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Castello di Fiemme
Castello-Molina di Fiemme
Trento
chiesa
sussidiaria
Immacolata di Lourdes
Parrocchia di San Giorgio
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1216/10/02 - 1216/10/02(menzione carattere generale); XIV - XIV(riedificazione intero bene); 1450 - 1499(decorazione intero bene); 1580 - 1580(menzione cimitero); 1633 - 1634(ristrutturazione intorno); 1639/07/30 - 1639/07/30(erezione a curazia carattere generale); 1640 - 1640(costruzione cappella della Madonna del Rosario); 1733 - 1734(erezione Via Crucis intorno); 1750 - 1850(ampliamento navata); 1850 - 1850(costruzione nuova strada d'accesso intorno); 1850 - 1856(ricostruzione cimitero); 1856 - 1856(abbandono carattere generale); 1882 - 1882(demolizioni navata); 1894/01/11 - 1894/01/11(erezione croce in granito sagrato); 1895 - 1906(demolizione campanile); 1902 - 1902(variazione d'uso carattere generale); 1905 - 1908(restituzione al culto intero bene); 1909 - 1912(decorazione presbiterio); 1923 - 1923(erezione monumento ai caduti sagrato)
Chiesa dell'Immacolata di Lourdes
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dell'Immacolata di Lourdes <Castello di Fiemme, Castello-Molina di Fiemme>
Altre denominazioni Madonna Immacolata di Lourdes
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1216/10/02  (menzione carattere generale)

La frazione di Castello di Fiemme deriva il suo toponimo da quello del castello fatto costruire da Mainardo II conte di Tirolo sul dosso sovrastante l'abitato prima del 1276 e demolito nel 1310 per ordine di Ottone III. Presso il fortilizio esisteva una cappella dedicata a San Giorgio, consacrata dal vescovo Federico Vanga il 2 ottobre 1216, che secondo la storiografia locale avrebbe costituito il primo nucleo della chiesa dell'Immacolata di Lourdes, la cui dedicazione originaria a San Giorgio fu mutata in seguito alla costruzione dell'odierna chiesa parrocchiale (1856) (incerta).

XIV  (riedificazione intero bene)

Secondo Gerola la struttura della chiesa risale al XIV secolo. Altri storici locali ipotizzano invece una fase di ricostruzione dell'edificio in forme gotiche attorno alla metà del XV secolo (incerta).

1450 - 1499 (decorazione intero bene)

La chiesa conobbe una campagna decorativa nella seconda metà del XV secolo, della quale sopravvivono il San Cristoforo affrescato sulla fiancata sinistra, attribuito alla cerchia di Leonardo da Bressanone, e alcuni frammenti di affreschi di ambito tirolese presenti sulle pareti della terza campata della navata.

1580  (menzione cimitero)

La prima menzione del cimitero presente attorno alla chiesa si registra negli atti visitali del 1580.

1633 - 1634 (ristrutturazione intorno)

Tra il 1633 e il 1634 l'area circostante l'edificio subì alcune trasformazioni e venne interessata da importanti lavori consolidamento. Il sagrato fu rinsaldato con la costruzione di un nuovo muro di contenimento e fu fornito di una recinzione, mentre dietro la chiesa fu ricostruito il cimitero.

1639/07/30  (erezione a curazia carattere generale)

La cappella di San Giorgio a Castello di Fiemme fu eretta a curazia dipendente dalla pieve di Fiemme il 30 luglio 1639.

1640  (costruzione cappella della Madonna del Rosario)

Nel 1640 circa sul lato nord della navata fu costruita la cappella della Madonna del Rosario. Gli ovali in stucco contenenti i dipinti dei misteri del rosario che adornano l'ingresso alla cappella si ritengono coevi all'edificazione del sacello.

1733 - 1734 (erezione Via Crucis intorno)

Nel 1733-1734 lungo la via che sale al colle della chiesa, conosciuto anche come "dosso di Santa Lucia", fu eretta una Via Crucis con quattordici edicole. L'ultima stazione si trovava addossata al muro dell'antico campanile.

