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Tesero
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Eliseo
Parrocchia di Sant'Eliseo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970 circa); sede - aggiunta arredo (1970 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1968-1970 circa)
1134/05/18 - 1134/05/18(consacrazione carattere generale); 1390 - 1399(decorazione campanile); 1450 - 1458(riedificazione intero bene); 1458 - 1458(consacrazione carattere generale); 1499 - 1499(costruzione campanile); 1500 - 1524(decorazione intero bene); 1545/05/16 - 1545/05/16(erezione a curazia carattere generale); 1656 - 1656(restauro intero bene); 1689 - 1695(ricostruzione presbiterio); 1758 - 1758(restauro intero bene); 1800 - 1809(decorazione facciata); 1804 - 1806(sopraelevazione campanile); 1822 - 1861(restauri intero bene); 1864 - 1864(pavimentazione sagrato); 1882 - 1882(costruzione scala d'accesso alla cantoria); 1905/08/24 - 1905/08/24(erezione a parrocchia carattere generale); 1920 - 1925(progetti di ampliamento intero bene); 1925 - 1925(ampliamento intero bene); 1934 - 1934(decorazione intero bene); 1938 - 1950(demolizione intorno); 1942 - 1950(rifacimento pavimentazione); 1978 - 1978(rifacimento coperture); 1994 - 1994(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Eliseo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Eliseo <Tesero>
Altre denominazioni S. Eliseo
Autore (ruolo)
Alberti, Giuseppe (progetto ricostruzione presbiterio)
Misconel, Francesco (ricostruzione presbiterio)
Longo, Antonio (sopraelevazione del campanile)
Tiella, Giovanni (progetto ricostruzione e ampliamento presbiterio)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze tirolesi (costruzione chiesa)
architettura gotica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1134/05/18  (consacrazione carattere generale)

La prima menzione della chiesa di Sant'Eliseo a Tesero si ritrova nell'atto della sua consacrazione del 18 maggio 1134. La fabbrica romanica aveva andamento nord-sud (incerta); il campanile sorgeva sul lato meridionale, in corrispondenza dell'affresco con San Cristoforo.

1390 - 1399 (decorazione campanile)

Verso la fine del XIV secolo il lato sud del campanile della chiesa romanica fu decorato a fresco da un anonimo maestro veneto, forse bellunese, che vi realizzò un gigantesco San Cristoforo. In seguito alle ricostruzioni quattrocentesche l'opera è venuta a trovarsi lungo la fiancata meridionale della chiesa.

1450 - 1458 (riedificazione intero bene)

La chiesa medievale fu totalmente rifabbricata attorno al 1450 circa. Secondo Rasmo la ricostruzione fu condotta da maestranze tirolesi provenienti dalle valli ladine.

1458  (consacrazione carattere generale)

In seguito alla ricostruzione l'edificio fu nuovamente consacrato nel 1458.

1499  (costruzione campanile)

Il campanile fu costruito nel 1499. Di tale struttura tardo-gotica sopravvivono il fusto e la doppia cella campanaria aperta da bifore archiacute e trifore sovrapposte.

1500 - 1524 (decorazione intero bene)

La decorazione a fresco delle navate laterali, opera di un anonimo pittore locale, fu realizzata nel corso del primo quarto del XVI secolo.

1545/05/16  (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa fu eretta a curazia della pieve di Cavalese il 16 maggio 1545.

1656  (restauro intero bene)

La data 1656 riportata su una delle chiavi della volta reticolata ricorda, probabilmente, alcuni lavori di restauro.

1689 - 1695 (ricostruzione presbiterio)

Verso il 1689 la fabbriceria della chiesa affidò la ricostruzione del presbiterio al pittore Giuseppe Alberti, nativo di Tesero e attivo anche come architetto. Un primo "disegno delle tre cupole ovver cappelle" presentato dal pittore il 27 marzo 1689 fu rifiutato perché ritenuto troppo costoso. Il secondo progetto albertiano del 1694 fu invece appaltato al maestro architetto Francesco Misconel di Cavalese e portato a compimento entro l'anno successivo, come risulta dai libri dei conti di Sant'Eliseo. In seguito all'intervento albertiano l'edificio venne ad avere un ampio presbiterio concluso da un'abside poligonale, ritmato da paraste intonacate disposte in angolo e sormontato da una volta a spicchi. Al presbiterio così riqualificato fu annessa sul lato meridionale anche una nuova sacrestia. L'intervento dell'Alberti, cancellato dalla ricostruzione novecentesca del Tiella, è documentato da alcune fotografie risalenti al primo quarto del Novecento (Rasmo, 1981; Bonazza, 2005).

1758  (restauro intero bene)

La data 1758 dipinta su una delle chiavi di volta della navata ricorda l'esecuzione di imprecisati lavori di ristrutturazione o restauro. In occasione di questo intervento furono probabilmente aperte le finestre a profilo mistilineo affacciate sulla prima campata delle navate laterali.

1800 - 1809 (decorazione facciata)

L'immagine di Sant'Eliseo dipinta sulla facciata della chiesa è un'opera di Antonio Longhi databile all'inizio del XIX secolo.

