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Masi di Cavalese
Cavalese
Trento
chiesa
parrocchiale
SS. Trinità
Parrocchia della Santissima Trinità
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1995); fonte battesimale - intervento strutturale (1968-1970)
1709/05/26 - 1712(costruzione intero bene); 1712/05/08 - 1712/05/08(benedizione carattere generale); 1722/07/22 - 1722/07/22(consacrazione carattere generale); 1755/02/22 - 1755/02/22(erezione a curazia carattere generale); 1819 - 1819(concessione della custodia eucaristica carattere generale); 1821 - 1821(erezione a primissaria carattere generale); 1822/06/14 - 1826(ampliamento intero bene); 1862 - 1862(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1862/05/14 - 1862/05/14(erezione a espositura carattere generale); 1864/08/03 - 1864/08/03(consacrazione carattere generale); 1924 - 1924(decorazione catino absidale); 1958/06/10 - 1958/06/10(erezione a parrocchia carattere generale); 1968 - 1968(rifacimento coperture); 1970 - 1970(adeguamento liturgico presbiterio)
Chiesa della Santissima Trinita
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Trinita <Masi di Cavalese, Cavalese>
Altre denominazioni SS. Trinità e S. Apollinare
SS. Trinità
Autore (ruolo)
Alberti, Giuseppe (progetto chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1709/05/26 - 1712 (costruzione intero bene)

La chiesa di Masi di Cavalese, dedicata alla Santissima Trinità, fu costruita tra il 26 maggio 1709 (posa della prima pietra) e il maggio 1712, su progetto del pittore fiemmese Giuseppe Alberti, che concepì una struttura ovale all'interno e ottagonale irregolare esternamente, della quale non rimangono che poche tracce nel presbiterio. Secondo la tradizione le spese di edificazione furono interamente sostenute dalla comunità di Masi.

1712/05/08  (benedizione carattere generale)

L'edificio fu benedetto dall'arciprete di Cavalese, don Antonio Manci, l'8 maggio 1712.

1722/07/22  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata dal principe vescovo Giovanni Michele Spaur in occasione della visita pastorale del 22 luglio 1722.

1755/02/22  (erezione a curazia carattere generale)

A partire dal 22 febbraio 1755 la chiesa divenne beneficio curaziale della pieve di Cavalese.

1819  (concessione della custodia eucaristica carattere generale)

La chiesa della Santissima Trinità ottenne la concessione della custodia eucaristica nel 1819.

1821  (erezione a primissaria carattere generale)

Grazie alla fondazione di alcuni legati pii la vicinia di Masi di Cavalese ottenne la fondazione della primissaria (1821).

1822/06/14 - 1826 (ampliamento intero bene)

L'assetto dell'edificio settecentesco fu totalmente stravolto nella prima metà del XIX secolo con la costruzione dell'attuale navata. Tali lavori, che comportarono la parziale demolizione della struttura ottagonale progettata dall'Alberti e la sua riconversione in area presbiteriale, si situano tra il 14 giugno 1822, data dell'autorizzazione dell'ordinariato vescovile ai lavori di ampliamento, e il 1826. Un interessante documento del 9 giugno 1824, conservato presso l'Archivio Diocesano Tridentino, testimonia che a questa data la navata era ormai pronta anche se non erano ancora state effettuate le demolizioni necessarie al suo raccordo con la cappella albertiana.

1862  (concessione del fonte battesimale carattere generale)

La chiesa ottenne la concessione del fonte battesimale solo nel 1862.

1862/05/14  (erezione a espositura carattere generale)

La chiesa fu eretta ad espositura il 14 maggio 1862.

1864/08/03  (consacrazione carattere generale)

L'edificio sacro fu nuovamente consacrato dal vescovo trentino Benedetto Riccabona in occasione della visita pastorale del 3 agosto 1864.

1924  (decorazione catino absidale)

Il catino absidale fu decorato a tempera da Francesco Giustiniani nel 1924.

1958/06/10  (erezione a parrocchia carattere generale)

La parrocchia della Santissima Trinità a Masi di Cavalese venne ufficialmente eretta il 10 giugno 1958.

1968  (rifacimento coperture)

Il tetto in scandole venne rifatto nel 1968.

