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Quadra
Bleggio Superiore
Trento
chiesa
parrocchiale
S. ANTONIO abate
Parrocchia di Sant'Antonio Abate
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1968); sede - aggiunta arredo (1968 circa)
XIII - XIV(fondazione intero bene); XV - 1512(costruzione campanile); 1529 - 1535(ricostruzione intero bene); 1535 - XVI(decorazione presbiterio); 1537 - 1537(menzione carattere generale); 1767 - 1767(erezione a primissaria carattere generale); 1840 - 1860(costruzione cappelle laterali); 1920/12/14 - 1920/12/14(erezione a parrocchia carattere generale); 1931 - 1931(decorazione intero bene); 1960 - 1969(rifacimento copertura campanile); 2005 - 2008(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Quadra, Bleggio Superiore>
Altre denominazioni S. Antonio
S. ANTONIO abate
Autore (ruolo)
Zenari, Antonio (costruzione campanile)
Gras, Antonio (progetto ricostruzione chiesa)
Giorgio di Giovanni (ricostruzione chiesa)
Pietro, di Giovanni (ricostruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione campanile)
maestranze comacine (ricostruzione chiesa)
Notizie Storiche

XIII - XIV (fondazione intero bene)

Le origini della chiesa di Sant'Antonio Abate a Bivedo (Quadra, Bleggio Superiore) sono ignote. Comunemente si ritiene, tuttavia, che una prima chiesa dovesse esistere già in epoca medievale (XIII-XIV secolo ?). (incerta)

XV - 1512 (costruzione campanile)

Il campanile fu costruito da Antonio Zenari di Larido, come si legge nella targa con iscrizione murata sul lato nord del campanile. Il millesimo 1512 riportato nell'iscrizione si riferisce con ogni probabilità alla conclusione dei lavori di edificazione.

1529 - 1535 (ricostruzione intero bene)

La chiesa di Sant'Antonio Abate a Bivedo fu ricostruita "a fundamentis" tra il 1529 e il 1535 dai maestri muratori Giorgio e Pietro originari di Pellio Superiore (Pellio Intelvi), già attivi presso la fabbrica della nuova pieve di Santa Croce del Bleggio. Vista la vicinanza geografica e la comunanza delle maestranze attive nei due cantieri è stato ipotizzato che il progetto della rifabbrica della chiesa di Bivedo spetti ad Antonio Gras, maestro muratore che progettò la ricostruzione della pieve del Bleggio (incerta).

1535 - XVI (decorazione presbiterio)

Tracce di una decorazione a fresco risalente al XVI secolo sono presenti sulla parete di fondo del presbiterio.

1537  (menzione carattere generale)

La chiesa è menzionata negli atti della visita pastorale clesiana del 1537.

1767  (erezione a primissaria carattere generale)

La chiesa di Sant'Antonio Abate a Bivedo venne eretta primissaria della pieve di Santa Croce del Bleggio nel 1767.

1840 - 1860 (costruzione cappelle laterali)

Le cappelle laterali affacciate sulla terza campata furono costruite in occasione degli interventi di ampliamento della chiesa del 1840 e del 1860.

1920/12/14  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di Sant'Antonio Abate a Bivedo venne eretta a parrocchia il 14 dicembre 1920.

1931  (decorazione intero bene)

La decorazione pittorica della facciata, delle volte della chiesa e delle pareti delle cappelle laterali venne eseguita da Carlo Donati nel 1931.

1960 - 1969 (rifacimento copertura campanile)

Nel corso del settimo decennio del XX secolo la cuspide coniforme del campanile, in cotto, venne distrutta da un fulmine e fu ricostruita nelle forme originali.

2005 - 2008 (restauro intero bene)

Tra il 2005 e il 2008 la chiesa è stata oggetto di un intervento di restauro, progettato dall'architetto Luca Steinwandter, che ha riguardato non solo le murature dell'edificio, ma anche il consolidamento del sagrato della chiesa.
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio Abate sorge su di un terrazzamento affacciato sulla valle, rinforzato da una successione di possenti arcate centinate. L'edificio, orientato a sud-est, fu ricostruito "a fundamentis" tra il 1529 e il 1535 dai maestri muratori Giorgio e Pietro originari di Pellio Superiore (Pellio Intelvi), già attivi presso il cantiere della pieve di Santa Croce del Bleggio. La chiesa presenta una facciata a due spioventi stretta tra pilastri angolari in granito, poggianti su plinti squadrati. Al centro si aprono il portale cinquecentesco e una finestra lunettata. Le fiancate laterali, articolate simmetricamente, sono scandite da lesene in granito e sono caratterizzate dall'emergere dei volumi delle cappelle laterali, costruite ai lati della terza campata solo tra il 1840 e il 1860. L'interno, a navata unica, è ritmato da coppie di lesene in pietra a vista che individuano tre campate ed è coperto da volte a crociera raccordate da arcate trasversali in granito. Ai lati della terza campata si aprono due cappelle simmetriche, inquadrate da arcate a pieno centro. Il presbiterio, rialzato su un gradino, ha una volta stellata. La chiesa presenta una ricca decorazione pittorica, eseguita nel 1931 da Carlo Donati, originario di Bivedo.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; due cappelle simmetriche si sviluppano ai lati della terza campata. Presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, stretta tra possenti pilastri angolari in pietra a vista, caratterizzata dal portale frontonato e dalla sovrastante finestra a lunetta. Alla sommità una cornice lapidea modanata riprende il profilo dell'attacco al cielo.
Prospetti
Prospetti laterali articolati simmetricamente, scanditi da tre lesene in granito, tra le quali si aprono monofore centinate e caratterizzate dall'emergere dei volumi delle due cappelle laterali. Sul lato destro, in corrispondenza della seconda campata, si apre un accesso secondario. Ai lati del presbiterio si sviluppano gli ambienti della sacrestia e del deposito.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare, addossata al lato sinistro del presbiterio. Alzato in pietra a vista; cella campanaria illuminata da quattro monofore centinate. Guglia conica in laterizio, attorniata da quattro pilastrini angolari.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata unica voltata a crociera; cappelle laterali voltate a botte; presbiterio sormontato da volta stellata.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: copertura conica con manto in laterizio a riseghe rientranti.
Interni
Navata unica ritmata da coppie di lesene in granito che la ripartiscono in tre campate; ai lati della terza campata si aprono due cappelle laterali simmetriche, inquadrate da arcate a pieno centro. Il presbiterio rialzato su un gradino; arco santo a sesto ribassato.
Pavimenti e pavimentazioni
In tutta la chiesa è presente un pavimento a quadrotte in pietra calcarea bianca e rossa posate a scacchiera.
Elementi decorativi
Facciata e interni della chiesa sono dipinti a fresco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968)
Benché attuato solo parzialmente, l'adeguamento liturgico ha carattere di stabilità. L'area presbiteriale è stata ampliata fino a occupare per intero lo spazio della terza campata, mediante la costruzione di una predella lapidea, che tuttavia non ospita alcuno dei poli liturgici. Al centro del presbiterio storico è stata collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo, in marmi policromi, che reimpiega i pilastrini di una balaustrata di provenienza ignota. Tale altare fu consacrato il 19 marzo 1970. L'ambone è sostituito da un leggio in marmi policromi, di fattura analoga a quella della mensa ad populum, anch'esso assemblato con pezzi di risulta di un oggetto liturgico non identificato, collocato sulla destra, entro il perimetro del presbiterio storico. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
sede - aggiunta arredo (1968 circa)
Una sedia in legno, con braccioli e alto schienale, posta su predella propria a sinistra dell'altare maggiore storico, funge da sede.
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