1804 - 1806 (sopraelevazione campanile)

Nel 1804 fu richiesto al pittore locale Antonio Longo di progettare la sopraelevazione del campanile, che venne effettivamente condotta entro il 1806. All'intervento del pittore si deve la definizione neoclassica della seconda cella campanaria illuminata da monofore centinate, cimate da frontoni triangolari, sulla quale insistono un dado con mostre di orologio e una lanterna circondata da una balconoata.

1822 - 1861 (restauri intero bene)

Imprecisati lavori di restauro furono condotti nel 1822 e nel 1861, date dipinte su due chiavi di volta della navata.

1864  (pavimentazione sagrato)

La pavimentazione a ciottolato del sagrato risale al 1864.

1882  (costruzione scala d'accesso alla cantoria)

La costruzione della scala d'accesso alla cantoria che sale lungo la fiancata sinistra della chiesa risale al 1882. In quest'occasione la monofora a profilo sagomato posta in corrispondenza della prima campata della navata sinistra fu trasformata in un portale.

1905/08/24  (erezione a parrocchia carattere generale)

La parrocchia di Sant'Eliseo a Tesero fu ufficialmente eretta il 24 agosto 1905.

1920 - 1925 (progetti di ampliamento intero bene)

Tra il 1920 e il 1925 si sviluppò un intenso dibattito in merito alla necessità di ampliare l'edificio della chiesa per adeguarlo alle accresciute esigenze della parrocchia. Un primo progetto elaborato dall'architetto trentino Emilio Paor e sostenuto dalla comunità parrocchiale fu infine accantonato in favore di quello del roveretano Giovanni Tiella, che ottenne l'approvazione della locale soprintendenza ai monumenti. Quest'ultima aveva acconsentito alla demolizione del presbiterio tardo seicentesco, mentre aveva imposto il mantenimento delle navate gotiche.

1925  (ampliamento intero bene)

La chiesa fu ampliata nel 1925 secondo il progetto del Tiella, che cancellò l'intervento albertiano con la costruzione del nuovo corpo del transetto e del presbiterio triabsidato.

1934  (decorazione intero bene)

Nel 1934 circa il pittore Duilio Corompai realizzò dei dipinti a tempera sull'arco santo e sulla parete di fondo ricavata sul lato nord del braccio sinistro del transetto.

1938 - 1950 (demolizione intorno)

Fino al quarto decennio del XX secolo il sagrato della parrocchiale era accessibile solo attraversando il portico antistante alla vicina chiesa di San Rocco. Tale struttura fu demolita successivamente al 1938 ed entro la metà del secolo e il portale rivolto a ovest, recante inciso il millesimo 1561 fu ricollocato a destra della facciata di Sant'Eliseo e rempiegato come ingresso del cimitero.

1942 - 1950 (rifacimento pavimentazione)

La pavimentazione della chiesa venne sostiuita nel corso del quinto decennio del XX secolo. Presso l'Archivio Diocesano Tridentino si conserva il progetto elaborato a tale scopo dall'architetto Alessio Delmarco di Tesero nel 1942.

1978  (rifacimento coperture)

Nel 1978 furono rifatte le coperture della chiesa e del campanile. I lavori furono appaltati alla ditta Pegoretti di Vigolo Vattaro.

1994  (restauro intero bene)

