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Gazzadina
Trento
Trento
chiesa
parrocchiale
Madonna di Caravaggio
Parrocchia della Madonna di Caravaggio
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1969); custodia eucaristica - intervento strutturale (1969); presbiterio - aggiunta arredo (1969); fonte battesimale - intervento strutturale (1969)
1740/07/18 - 1740/07/18(richiesta costruzione cappella carattere generale); 1741/10/28 - 1741/10/28(concessione carattere generale); 1856 - 1856(costruzione intero bene); 1856/05/26 - 1856/05/26(benedizione carattere generale); XX - XX(decorazione volte); XX - XX(decorazione presbiterio); 1940 - 1943(rifacimenti campanile); 1957 - 1958(costruzione sacrestia nuova); 1970 - 1979(rivestimento intero bene); 1980 - 1980(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna di Caravaggio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Madonna di Caravaggio <Gazzadina, Trento>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1740/07/18  (richiesta costruzione cappella carattere generale)

Il 18 luglio 1740 il signor Giovanni Battista Gottardi fece richiesta alla curia di Trento di poter erigere a Gazzadina una cappella da dedicare a Maria Vergine di Caravaggio, per non essere sempre obbligato a recarsi nella più distante chiesa sul colle dedicata a San Martino. In cambio propose la cessione di un terreno di sua proprietà.

1741/10/28  (concessione carattere generale)

Il principe vescovo concedette il diritto ad erigere una nuova cappella il 28 ottobre 1741, imponendo però che non fossero svolte le funzioni nelle principali festività.

1856  (costruzione intero bene)

Una nuova chiesa fu edificata nel 1856 sul medesimo sito della cappella Gottardi, che fu inglobata nella nuova costruzione (di cui divenne sacrestia).

1856/05/26  (benedizione carattere generale)

Il nuovo edificio fu benedetto il 26 maggio del 1856.

XX  (decorazione volte)

Le volte della nuova chiesa furono dipinte all'inizio del XX secolo probabilmente da Agostino Aldi, attivo anche nella chiesa parrocchiale di Vigo Meano.

XX  (decorazione presbiterio)

L'intervento di decorazione pittorica della parete di fondo del presbiterio, attribuibile a Vittorio Bertoldi, si situa alla fine degli anni Cinquanta del XX secolo.

1940 - 1943 (rifacimenti campanile)

Tra il 1940 e il 1943 il campanile fu danneggiato e rimesso in uso.

1957 - 1958 (costruzione sacrestia nuova)

La nuova sacrestia fu realizzata tra il 1957 e il 1958.

1970 - 1979 (rivestimento intero bene)

Lungo le pareti perimetrali nel corso degli anni Settanta del XX secolo fu fissato uno zoccolo ligneo.

1980  (restauro intero bene)

La chiesa fu parzialmente restaurata nel 1980.
Descrizione

La chiesa si erge nella parte bassa del centro storico di Gazzadina, con orientamento a nord. Fu edificata nel 1856 nel medesimo luogo in cui era stata eretta nel Settecento una cappella privata (che venne trasformata in sacrestia della nuova architettura), mentre la chiesa più antica era posta sul colle di San Martino: ancora in piedi lo svettante campanile con copertura piramidale. La facciata a due spioventi è caratterizzata da un portale architravato, sormontato da una finestra lunettata. Il campanile si erge sul lato orientale. La navata unica rettangolare è conclusa da un presbiterio sopraelevato su alcuni gradini.
Preesistenze
Sacrestia vecchia costituita dall'aula della precedente cappella.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi con portale architravato sormontato da una finestra lunettata; alla sommità oculo.
Prospetti
Fiancata occidentale caratterizzata dall'aggetto del volume della sacrestia nuova, mentre quello orientale da quello del campanile. In corrispondenza del presbiterio struttura della sacrestia vecchia.
Campanile
Struttura su basamento quadrangolare aggettante, con fusto in muratura di pietrame intonacata, aperta da feritoie. Archetti pensili segnano l'innesto della cella campanaria esagonale, aperta da quattro arcate a tutto sesto; copertura esagonale rastremata verso l'alto, rivestita da lamiera.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a botte nella prima campata della navata e volte a crociera nella seconda campata e nel presbiterio. Tiranti in ferro.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da tegole in laterizio.
Interni
Navata unica suddivisa in due campate da un'arcata a pieno sesto trasversale, poggiante su semipilastri. Arco santo sostenuto da pilastri precede il presbiterio sopraelevato su un gradino. Finestre lunettate si aprono sulla seconda campata della navata e sul presbiterio. Cornicione plurimodanato corrente lungo l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte bicolori ortogonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulle volte e riquadri sulla parete di fondo del presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1969)
Nel 1969 è stato smembrato l'altare maggiore storico ottocentesco, ricavandone dalla mensa l'altare al popolo a forma di ara, in pietra, a raso pavimento.
custodia eucaristica - intervento strutturale (1969)
Il tabernacolo in pietra dell'altare maggiore ottocentesco smontato è stato posto nel presbiterio storico, su di un basamento lapideo affiancato dalle balaustre e contiene la custodia eucaristica.
presbiterio - aggiunta arredo (1969)
Arredi mobili lignei sono una sedia usata come sede, collocata a sinistra del tabernacolo e il leggio fungente da ambone posto in corrispondenza degli scalini di accesso al presbiterio.
fonte battesimale - intervento strutturale (1969)
Il fonte battesimale di pietra è stato posto sul presbiterio.
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