1970  (adeguamento liturgico presbiterio)

Il primo intervento di adeguamento liturgico, progettato dal geometra Bruno Facchin e approvato dall'ufficio liturgico dell'Arcidiocesi di Trento, fu attuato nel 1970.
Descrizione

La chiesa della Santissima Trinità sorge al centro della frazione di Masi di Cavalese con orientamento a est. Costruita tra il 1709 e il 1712 su progetto di Giuseppe Alberti, con pianta ellittica inscritta in un'ottagono irregolare, la cappella fu totalmente stravolta nel suo assetto tra il 1822 e il 1826, quando al sacello albertiano venne annessa la navata attuale. In conseguenza di tale ampliamento la struttura settecentesca fu in gran parte demolita e le sue rimaneze riconvertite nel presbiterio. La facciata monofastigiata presenta una decorazione tromp-l'oeil a tempio tetrastilo con frontone triangolare sostenuto da quattro paraste tuscaniche. Nell'intercolumnio centrale si dispongono il portale maggiore e una finestra sagomata, mentre nei settori laterali trovano posto due finestre rettangolari sdraiate e due nicchie, fintamente frontonate, abitate da statue. Un oculo circolare si colloca alla sommità del timpano. Le fiancate sono lisce e presentano delle aperture unicamente sul lato sud, dove due monofore centinate si dispongono ai lati del portale secondario; il sistema di aperture è completato in alto da tre finestre lunettate. A destra del presbiterio emerge il volume della sacrestia. Il campanile a pianta quadrangolare è addossato al lato nord della chiesa e reca una cella a due livelli, illuminati da monofore centinate e archiacute. L'interno si sviluppa a navata unica, ritmata da quattro coppie di semipilastri, che definiscono lo spazio di tre campate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su due gradini. Un cornicione marcapiano, eminente in corrispondenza dei semipilastri, percorre l'intero perimetro.
Preesistenze
Il presbiterio semiellittico costituisce l'unica rimanenza della precedente cappella a pianta ovale progettata da Giuseppe Alberti e costruita tra il 1709 e il 1712.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio semiellittico.
Facciata
Facciata monofastigiata, interamente occupata da una finta architettura dipinta, organizzata in forma di tempio tetrastilo con frontone triangolare sorretto da quattro paraste tuscaniche. L'impaginazione della decorazione pittorica definisce tre settori occupati ai lati da due finestre rettangolari sdraiate sormontate da altrettante nicchie centinate, fintamente frontonate ma abitate da statue lignee, e al centro dal portale trilitico e da una finestra a luce sagomata. Alla sommità del timpano si apre inoltre un oculo circolare, finto di diametro doppio dalla decorazione pittorica.
Prospetti
Fiancata sinistra cieca, caratterizzata dalla presenza del campanile. Fiancata destra scandita dalle aperture di due monofore centinate poste in corrispondenza della prima e terza campata e di tre finestre lunettate sommitali; all'altezza della seconda campata si dispone un accesso secondario. A sud del presbiterio emerge, inoltre, la struttura della sacrestia. Abside esternamente poligonale, nei cui lati obliqui si dispongono finestre monofore a luce centinata.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata al lato sinistro della chiesa, nel punto d'innesto tra navata e presbiterio. Fusto forato da feritoie affacciate a est, rifinito da cantonali angolari dipinti; sui lati est e ovest si dispongono due quadranti di orologio. Cella campanaria organizzata su due livelli ripartiti da cornici modanate, illuminata in basso da monofore centinate e in alto da finestre archiacute. Copertura a piramide.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata, rinsaldata da catene; volta a vela ribassata sul presbiterio; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in scandole. Campanile: copertura a piramide rivestita in scandole.
Interni
Navata unica ritmata da quattro coppie di semipilastri intonacati poggianti su alti plinti squadrati, che definiscono tre campate di uguali dimensioni. Lungo il lato sinistro, in corrispondenza di ogni campata, si susseguono una nicchia centinata aperta a mezza altezza e due arcate centinate che inquadrano rispettivamente un altare laterale e il fonte battesimale. Due nicchie abitate da statue si dispongono ai lati dell'arco santo a pieno centro che introduce al presbiterio semiellittico, rialzato su due gradini e illuminato da due monofore a tutto sesto. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza dei pilastri, percorre l'intero perimetro della struttura.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di pietra calcarea disposte a spina di pesce, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
I semipilastri e il cornicione marcapiano presentano una decorazione a finto marmo. Il catino absidale reca una scena figurata dipinta a tempera.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1995)
L'adeguamento liturgico è stato attuato secondo il progetto unitario dell'architetto Michele Anderle e ha carattere di stabilità. Al centro del presbiterio storico, a raso pavimento, è stata inserita la mensa al popolo, di tipo a tavolo, in marmo, il cui fusto presenta motivi cruciformi modanati. A destra, presso l'arco santo, è stato posizionato l'ambone, di fattura analoga a quella della mensa al popolo, con parapetto formato da due pannelli lapidei tra i quali si inserisce il leggio. Le modanature che caratterizzano l'ambone e la mensa si ritrovano nei braccioli della sede, posta sul lato destro, davanti al gradino dell'altare maggiore storico che è stato mantenuto. Alla sede si accompagnano due sgabelli analoghi. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Le balaustre lignee erano state rimosse già all'epoca del primo intervento di adeguamento provvisorio (1968-1970) e riposte presso la casa canonica.
fonte battesimale - intervento strutturale (1968-1970)
Un fonte battesimale di nuova realizzazione è stato posizionato lungo la parete sinistra della terza campata. È abbinato al coprifonte storico del XIX secolo.
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