chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Mosana
Giovo
Trento
chiesa
sussidiaria
Addolorata
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1975-1999 circa); presbiterio - aggiunta arredo (1968 circa)
1721/02/21 - 1726/09/06(costruzione intero bene); 1749/07/03 - 1749/07/03(descrizione intero bene); 1761 - 1761(costruzione campaniletto); 1767 - 1833(costruzione sacrestia); 1842 - 1870(rimozione del terrapieno intorno); 1900 - 1910(costruzione campaniletto); 1910 - 1910(restauro intero bene); 1914 - 1918(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1920 - 1922(costruzione e ampliamento grotta di Lourdes); 1947 - 1947(sopraelevazione sacrestia); 1949 - 1949(decorazione intero bene); 1959 - 1963/05/01(costruzione campanile); 1963 - 1964/12/25(ampliamento e ristrutturazione intero bene); 1965 - 1965(restauro intero bene); 1965 - 1965(tinteggiatura intero bene); 1965/05/02 - 1965/05/02(inaugurazione carattere generale); 1966 - 1966(installazione impianto di riscaldamento intero bene); 1968 - 1968(adeguamento liturgico presbiterio); 1974 - 1974(completamento locale caldaia); 1980 - 1980(tinteggiatura interno)
Chiesa dell'Addolorata
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dell'Addolorata <Mosana, Giovo>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna Addolorata
Autore (ruolo)
Perego, Angelo (progetto ampliamento chiesa e nuovo campanile)
Brugnara, Emilio (costruzione campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
maestranze trentine (costruzione campanile)
Notizie Storiche

1721/02/21 - 1726/09/06 (costruzione intero bene)

La chiesa di Mosana fu costruita in esecuzione del testamento di don Giuseppe Rossi, rogato il 21 febbraio 1721, solo otto giorni prima della sua morte. Nell'atto testamentario il sacerdote residente a Lavis incaricava il nipote Giovanni Antonio Rossi, suo unico erede, di costruire a Mosana una cappella dedicata alla "santissima Vergine della Corona" entro quattro anni dalla sua morte. A tal fine il Rossi destinava i mille fiorini di cui gli era debitore un altro suo nipote, Leonardo Antonio di Sebastiani di Mosana. La cappella fu effettivamente fatta costruire dal nipote Giovanni Antonio negli anni successivi, dal momento che nel 1726 vennero stesi gli atti di dotazione della cappella (6 settembre) e di fondazione degli anniversari perpetui (11 settembre).

1749/07/03  (descrizione intero bene)

Gli atti della visita pastorale del 3 luglio 1749 restituiscono una breve descrizione della "cappella pubblica della Beata Vergine addolorata situata nel luogo chiamato Mosanna". Stando al documento, la chiesa era allora dotata di un solo altare portatile e lungo la parete sinistra del presbiterio era stata predisposta la porta d'accesso alla sacrestia, che però doveva ancora essere costruita.

1761  (costruzione campaniletto)

La piccola chiesa fu dotata di un campaniletto almeno dal 1761, data della fusione della sua antica campana.

1767 - 1833 (costruzione sacrestia)

La sacrestia fu costruita tra il 1767 e il 1833.

1842 - 1870 (rimozione del terrapieno intorno)

Gli atti visitali del 1842 riferiscono che la chiesa era allora molto umida, a causa della presenza di un terrapieno esterno che cingeva specialmente la sacrestia. I lavori di rimozione della terra dalle pareti furono eseguiti entro il 1870, quando il tempio fu nuovamente visitato e trovato in ordine.

1900 - 1910 (costruzione campaniletto)

Il campaniletto in pietra insistente sul colmo della facciata fu realizzato all'inizio del XX secolo in sostituzione di una precedente struttura in legno. Vi fu allora installata l'antica campana del 1761.

1910  (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata (o più probabilmente ritinteggiata e decorata) nel 1910 da padre Nazario Barcatta.

1914 - 1918 (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

La custodia eucaristica fu concessa alla chiesa di Mosana durante la prima guerra mondiale.

