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Sorrento
Sorrento - Castellammare di Stabia
chiesa
cattedrale
Santi Filippo e Giacomo
Parrocchia di Santi Filippo e Giacomo
Struttura; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1965); ambone - intervento strutturale (1965)
1000 - 1113(preesistenze primo impianto); 1544 - 1544(avvenimenti interno chiesa); 1558 - 1558(costruzione intero bene); 1571 - 1574(ristrutturazione intero bene); 1608 - 1645(completamento interno chiesa); 1700 - 1711(trasformazione intero bene); 1711 - 1711(completamento interno chiesa); 1901 - 1901(completamento interno chiesa); 1902 - 1902(completamento interno chiesa); 1936 - 1936(completamento interno chiesa); 1989 - 1989(costruzione ingresso chiesa); 1992 - 1992(consolidamento e restauro intero bene); 2005 - 2006(consolidamento e restauro intero bene); 2014 - 2014(restauro interno chiesa)
Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo <Sorrento>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione primo impianto)
Notizie Storiche

1000 - 1113 (preesistenze primo impianto)

Notizie relative alla cattedrale partono dal X-XII sec. d.c., quando, dal luogo che oggi ospita il Cimitero sorrentino, fu trasferita all’interno della cinta urbana nella chiesa dedicata ai Santi Felice e Bacolo. Dapprima dedicata a San Severo, vescovo di Napoli, e in seguito a San Renato, vescovo di Sorrento. Fu consacrata nel 1113.

1544  (avvenimenti interno chiesa)

Nel 1544 venne battezzato il poeta Torquato Tasso all'attuale Fonte Battesimale.

1558  (costruzione intero bene)

Dopo la terribile invasione dei Turchi nel 1558, fu interamente riedificata da Mons. Giulio Pavesi.

1571 - 1574 (ristrutturazione intero bene)

Fra il 1571 ed 1574 fu edificato l’ingresso, adorno di due colonne di marmo rosa, resti di antichi templi pagani aventi sui piedistalli scolpito lo stemma dell’arcivescovo Lelio Brancaccio e dell'arcidiacono Giovanni Ammone. Quest'ultimo donò il pulpito.

1608 - 1645 (completamento interno chiesa)

Nel 1608 fu edificata la sacrestia con ingresso dalla navata laterale sinistra. Nel 1645 fu realizzato, nella cappella a sinistra del transetto, dedicata a Sant’Antonino abate patrono della città, l’altare, ricco di marmi policromi intarsiati, dono di Mons. Antonio del Pezzo.

1700 - 1711 (trasformazione intero bene)

All'inizio del 700 fu trasformata in stile barocco dagli arcivescovi Didaco Petra e Filippo Anastasio.

1711  (completamento interno chiesa)

Nel 1711 fu realizzato il soffitto centrale, interamente dipinto su tela, opera di Francesco Francareccio, mentre i quadri centrali sono di Oronzo e Nicola Malinconico.

1901  (completamento interno chiesa)

Nel 1901 fu realizzato da Mons. Giuseppe Giustiniani il grandioso organo che si trova sull’ingresso principale che presenta notevoli intagli dei fratelli Fiorentino.

1902  (completamento interno chiesa)

Nella cupola che sovrasta il coro furono affrescati, negli otto spicchi in cui è divisa, i Santi compatroni della Diocesi, opera di Pietro Barone e Augusto Moriani del 1902.

1936  (completamento interno chiesa)

In fondo al presbiterio fu realizzato il coro ligneo ricco di intagli ed intarsi, opera di artigiani sorrentini (1936).

1989  (costruzione ingresso chiesa)

Di pregevole fattura il tamburo d'ingresso, realizzato nel 1989, con pannelli intarsiati da artigiani sorrentini, raffiguranti scene di vita religiosa sorrentina: l'opera è stata disegnata da Vincenzo Stinga e realizzata da Giuseppe Rocco.

1992  (consolidamento e restauro intero bene)

Su progetto dell'arch. Guido Coluccio furono eseguiti lavori di consolidamento e restauro alla copertura della navata centrale. Furono restaurate la sagrestia ed alcune cappelle laterali. Fu rifatto l'impianto elettrico e di illuminazione.

2005 - 2006 (consolidamento e restauro intero bene)

Su progetto dell'arch. Guido Coluccio furono eseguiti interventi di restauro ed impermeabilizzazione dei tetti di copertura delle navate laterali e della cupola della Cappella di S. Giovanni in Fontibus.