1750 - 1850 (ampliamento navata)

Come risulta dal confronto tra le immagini della chiesa tramandate dalla pala settecentesca di Santa Lucia conservata presso l'attuale parrocchiale e da una fotografia del 1870 circa reperibile in bibliografia, tra la seconda metà del XVIII e la prima metà del XIX secolo la navata fu prolungata verso ovest di una campata. Il portico antistante la facciata, documentato dal dipinto di ambito fiemmese, fu ricostruito dopo l'ampliamento.

1850  (costruzione nuova strada d'accesso intorno)

In vista dell'avvio del cantiere della nuova parrocchiale nel 1850 il Comune di Castello di Fiemme promosse la costruzione di una nuova strada di accesso al dosso di Santa Lucia. In seguito a tali lavori gran parte delle edicole della Via Crucis settecentesca furono demolite e le altre caddero in disuso.

1850 - 1856 (ricostruzione cimitero)

Il cimitero fu ricostruito nelle forme odierne in occasione dell'edificazione della nuova chiesa parrocchiale (1850-1856).

1856  (abbandono carattere generale)

Nel 1856 la chiesa cedette la dedicazione a San Giorgio alla nuova chiesa parrocchiale, costruita a pochi metri di distanza su progetto dell'architetto Claricicni. In seguito a tale evento l'edificio cadde in uno stato di progressivo abbandono.

1882  (demolizioni navata)

Fino all'Ottocento inoltrato la navata si presentava suddivisa in due campate, di cui una maggiore allineata al presbiterio e una minore posta a destra, chiamata cappella di Santa Lucia. Nel 1882 il Comune di Castello di Fiemme decise di allargare la piazza circostante l'edificio della parrocchiale, per consentire un più agile svolgimento delle processioni intorno al nuovo edificio. Su progetto del perito edile Leonardo Deflorian furono quindi demoliti la cosiddetta cappella di Santa Lucia situata a est, la cantoria e il portico antistante la chiesa vecchia.

1894/01/11  (erezione croce in granito sagrato)

La grande croce in granito presente nel sagrato della parrocchiale fu eretta e benedetta l'11 gennaio 1894.

1895 - 1906 (demolizione campanile)

La chiesa era originariamente fornita di un campanile romanico con cella aperta su tutti i lati da due ordini di bifore e cuspide piramidale rivestita in scandole verdi. Verso la fine del XIX secolo la torre mostrava evidenti segni di cedimento, cosicché nel 1895 fu steso un progetto per la costruzione di un nuovo campanile, che per mancanza di fondi non fu intrapresa. A quattro anni di distanza, nel 1899 la rappresentanza comunale inoltrò un ricorso alla Imperial Regia Luogotenenza di Innsbruck proponendo, per ragioni economiche, il solo consolidamento della struttura, ma la mozione fu respinta. Il processo di degrado della torre si aggravò negli anni successivi, tanto che nel 1902 il Comune fu costretto a proibire l'azionamento delle campane, il cui suono faceva tremare le murature. La torre fu infine demolita nel 1906 per consentire la costruzione del campanile della nuova parrocchiale.

1902  (variazione d'uso carattere generale)

Nel 1902 Giuseppe Gerola descriveva la chiesa "di un semplice stile gotico, ad unica nacata con volta a coste, ed abside poligonale rivolta ad oriente con due graziose bifore laterali". La navata si presentava ripartita a metà da un muro trasversale, che divideva la zona del vecchio presbiterio e cappella, usata come deposito e lavanderia, dalla porzione di navata verso sera, dove era custodito l'archivio comunale.

1905 - 1908 (restituzione al culto intero bene)

Divenuto parroco don Pietro Chiocchetti di Moena (1905) si pose il problema del recupero dell'antica chiesa, che si voleva dedicare alla Madonna di Lourdes. Dopo una lunga discussione con il capomastro la tramezza che divideva la navata fu demolita e cominciarono i lavori di ristrutturazione dell'edificio. Nella navata e nel presbiterio furono demoliti i costoloni delle volte e all'interno dell'ancona dell'altare maggiore fu allestita la grotta di Lourdes. Contestualmente fu murato l'accesso nord, posto sotto l'affresco con San Cristoforo, e venne ampliato quello ovest. I lavori furono ultimati nel 1908.

