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restauro
adeguamento liturgico
Pergine Valsugana
Trento
chiesa
conventuale
Ss. Redentore
Parrocchia della Natività di Maria
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1994)
1606/12/05 - 1615/04/15(costruzione intero bene); 1614/05/19 - 1614/05/19(consacrazione carattere generale); 1651 - 1651(costruzione cappella ); 1658/05/29 - 1659(sopraelevazione campanile); 1729 - 1729(costruzione cappella ); 1810/10/04 - 1810/10/04(soppressione intorno ); 1815 - 1815(riapertura al culto intero bene); 1906/04/22 - 1907(ricostruzione intero bene); 1907/08/04 - 1907/08/04(benedizione carattere generale); 1908/10/20 - 1908/10/20(consacrazione carattere generale); 1910 - 1910(decorazione facciata); 1958 - 1958(realizzazione vetrate); 1986 - 1986(rifacimento copertura); 2000 - 2000(restauri intero bene)
Chiesa del Santissimo Redentore
Tipologia e qualificazione chiesa conventuale
Denominazione Chiesa del Santissimo Redentore <Pergine Valsugana>
Altre denominazioni Ss. Redentore
Autore (ruolo)
Carloni, Francesco (progetto sopraelevazione campanile)
Ciani, Giorgio (progetto chiesa nuova)
Maoro, Eduino (costruzione facciata )
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa )
architettura neoromanica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1606/12/05 - 1615/04/15 (costruzione intero bene)

La chiesa dei Francescani fu costruita, unitamente al convento, su un terreno di Giovanni Giacomo a Prato donato il 5 dicembre 1606. I lavori di costruzione di chiesa e convento iniziarono il 6 agosto 1607 e terminarono nel 1614. Il campanile era concluso nel 1612. Il pagamento dell'intera opera risale al 15 aprile 1615.

1614/05/19  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 19 maggio 1614 dal vescovo di Feltre Agostino Gradenigo e dedicata a San Francesco.

1651  (costruzione cappella )

Sul lato ovest della chiesa nel 1651 venne costruita una cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova per volere di Alessandro a Prato.

1658/05/29 - 1659 (sopraelevazione campanile)

Il campanile fu sopraelevato dal capomastro Francesco Carloni. Il contratto risale al 29 maggio 1658. Il lavoro terminò nel gennaio dell'anno successivo.

1729  (costruzione cappella )

Sul lato est nel 1729 venne costruita la cappella del Sepolcro, speculare alla precedente, per volere di Anna Caterina a Prato, vedova Lener.

1810/10/04  (soppressione intorno )

L'ordine dei Francescani fu soppresso il 4 ottobre 1810 dal governo napoleonico: chiesa e convento vennero chiusi e danneggiati.

1815  (riapertura al culto intero bene)

Sotto il governo austriaco, nel settembre del 1815 i frati ritornarono nel convento e la chiesa, ristrutturata, venne riaperta al culto.

1906/04/22 - 1907 (ricostruzione intero bene)

La chiesa fu riedificata su progetto dell'architetto Giorgio Ciani di Trento tra il 1906 e il 1907: il vecchio edificio sacro venne demolito a partire dal 22 aprile 1906; il 20 maggio dello stesso anno fu posta e benedetta la prima pietra. La facciata, per volere della famiglia Chimelli, principale finanziatrice dell'opera, riprende quella della chiesa di San Babila a Milano. Il capomastro Eduino Maoro seguì i lavori di realizzazione della facciata.

1907/08/04  (benedizione carattere generale)

La chiesa fu benedetta il 4 agosto 1907.

1908/10/20  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 20 ottobre 1908 dal missionario francescano padre Nicola Marconi, vescovo di Pulati in Albania e dedicata al Santissimo Redentore.

1910  (decorazione facciata)

I mosaici della facciata sono opera del veneziano Antonio Castaman del 1910.

1958  (realizzazione vetrate)

Le vetrate della facciata sono opera della scuola veronese Pino Casarini del 1958.

1986  (rifacimento copertura)

Il tetto venne rifatto nel 1986.

