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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Valternigo
Giovo
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Floriano
Parrocchia di San Nicolò
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1987 circa)
1335/05/08 - 1335/05/08(menzione carattere generale); XV - XV(decorazione fiancata sinistra); 1537 - 1544(restauro intero bene); 1614 - 1614(riparazione coperture); 1641/02/24 - 1641(costruzione cappella laterale); 1692 - 1692(intonacatura campanile); 1698 - 1698(orologio campanile); 1758 - 1760(rifacimento e riparazione coperture); 1762 - 1762(sostituizione orologio campanile); 1775 - 1775(riparazione campanile); 1785 - 1785(soppressione carattere generale); 1802/10/20 - 1803/05/04(restituzione al culto carattere generale); 1830 - 1831(riparazione coperture); 1843 - 1862(restauro intero bene); 1922 - 1922(manutenzione intero bene); 1952 - 1952(restauro intero bene); 1986 - 1987(restauro intero bene)
Chiesa di San Floriano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Floriano <Valternigo, Giovo>
Altre denominazioni S. Floriano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1335/05/08  (menzione carattere generale)

L'"ecclesia sancti Floriani" è nominata per la prima volta in un atto di spartizione ereditaria dell'8 maggio 1335. Del tutto infondata appare invece la tradizione facente capo a Brentari (1895) e poi ripresa anche da padre Stanislao Rizzolli (1969), secondo cui San Floriano sarebbe stata la prima sede della pieve di Giovo.

XV  (decorazione fiancata sinistra)

Nel corso del XV secolo la fiancata sinistra dell'edificio fu abbellita con una decorazione a fresco di cui rimangono alcune tracce, purtroppo solo frammentarie e scarsamente leggibili. L'intervento si deve presumibilmente ad un maestro locale.

1537 - 1544 (restauro intero bene)

Tra il 1537 e il 1544 la chiesa fu sottoposta a vari lavori di restauro documentati dal libro dei conti di San Floriano. Tra le opere eseguite figurano l'installazione degli stipiti e dei battenti del portale maggiore e la tinteggiatura dell'edificio.

1614  (riparazione coperture)

Un intervento di riparazione del tetto in scandole è documentato nel 1614.

1641/02/24 - 1641 (costruzione cappella laterale)

Il 24 febbraio 1641 il sindaco della chiesa, Andrea Silvestri, stipulò un contratto con il muratore Giovanni Andrioli di San Michele per la costruzione della cappella laterale e per ordinari lavori di manutenzione della chiesa. Il sacello si ritiene costruito in epoca immediatamente successiva.

1692  (intonacatura campanile)

Il campanile fu intonacato nel 1692.

1698  (orologio campanile)

Il campanile di San Floriano era dotato di un orologio almeno dal 1698.

1758 - 1760 (rifacimento e riparazione coperture)

Le coperture furono rifatte nel 1758. Due anni più tardi fu necessario un nuovo intervento di riparazione del coperto.

1762  (sostituizione orologio campanile)

Nel 1762 l'orologio del campanile fu sostituito con uno nuovo acquistato dall'orologiaio di Peio, Giambattista Benvenuti.

1775  (riparazione campanile)

Imprecisati lavori di riparazione del campanile sono documentati nel 1775.

1785  (soppressione carattere generale)

La chiesa di San Floriano fu soppressa con atto ufficiale del 15 marzo 1786.

1802/10/20 - 1803/05/04 (restituzione al culto carattere generale)

L'edificio sacro fu riammesso al culto con atto del 20 ottobre 1802. La benedizione seguì il 4 maggio dell'anno successivo.

1830 - 1831 (riparazione coperture)

Nuovi lavori di riparazione delle coperture in lastre d'ardesia furono condotti nel corso del biennio 1830-1831.

1843 - 1862 (restauro intero bene)

Attorno alla metà del XIX secolo l'edificio sacro era bisognoso di un intervento di restauro. L'elenco dei lavori da compiersi (tra cui il consolidamento della piramide del campanile e delle strutture portanti della chiesa, la parziale intonacatura esterna dell'edificio e la sistemazione delle coperture) fu redatto fin dal 1843 dal geometra Dallaporta, ma il preventivo presentato venne giudicato troppo elevato e quindi l'intervento fu ritardato. Il millesimo 1862 inciso nel muro, ricordato da Stenico (1986), sarebbe riferibile a imprecisati lavori di restauro, forse connessi al preventivo del Dallaporta.

1922  (manutenzione intero bene)

Nel 1922 in chiesa furono eseguiti imprecisati lavori di riparazione.