1909 - 1912 (decorazione presbiterio)

Tra il 1909 e il 1912 il pittore Giovanni Battista Chiocchetti eseguì la decorazione pittorica interna della chiesa.

1923  (erezione monumento ai caduti sagrato)

Nel 1923 nel sagrato comune alle due chiese fu eretto il monumento ai caduti della prima guerra mondiale.
Descrizione

La chiesa dell'Immacolata di Lourdes, originariamente dedicata a San Giorgio, sorge presso la chiesa parrocchiale sul dosso di Santa Lucia che sovrasta l'abitato di Castello di Fiemme, con orientamento a est. Secondo la tradizione la chiesa sarebbe stata costruita sulle vestigia della cappella consacrata da Federico Vanga nel 1216 presso il castelliere fatto costruire da Mainardo II prima del 1276 e demolito nel 1310. In seguito alla costruzione della nuova parrocchiale (1850-1856), la chiesa perse l'originaria dedicazione a San Giorgio e cadde in uno stato di abbandono, che fornì il pretesto per le demolizione della seconda navata (1882) e dell'antico campanile romanico (1906). La facciata a due spioventi è occupata al centro dalle aperture del portale e della monofora centinata. La fiancata nord, costruita a strapiombo sulla valle, vede emergere il corpo della cappella laterale, presso il quale è presente un affresco raffigurante San Cristoforo, patrono dei viaggiatori. Il lato sinistro, rivolto a mezzogiorno, reca due finestre lunettate, tra le quali si inserisce il portale secondario a luce archiacuta. All'interno la navata unica è interrotta all'altezza della terza campata da una cancellata in ferro battuto, oltre la quale si sviluppa il corpo della cappella laterale, aggiunta sul lato sinistro nel 1640 e inquadrata da un'arcata a pieno centro abbellita da quindici ovali con i Misteri del Rosario. Il presbiterio, introdotto dall'arco santo archiacuto e rialzato su un gradino, si conclude in un'abside poligonale.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; a sinistra della terza campata si sviluppa una cappella a pianta rettangolare. Presbiterio rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, rifinita sul solo lato sinistro da cantonali in pietra a vista in corsi alternati e occupata dalle aperture del portale a luce a tutto sesto e della sovrastante monofora centinata.
Prospetti
Fiancate laterali lisce; il lato destro reca due finestre lunettate aperte in corrispondenza della prima e della terza campata, mentre al centro si dispone un portale secondario a luce archiacuta. Il lato sinistro, lungo il quale emerge il volume della cappella laterale, presenta un'unica finestra lunettata posta in corrispondenza della seconda campata. Due monofore centinate si dispongono nei lati obliqui dell'abside, i cui angoli sono definiti da cantonali in pietra. Un corpo poligonlae è addossato alla parete di fondo dell'abside.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla prima campata e a crociera sulle due restanti; cappella laterale voltata a botte; presbiterio sormontato da volta a spicchi.
Coperture
Tetto a doppia falda con truttura in legno e manto di copertura in tegole.
Interni
Navata unica, ribassata rispetto al piano stradale, ripartita in tre campate; a sinistra della terza campata si affaccia una cappella laterale inquadrata da un'arcata a pieno centro. La navata è ripartita trasversalmente da una cancellata in ferro battuto che isola l'area della cappella e del presbiterio da quella dell'assemblea. Presbiterio rialzato su un gradino, introdotto da un arco santo a pieno centro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle cementizie bianche e rosse disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
L'interno della chiesa è ingentilito da motivi decorativi eseguiti a tempera che rifiniscono le cornici di finestra e le volte della chiesa. La capella laterale presenta inoltre alcuni elementi decorativi in stucco sulla volta e sull'arco d'ingresso.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria, tramite l'inserimento di arredi mobili impiegati come poli liturgici. Al centro del presbiterio storico, tutt'ora delimitato da una balaustra in legno dipinto e da una cancellata in ferro battuto, è stata inserita una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno, posta su predella propria. Presso la balaustra, a sinistra, è presente un leggio in legno utilizzato come ambone. Una sedia in legno, addossata alla parete destra del presbiterio, funge da sede. La custodia eucaristica è posta in un tabernacolo collocato alla sommità di una colonna marmorea, sulla destra del presbiterio.
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