2000  (restauri intero bene)

Lavori alla chiesa furono effettuati tra luglio e agosto del 2000 (rinnovo impianto elettrico; revisione impianto fonico; tinteggiatura pareti).
Descrizione

La chiesa del Santissimo Redentore sorge, adiacente al convento dei Francescani, nel centro di Pergine Valsugana con orientamento a nord. Venne ricostruita su progetto dell'architetto Giorgio Ciani tra il 1906 e il 1907. La facciata a salienti presenta nel settore centrale un portale strombato e lunettato sovrastato da una trifora, entro un incasso ad arco a tutto sesto, e nei settori laterali due portali sovrastati da monofore. Si tratta di una copia pressoché contemporanea della facciata della chiesa di San Babila a Milano, la quale con il restauro tardo ottocentesco fu provvista di un nuovo prospetto in stile neo-romanico progettato dall'architetto Paolo Cesa Bianchi e realizzato nel 1905. Il campanile con copertura a cipolla appartiene alla chiesa primitiva. Oltre la maestosa facciata si apre un interno semplice, di spirito francescano: l'ampia navata centrale, affiancata sulla sinistra da una navatella laterale, presenta due cappelle speculari; il presbiterio termina in un'abside semicircolare adibita a coro.
Preesistenze
Campanile originario.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, a due navate, con due cappelle laterali a pianta rettangolare; presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a salienti che si sviluppa oltre il corpo dell'edificio. Nel settore centrale si apre un portale strombato e lunettato, sovrastato da una trifora strombata sorretta da semicolonnine, entro un incasso ad arco a tutto sesto, inquadrato da un doppio ordine di semipilastri, oltre i quali si dipartono semicolonne; la trifora è affiancata da due monofore; in alto sono visibili due monofore e un'apertura a croce greca. Settori laterali con portali architravati e lunettati (l'ingresso destro conduce all'adiacente convento e quello sinistro alla navata sinistra), sovrastati da monofore. Archetti pensili sommitali. Paramento di mattoni in cotto con inserti di pietra calcarea; incasso ad arco a tutto sesto rivestito in pietra calcarea.
Prospetti
Fiancata est caratterizzata dal corpo sporgente della navata e della cappella laterali. Fiancata ovest facente parte del complesso conventuale. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, posta a ovest; fusto in muratura di pietra intonacata con monofore sommitali; tamburo ottagonale con monofore, adibito a seconda cella campanaria; cupolino a cipolla rivestito in lamiera metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: soffitto ligneo piano sulla navata centrale, su quella sinistra, sulle cappelle e sulla zona presbiteriale e absidale.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata e sul presbiterio; tetto a una falda sulla navata laterale; tetto dell'abside semiconico. Manto di copertura in lastre di porfido.
Interni
Ampia navata centrale separata dalla navata sinistra, di dimensioni minori, mediante da tre arcate a tutto sesto, poggianti su un peduccio, una colonna e un pilastro con semicolonna. Navata centrale con due cappelle laterali speculari, precedute da arcate a tutto sesto, rialzate su un gradino e caratterizzate da portali posti sulla parete nord (quello della cappella sinistra comunica con il convento e quello della cappella destra immette nella navata sinistra). Otto finestre centinate illuminano la navata centrale e tre la navata sinistra. Presbiterio sopraelevato su un gradino, preceduto da arco santo e aperto da portali laterali, che immettono in due coretti, da finestre rettangolari e da una bifora (sul lato sinistro). Abside adibita a coro con portali laterali e illuminata da bifora. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata a mattonelle bicolori in cemento (quadrate e esagonali irregolari) formanti motivi geometrici. Pavimento della zona presbiteriale a mattonelle con motivi geometrici policromi, rivestito da una pedana lignea. Pavimento dell'abside ligneo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1994)
L'adeguamento liturgico risale al 1970, ma non ha carattere di stabilità: sul presbiterio storico, è stata posta una pedana lignea, al centro della quale si trova l'altare verso il popolo, in legno e a forma di tavolo con un pannello metallico; a sinistra, avanzato verso la navata, si colloca l'ambone ligneo. Altare e ambone sono opere del falegname Carlo Fontanari. La balaustre sono state rimosse. Nel 1994, sul gradino dell'altare maggiore storico, è stata disposta come sede una sedia lignea con braccioli. Nello stesso anno la custodia eucaristica è stata traslata nel tabernacolo dell'altare laterale destro.
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