1952  (restauro intero bene)

Nel 1952 l'edificio fu sottoposto ad un complesso intervento di consolidamento descritto da Guiotto (1959). La struttura del campanile, ruotando verso la chiesa, aveva causato importanti lesioni all'arco santo che rischiavano di compromettere la statica dell'edificio. Fu quindi attuata una sottomurazione in calcestruzzo al muro del campanile confinante con la chiesa e venne applicato un barbacane alla parete sinistra dell'abside poligonale e un cordolo sui muri di questa. Contestualmente fu riparato il pavimento di battuto, furono ripresi gli intonaci e venne sistemata una cunetta di smaltimento delle acque meteoriche.

1986 - 1987 (restauro intero bene)

Tra il 1986 e il 1987 la chiesa è stata sottoposta a un intervento di restauro generale, riguardante il consolidamento delle strutture e il risanamento degli intonaci. Contestualmente venne rimosso l'intonaco del campanile, giudicato non originale.
Descrizione

L'antica chiesa di San Floriano, documentata a partire dal 1335, sorge isolata sull'omonimo colle che sovrasta il paese di Valternigo. La facciata a due spioventi deve la sua asimmetria all'aggiunta postuma del corpo delle cappelle laterali, realizzate a destra delle prime due campate nel 1641. Il portale archiacuto, anticamente posto al centro del prospetto, è affiancato a sinistra da una finestra rettangolare chiusa da inferriata ed è sovrastato da un'apertura quadrangolare. A sinistra, oltre il pilastro con capitello lapideo che originariamente delimitava la facciata, si apre un oculo circolare che dà luce alle cappelle laterali. Le fiancate, cieche, sono caratterizzate a sinistra dalla presenza di due contrafforti e a destra dall'emergere dei corpi continui delle cappelle laterali. Nei lati obliqui dell'abside poligonale sono presenti due monofore. A destra della terza campata della navata si erge la torre campanaria, con fusto in pietra a vista e cella campanaria a quattro bifore centinate, sovrastata da una copertura piramidale in muratura. L'interno si sviluppa a navata unica, idealmente ripartita in tre campate dai peducci di imposta della volta reticolata. A destra delle prime due campate si affacciano due cappelle tra loro comunicanti, mentre a destra della terza campata è situato l'accesso al campanile. L'arco santo gotico immette al presbiterio, rialzato su un gradino e concluso da un'abside poligonale.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; a lato delle prime due campate si sviluppano due cappelle laterali a pianta rettangolare, tra loro comunicanti. Presbiterio rettangolare leggermente disassato a sinistra; abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, caratterizzata da un'evidente asimmetria dovuta all'aggiunta posteriore del corpo della cappella laterale. Il portale archiacuto e la finestra rettangolare chiusa da inferriata risultano, quindi, fortemente decentrati a sinistra, mentre a destra, oltre il pilastro con capitello che originariamente delimitava il prospetto, si apre un oculo circolare. Una finestrella quadrangolare si colloca alla sommità.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, cieche. Il corpo della navata è rinsaldato sul lato sinistro da due contrafforti; un ulteriore contrafforte è posto a sinistra del presbiterio. A destra emerge il corpo continuo delle cappelle laterali. Due monofore sono ricavate nei lati obliqui dell'abside.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare con struttura in pietra a vista, addossata alla fiancata destra della chiesa, in corrispondenza dell'innesto tra navata e presbiterio; l'ingresso avviene dalla terza campata della navata. La cella campanaria a quattro bifore centinate è sormontata da una copertura piramidale in muratura.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato (chiesa) e lasciata a vista (campanile). Strutture di orizzontamento: navata coperta da volta reticolata; cappelle voltate a crociera; presbiterio e abside voltati a vele costolonate.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in lastre di ardesia. Campanile: piramide in muratura.
Interni
L'interno si sviluppa a navata unica con pareti lisce, la cui ripartizione in tre campate è indicata dai peducci della volta reticolata. A destra delle prime due campate si sviluppano due cappelle comunicanti, cieche, di cui la prima fornita di un piccolo accesso ad arco ribassato e la seconda affacciata sulla navata con un'arcata a sesto ribassato. A destra della terza campata si colloca l'accesso al campanile, rialzato su tre gradini. L'arco santo archiacuto immette al presbiterio, rialzato su un gradino.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in battuto di calce.
Elementi decorativi
Frammenti di una decorazione a fresco sono ancora presenti esternamente, lungo la fiancata sinistra.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1987 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma parziale e non ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stato collocato un paliotto seicentesco, che viene utilizzato come mensa al popolo.
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