2014  (restauro interno chiesa)

Su progetto dell'arch. Guido Coluccio furono realizzati interventi di tinteggiatura interna della Cappella del SS. Sacramento ed il restauro delle volte delle quattro cappelle della navata laterale sinistra (Immacolata, Sacra Famiglia, Sacro Cuore di Maria, San Giuseppe Moscati).
Descrizione

La Chiesa sorge nel centro storico della città, all'intersezione tra il decumano antico di Santa Maria della Pietà e il nuovo Corso Italia, asse principale della città. Essa, costruita sui resti di un antico tempio greco, si affaccia sulla piazza del vescovado confinante con i complessi ecclesiastici costituiti dall'Episcopio e dal Seminario Arcivescovile. L'interno della chiesa è a forma di croce latina, con tre navate, separate da quattordici pilastri e soffitto piano, decorato con tele in stile barocco. La facciata in stile neogotico è suddivisa in due da una trabeazione ed ha tre ingressi.
Struttura
La struttura è in muratura portante.
Coperture
La copertura della chiesa è costituita da tetto a doppia falda con tegole in laterizio e struttura lignea sottostante; le navate laterali presentano un tetto ad una falda inclinata.
Pianta
L'interno della chiesa è a forma di croce latina, con tre navate, separate da quattordici pilastri e soffitto piano. Nel lato destro del transetto si apre la cappella di San Michele e la cappella del Santissimo Sacramento. Sul lato sinistro del transetto è invece la cappella di San Giovanni in Fontibus o della Riconciliazione. Sullo stesso lato vi è la cappella di Sant'Antonino Abate, patrono della città. Sul lato destro si aprono una cappella dove sono conservati bassorilievi in marmo, realizzati da Andrea Pisano ed il fonte battesimale. Sul lato sinistro sono presenti la cappella dedicata al Cuore di Maria e la cappella del Presepe. Sullo stesso lato si apre la sagrestia.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula liturgica ha una pavimentazione in marmo rosso con percorsi verso l'altare di marmo bianco di Carrara. I locali della sagrestia presentano una pavimentazione in piastrelle ceramiche.
Elementi decorativi
La facciata è suddivisa in due da una trabeazione, la parte inferiore presenta tre ingressi, ossia quello centrale, caratterizzato da due colonne in marmo rosa provenienti da antichi templi pagani, sulle quali posa un arco ogivale, che funge da tettoia e due laterali, più piccoli. Sugli ingressi vi sono tre lunette affrescate: in quella centrale la vergine Assunta, mentre in quelle laterali i santi Filippo e Giacomo. La parte superiore della facciata presenta un bordo decorato con merlature di microarcatelle e nella parte centrale è posto un rosone cieco, di maggiori dimensioni, rispetto ai due laterali, più piccoli. La facciata si completa con due lapidi, una che ricorda i lavori voluti dal vescovo Giuseppe Giustiniani e l'altra il poeta Torquato Tasso.
Elementi decorativi
Degna di nota è la cattedra episcopale realizzata con marmi sia di epoca romana che cinquecenteschi ed il pulpito, del XVI secolo, poggiante su colonne angolari in marmo che culminano con capitelli dorici, decorato con un bassorilievo, effigiante il battesimo di Gesù. Al di sotto del pulpito vi è un altare con una tavola di Salvatore Buono del 1573, che raffigura la Madonna con il bambino e i santi Giovanni Battista ed Evangelista.
Elementi decorativi
Il presbiterio è caratterizzata da un soffitto decorato con tele di Giacomo del Pò e raffiguranti l'Assunta e San Filippo e Giacomo; sull'altare maggiore è posta una pala di autore ignoto. La zona si completa con un coro in legno di noce del Caucaso e intarsiato dagli artigiani sorrentini: fu sistemato dove precedentemente era un altare. La cupola sovrastante, affrescata da Pietro Barone e Augusto Moriani, presenta, negli otto spicchi in cui è divisa, i santi compratroni della diocesi.
Elementi decorativi
Di pregevole fattura il tamburo d'ingresso, realizzato con pannelli intarsiati da artigiani sorrentini, raffiguranti scene di vita religiosa sorrentina come la visita di San Pietro a San Renato a Sorrento nel 43 e l'arrivo delle reliquie di Filippo e Giacomo. L'opera è stata disegnata da Vincenzo Stinga e realizzata da Giuseppe Rocco.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1965)
La mensa è stata realizzata con i pezzi dell'altare presistente.
ambone - intervento strutturale (1965)
L'ambone è stata realizzata con i pezzi dell'altare presistente.
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