1920 - 1922 (costruzione e ampliamento grotta di Lourdes)

La grotta che ospita l'immagine della Madonna di Lourdes fu costruita lungo la parete destra della seconda campata della navata nel 1920, in seguito alla donazione della statua mariana di Silvestro Lazzeri. L'inaugurazione avvenne il 2 maggio dello stesso anno. Due anni dopo la stessa grotta fu ampliata, rendendo necessario il tamponamento della finestra sovrastante.

1947  (sopraelevazione sacrestia)

La sacrestia fu sopraelevata nel 1947 circa.

1949  (decorazione intero bene)

Nel 1949 la chiesa fu decorata dal pittore Fengler.

1959 - 1963/05/01 (costruzione campanile)

L'attuale campanile fu innalzato in epoca recente sulla base di un progetto fornito a titolo gratuito dal geometra Angelo Perego nel 1959. I cantiere, condotto in economia da maestranze locali dirette dall'allora fabbriciere Emilio Brugnara fu Edoardo, fu avviato il 14 luglio 1960 con lo sbancamento dell'area su cui doveva sorgere la torre. I lavori, temporaneamente interrotti tra il 1961 e il 1962 per mancanza di fondi, fu portato a termine il 1 maggio 1963.

1963 - 1964/12/25 (ampliamento e ristrutturazione intero bene)

Conclusa la costruzione del campanile si mise mano all'ampliamento della chiesa, il cui progetto era stato fornito gratuitamente da Angelo Perego contestualmente a quello per il nuovo campanile (1959). I lavori, in larga parte finanziati da un consistente lascito della benefattrice locale Beniamina Brugnara, consistettero nel prolungamento del presbiterio, ai lati del quale furono aperte due cappelle gemelle, di cui quella destra costruita ex-novo e quella sinistra ricavata dalla riqualificazione della vecchia sacrestia. Quest'ultima fu ricostruita dietro al presbiterio. I lavori di demolizione furono condotti dalla ditta Bruno Castellan di Nave San Rocco. Di pari passo si procedette ad una radicale ristrutturazione dell'edificio, comprendente la sostituzione del manto di copertura dell'edificio, il rifacimento delle finestre a lunetta della navata, e la posa di una nuova pavimentazione della navata e del presbiterio. Il cantiere fu portato a termine entro il Natale del 1964.

1965  (restauro intero bene)

Nel 1965 la chiesa fu sottoposta a imprecisati lavori di restauro, contestualmente ai quali la decorazione di Fengler del 1949 fu interamente cancellata.

1965  (tinteggiatura intero bene)

La chiesa fu interamente ritinteggiata (interni ed esterni) nel corso della settimana santa del 1965.

1965/05/02  (inaugurazione carattere generale)

L'edificio ampliato e il nuovo campanile furono solennemente inaugurati il 2 maggio 1965. Durante la liturgia fu benedetto anche il nuovo concerto del campanile.

1966  (installazione impianto di riscaldamento intero bene)

L'impianto di riscaldamento ad aria fu installato gratuitamente dai fratelli Brugnara di Mosana, idraulici, nel 1966. Il locale caldaia fu ricavato a sinistra della sacrestia nuova; le opere murarie furono eseguite a titolo gratuito da parte di maestranze locali.

1968  (adeguamento liturgico presbiterio)

Un primo intervento di adeguamento liturgico del presbiterio fu realizzato nel 1968; la mensa dell'altare maggiore storico fu allora asportata e ridotta per essere impiegata come mensa al popolo.

1974  (completamento locale caldaia)

Nel 1974 furono eseguiti alcuni lavori di sistemazione esterna del locale caldaia.

1980  (tinteggiatura interno)

Navata e presbiterio furono ritinteggiati nel 1980 da parte di Riccardo Stenico di Nave San Rocco e di Vittorino Piffer di Mosana.
Descrizione