Nuovi lavori di restauro interessarono la chiesa nel 1994.
Descrizione

Costruita con orientamento a est e affaccio sulla scoscesa piazza della Chiesa, la parrocchiale di Sant'Eliseo a Tesero sorprende per la mole imponente delle sue strutture, che denunciano la successione di varie fasi costruttive. La facciata monocuspidale, caratterizzata unicamente dalle aperture del portale carenato e dell'oculo centrale, risale all'epoca della ricostruzione dell'edificio in forme gotiche (1450-1458), che cancellò la fabbrica romanica consacrata nel 1135. Sulla sinistra è presente la torre campanaria, eretta nel 1499, la cui cella a bifore archiacute e trifore centinate fu sopraelevata tra il 1804 e il 1806 su progetto di Antonio Longo, con la realizzazione di una seconda cella neoclassica a quattro monofore strette tra lesene e cimate da frontoni triangolari, del tamburo con quadranti di orologio e della lanterna quadrangolare. Le fiancate laterali si presentano scandite da contrafforti (tre sul lato sinistro e uno su quello destro) e recano ciascuna tre finestre aperte in corrispondenza della prima, seconda e quarta campata. Un portale secondario si dispone sul lato sud; lungo la fiancata nord sale una scala coperta che conduce alla cantoria (1882). Ulteriori due accessi si collocano sui lati ovest dei bracci del transetto, la cui costruzione, progettata dal roveretano Giovanni Tiella nel 1925, determinò la demolizione del presbiterio barocco costruito nel 1694-1695 su progetto del pittore locale Giuseppe Alberti. A est emerge il corpo del presbiterio con abside poligonale, al quale si affiancano le due absidi semicircolari del transetto. L'interno conserva l'impianto quattrocentesco a tre navate di quattro campate, sormontate da una volta reticolata, le cui nervature convergono lateralmente su peducci antropomorfi e al centro su tre coppie di colonne lapidee. Quattro pilastri delimitano lo spazio della crociera del transetto, nei cui bracci si aprono quattro cappelle simmetriche, di cui quelle rivolte a est absidate e le altre a pianta rettangolare. Il presbiterio è rialzato su due gradini.
Pianta
Pianta a croce latina triabsidata.
Facciata
Facciata monocuspidale, asimmetrica a causa della presenza del campanile sul lato sinistro, delimitata a destra da cantonali in pietra a vista in corsi alternati. Sistema di forature determinato dalle aperture sovrapposte del portale ad arco carenato e dell'oculo circolare strombato.
Prospetti
Le fiancate laterali, scandite da contrafforti in pietra a vista (uno sul lato destro e tre su quello sinistro), presentano ciascuna una monofora a profilo sagomato disposta in corrispondenza della prima campata (quella sul lato sinistro è stata trasformata in un portale) e due monofore archiacute aperte in corrispondenza della seconda e quarta campata. Un portale secondario a profilo archiacuto si dispone sul lato destro, all'altezza della terza campata. Lungo il fianco sinistro è presente inoltre una ripida scala in pietra di venti gradini coperta da una tettoia lignea, che sale parallelamente al muro e conduce alla cantoria. I bracci del transetto, simmetrici, sono dotati a ovest di portali triliti sormontati da monofore centinate; sul lato est, caratterizzato dall'emergere delle strutture delle due absidi minori, si dispongono due polifore centinate, mentre a nord e a sud emergono i corpi rispettivamente della sacrestia e di un ambiente adibito a deposito. Il corpo del presbiterio/abside è definito da cantonali in pietra a vista disposti in corsi alternati e reca finestre quadrangolari sormontate da altre lunettate aperte sui lati nord e sud. Lunette cieche sormontate da croci si dispongono sui tre lati dell'abside.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare, anteposta alla facciata sul lato sinitro e ad essa addossata. Fusto intonacato, rifinito da cantonali in pietra a vista diposti in corsi alternati, segnato da feritoie affacciate a sud; un quadrante di orologio è presente sul lato ovest. La cella campanaria è organizzata su più livelli, che ne denunciano le fasi costruttive. Quello inferiore, d'epoca tardo-gotica, è connotato da un rivestimento in pietra a vista e reca quattro bifore archiacute sormontate da altrettante trifore centinate. A questo si sovrappone un'ulteriore cella di fattura neoclassica a quattro monofore centinate, definita da lesene angolari concluse da obelischi e cimata su ogni lato da frontoni triangolari modanati, oltre la quale si dispongono un tamburo quadrangolare i cui lati sono occupati da quadranti di orologio, e una lanterna quadrangolare aperta da finestre rettangolari e circondata da un balconata in aggetto. Copertura a campana conclusa da sfera e croce.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navate coperte da volte reticolate, impostate lateralmente su peducci antropomorfi; transetto voltato a crociera; volte a botte unghiata nelle cappelle ricavate sui lati nord e sud del transetto; volte a botte nel presbiterio e nelle absidi minori, che presentano anche dei catini semisferici.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in scandole. Campanile: copertura a campana, rivestita in lamiera metallica.
Interni
Tre navate, di cui la centrale di ampiezza maggiore rispetto alle laterali, ripartite in quattro campate da tre coppie di colonne in pietra a vista, sulle quali convergono le nervature della volta reticolata. Quattro pilastri rivestiti in pietra definiscono lo spazio della crociera del transetto, rialzata su un gradino. Cappelle laterali simmetriche si affacciano sui lati bracci del transetto, di cui quelle rivolte a est absidate e quelle rivolte a nord e a sud a pianta rettangolare. Presbierio rettangolare rialzato su due gradini, concluso da abside poligonale.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in mattonelle di pietra calcarea bianche e nere in corsi diagonali irregolari, comune alle navate, al transetto e al presbiterio.
Elementi decorativi
La chiesa è abbellita internamente ed esternamente da numerosi dipinti murali eseguiti sia a fresco (pareti delle navate laterali e fiancata destra) sia a tempera su intonaco (cappella nord del transetto sinistro, arco santo e facciata).
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato secondo un progetto unitario e ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, su predella propria, è stata collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo, in pietra. Un ambone di fattura simile a quella della mensa è collocato sul lato destro, presso l'arco santo. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
sede - aggiunta arredo (1970 circa)
L'intervento di adeguamento liturgico è stato completato con l'inserimento di arredi mobili impiegati come poli liturgici. Sul gradino dell'altare maggiore storico è stata collocata una sedia in legno con seduta e schienale imbottiti che funge da sede; si accompagna a quattro sgabelli lignei.
fonte battesimale - intervento strutturale (1968-1970 circa)
Il fonte battesimale storico si trova nella cappella aperta sulla parete di fondo del transetto destro.
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