese. Dato il suo stato, si preferì tuttavia abbatterla e ricostruirla piuttosto che restaurarla.

1961  (costruzione intero bene)

L'edificio attuale fu eretto dalla Società Idroelettrica Alto Chiese nel 1961, su progetto dell'ingegner Moretti di Brescia, per ricordare i caduti durante i lavori in Val Daone, tra il 1950 e il 1960.

1961/06/25  (benedizione carattere generale)

Il 25 giugno 1961 monsignor Giuseppe Gargitter, amministratore apostolico di Trento, benedisse la nuova chiesa.

1971  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1971 venne rifatta la copertura del tetto in lamiera di rame e le pareti furono ritinteggiate, mantenendo i dipinti murali.

1984  (ristrutturazione tetto)

Una nuova ristrutturazione del tetto avvenne nel giugno del 1984; la copertura venne realizzata da una ditta locale in lamiera zincata, con il contributo economico del Comune di Daone.
Descrizione

La bianca chiesa della Madonna della Neve fu eretta in località Limes dalla Società Idroelettrica Alto Chiese nel 1961, su progetto dell'ingegner Moretti di Brescia, per ricordare i propri caduti nel corso dei lavori in Val Daone, tra il 1950 e il 1960; orientata a nord, presenta una facciata a salienti elevata su di una scalinata, preceduta da un ampio portico asimmetrico sostenuto da pilastri quadrangolari. I prospetti laterali gradonati rispecchiano la suddivisione interna in tre navate; tre finestre a lunetta si aprono su ogni lato nel livello superiore, mentre altre tre lunette illuminano la navata sinistra. A destra prosegue il portico presente in facciata, terminante con il volume della sacrestia, dotata di accesso indipendente e due finestre quadrate. Sempre a destra si eleva il campanile, un'alta torre a parallelepipedo con quattro ampie aperture architravate nella cella. L'interno è diviso in tre navate, la centrale delle quali di maggiori dimensioni, da due coppie di colonne prive di base e capitello, sostenenti arcate longitudinali a pieno centro. Un setto murario sostituisce l'arco santo e raccorda le pareti della navata maggiore con il piccolo presbiterio rettangolare, elevato di un gradino e illuminato da una monofora centinata al centro della parete di fondo. Il pittore Di Prada ornò con due dipinti murali figurati la facciata e l'interno.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, divisa in tre navate; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale.
Facciata
Facciata a salienti elevata su di una scalinata, ornata da un dipinto murale figurato e preceduta da un ampio portico asimmetrico sostenuto da pilastri quadrangolari, che continua lungo il fianco destro. Portale architravato in granito; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Prospetti laterali gradonati, rispecchianti la suddivisione interna in tre navate; tre finestre a lunetta si aprono su ogni lato nel livello superiore, mentre altre tre lunette illuminano la navata sinistra. A destra prosegue il portico presente in facciata, sostenuto da pilastri quadrangolari, terminante con il volume della sacrestia, dotata di accesso indipendente e due finestre quadrate. Presbiterio rettangolare con una monofora centinata al centro della parete di fondo; finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Alta torre a pianta quadrangolare posta sulla sinistra del presbiterio, caratterizzata da feritoie rettangolari sul fusto, cella campanaria cubica con quattro ampie aperture architravate e tetto a quattro falde con croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in cemento armato; strutture di orizzontamento: soffitto della navata maggiore e del presbiterio a capriate lignee, navate minori coperte da spioventi con orditura in legno.
Coperture
Navata maggiore e presbiterio coperti da tetto a due falde, navate minori e portico da una falda unica; struttura portante in legno e manto di copertura in lamiera zincata, anche sul campanile.
Interni
Interno a tre navate, la centrale di maggiori dimensioni, divise da due coppie di colonne prive di base e capitello, sostenenti arcate longitudinali a pieno centro. Accesso alla sacrestia lungo la navata destra. Un setto murario ornato da un dipinto murale sostituisce l'arco santo e raccorda le pareti della navata maggiore con il piccolo presbiterio rettangolare, elevato di un gradino. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in piastrelle di cotto rettangolari disposte a spina di pesce; pavimento del presbiterio in lastre di granito.
Elementi decorativi
Dipinti murali figurati in facciata e sul setto murario che raccorda le navate col presbiterio, opera del pittore Di Prada.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1980 circa (?))
Non si sono reperite notizie in merito all'adeguamento liturgico; tuttavia, risalendo la chiesa al 1960, si ritiene che il presbiterio sia stato modificato qualche anno dopo. L'unico altare presente è in marmo, a tavolo, su predella propria; alla sua sinistra un leggio fisso funge da ambone, a destra vi è un tabernacolo ad esso coordinato.
sede - aggiunta arredo (1970-1980 circa (?))
Una sedia in legno accostata alla parete di fondo del presbiterio funge da sede.
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