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restauro
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Pergine Valsugana
Trento
chiesa
comunale
S. Rocco
Parrocchia della Natività di Maria
Pianta; Facciata; Struttura; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1631 - 1631(costruzione intero bene); 1685 - 1686(ampliamento intero bene); 1859 - 1900/09/14(progetti di ricostruzione carattere generale); 1908 - 1908(restauro dipinto); 1966 - 1966(restauro intero bene); 1992 - 1992(restauro intero bene); 2003 - 2003(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa comunale
Denominazione Chiesa di San Rocco <Pergine Valsugana>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1631  (costruzione intero bene)

Si ritiene verosimile che la chiesa di San Rocco sia stata eretta nel 1631, come scioglimento del voto destinato a San Rocco, per aver protetto la cittadina dall'epidemia di peste del 1630.

1685 - 1686 (ampliamento intero bene)

La chiesa fu ampliata nel 1685 e benedetta l'anno successivo, grazie al contributo del dottor Carlo Pollaco.

1859 - 1900/09/14 (progetti di ricostruzione carattere generale)

A partire dal 1859 la chiesetta era ritenuta in pessime condizioni e destinata all'abbattimento; in quello stesso anno fu realizzato un primo progetto di ricostruzione dal geometra Carlo Mariotti. La situazione non mutò tanto che ancora nel 1875 fu presentato un nuovo un progetto dal geometra Giovanni de Ferrari; l'idea di ricostruzione fu però abbandonata, in considerazione anche dell'opposizione da parte del parroco don Giovanni Battista Inama, che non esitò successivamente, nel 1898, a richiedere l'abbattimento dell'edificio, che ancora versava in pessime condizioni, per far ricadere il beneficio destinato a San Rocco sulla chiesa parrocchiale in fase di grande restauro. Negato il permesso dal vicario generale, il Comune provò a ripresentare il progetto di ampliamento del 1875 il 14 settembre 1900. Nuovamente si scelse di non agire.

1908  (restauro dipinto)

Nel 1908 si procedette ad una prima opera di restauro, affidando il compito di salvare l'affresco in facciata a Tullio Garbari.

1966  (restauro intero bene)

Dalla visita pastorale del 1966 si viene a sapere che i muri ed il tetto erano stati restaurati, così come nuovamente l'affresco in facciata.

1992  (restauro intero bene)

Nel 1992 il Comune ristrutturò la piazza ove sorge l'edificio di culto e si impegnò a restaurare il tetto della chiesa e a ritinteggiare le pareti.

2003  (restauro intero bene)

Nel 2003, grazie al contributo finanziario del Rotary Club Valsugana, la chiesa fu parzialmente restaurata.
Descrizione

La chiesa, con orientamento a sud, si erge al centro di una vasta piazza. Si ritiene che sia stata edificata per volontà popolare intorno al 1631, come voto per lo scampato pericolo della peste del 1630; fu ampliata nel 1685 e per lungo tempo abbandonata tanto che in più occasioni fu avanzata la proposta di riedificarla. La facciata a due spioventi presenta un'ampia apertura ad arco acuto ed è sormontata da un campaniletto a vela. L'interno si articola in una navata unica coperta da una volta a botte unghiata, conclusa da un'abside poligonale. L'edificio è officiato due volte l'anno.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale con abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi con ampia apertura ad arco leggermente a sesto acuto; a sovrastare un'apertura a lunetta.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'interno e all'esterno; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata nella navata; volta a semiombrello nell'abside.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata e a tre falde sul presbiterio, ricoperto da lastre di porfido.
Pianta
Navata unica con pareti lisce percorse alla sommità da un cornicione aggettante plurimodanato; nelle lunette di imposta della volta che precedono l'abside si trovano due finestre lunettate.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a mattonelle in ceramica esagonali policrome (rosse, gialle e nere).
Elementi decorativi
Dipinti murali sulla facciata e sulla volta.
Adeguamento liturgico

nessuno
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