Costruita tra il 1721 e il 1726 in esecuzione del testamento di don Giuseppe Rossi, la chiesa dell'Addolorata sorge lungo la statale della val di Cembra, al limitare ovest della frazione di Mosana. I lavori di prolungamento del presbiterio e di apertura delle cappelle laterali, eseguiti tra il 1963 e il 1965 su progetto di Angelo Perego, hanno sensibilmente modificato la struttura originaria che ora appare difficilmente riconoscibile. L'edificio sacro presenta una semplice facciata a due spioventi occupata in basso dal portale architravato, affiancato da due finestre quadrangolari chiuse da grate, e in alto da un oculo circolare strombato. Sul colmo insiste una torretta campanaria con struttura lapidea risalente all'inizio del XX secolo, nella quale è inserita l'antica campana del 1761. Le fiancate, lisce, sono scandite dalle aperture delle finestre lunettate (due a sinistra e una a destra); il lato destro è caratterizzato inoltre dall'emergere del corpo di fabbrica della grotta di Lourdes, oltre il quale vi è una finestra tamponata. Il presbiterio è affiancato dai volumi di due cappelle gemelle, ciascuna recante una finestra lunettata sul lato rivolto a valle e un oculo circolare sulla relativa parete di fondo. Presso il presbiterio, a sinistra, sorge il campanile costruito da maestranze locali tra il 1961 e il 1963 su progetto dello stesso Perego. La torre con fusto liscio, recante tre feritoie sul lato ovest, insiste su un alto zoccolo rivestito in porfido ed è cimata da una cella campanaria interamente aperta su quattro lati; sul tutto insiste una cuspide piramidale cimata da sfera e croce. L'interno si sviluppa a navata unica voltata a botte unghiata, ripartita in due campate da un'arcata trasversale insistente su lesene laterali intonacate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su un gradino. Sulla parete di fondo di quest'ultimo sono ricavati due accessi alla sacrestia, anch'essa ricostruita in occasione della ristrutturazione degli anni Sessanta.
Pianta
Pianta a croce latina.
Facciata
Facciata a due spioventi, occupata al centro dal portale maggiore architravato, a sua volta affiancato da due finestre quadrangolari chiuse da inferriate e sormontato da un oculo circolare strombato. Sul colmo insiste la torretta di un campaniletto.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, caratterizzate dalla presenza di finestre a lunetta aperte in corrispondenza delle campate interne, di cui la seconda a destra, sovrastante il corpo emergente della grotta di Lourdes, è tamponata. Ai lati del presbiterio si sviluppano i corpi di fabbrica di due cappelle gemelle, ciascuna recante una finestra lunettata sul lato rivolto a valle e un oculo circolare sulla relativa parete di fondo.
Campanile
Un campaniletto con struttura lapidea aperta su quattro lati e obelisco sommitale insiste sul colmo della facciata dell'edificio. Il campanile vero e proprio sorge a sinistra del presbiterio. Il fusto, segnato da feritoie sul lato ovest, insiste su un alto zoccolo rivestito in porfido. La cella campanaria è interamente aperta sui quattro lati e reca delle ringhiere di protezione. Cuspide piramidale sommitale.
Struttura
Struttura portante verticale della navata in pietrame finito a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata su navata e presbiterio. Campanile: struttura portante verticale in cemento armato.
Coperture
Chiesa e cappelle: tetto a doppio spiovente con struttura lignea e manto di copertura in tegole. Campanile: cuspide piramidale rivestita in lamiera di rame.
Interni
Navata unica, ripartita in due campate da un'arcata trasversale insistente su lesene intonacate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su un gradino, ai lati del quale si sviluppano due cappelle gemelle a pianta rettangolare. Nella parete di fondo del presbiterio sono ricavati due accessi alla sacrestia. Un cornicione modanato, eminente in corrispondenza dell'arco santo e delle lesene, percorre le pareti laterali della navata e il perimetro del presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di ceramica con motivo a rosette, disposte a spina di pesce.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1975-1999 circa)
L'adeguamento liturgico è stato eseguito in forma definitiva limitatamente alla sola mensa al popolo risalente probabilmente all'ultimo quarto del XX secolo. Al centro del presbiterio storico, su predella propria, è stata inserita una mensa al popolo di tipo a tavolo, in muratura, alla quale è stato applicato frontalmente un rilievo ligneo raffigurante l'Ultima Cena.
presbiterio - aggiunta arredo (1968 circa)
Fin dal 1968 nel presbiterio storico sono stati introdotti alcuni arredi mobili impiegati come poli liturgici. Un leggio in legno viene collocato sulla sinistra del presbiterio durante le funzioni liturgiche e funge da ambone; il banco di testa della cappella laterale destra è impiegato come sede presbiteriale, mentre la custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico, che è stato mantenuto.
Contatta la diocesi