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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Mezzocorona
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Lorenzo m.
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (2012)
1785 - 1787(fase preliminare alla costruzione intero bene); 1787/08/06 - 1787/08/06(benedizione carattere generale); 1787 - 1787(costruzione intero bene); 1787 - 1877(mantenimento della chiesa carattere generale); 1880 - 1880(passaggio di proprietà intero bene); 1920 - 1920(restauro intero bene); 1950 - 1959(costruzione portico); 1979 - 1979(restauro intero bene); 1987/05/11 - 1987/05/11(passaggio di proprietà intero bene); 1988 - 1988(manutenzione coperture); 2012 - 2012(restauro intero bene)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Lorenzo Martire <Mezzocorona>
Altre denominazioni S. Lorenzo m.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1785 - 1787 (fase preliminare alla costruzione intero bene)

Nel 1772 Stefano Antonio de Vescovi (1747-1827) si fece costruire una casa di villeggiatura per i mesi estivi sul Monte Corona. Il progetto era stato accompagnato da una divertente scommessa con Francesco de Luca, che non voleva credere che il nobile avrebbe messo in pratica il suo proposito e lo sfidava a completare la costruzione entro l'anno. Il de Vescovi vinse la scommessa e cominciò a frequentare il Monte Corona a partire dall'estate del 1773 con la moglie e un sacerdote che officiava regolarmente la loro cappella privata. Presto il nobile fu imitato da altri villeggianti, che attendevano alla messa presso la cappella de Vescovi. In poco tempo però il numero dei villeggianti crebbe al punto che il sacello non fu più sufficiente a contenerli. Nacque così l'esigenza di costruire una chiesa sul Monte Corona.

1787/08/06  (benedizione carattere generale)

L'edificio sacro fu benedetto il 6 agosto 1787.

1787  (costruzione intero bene)

La chiesetta fu costruita entro il 1787.

1787 - 1877 (mantenimento della chiesa carattere generale)

Fin dal principio la chiesa di San Lorenzo Martire venne eretta come "cappella pubblica", cioè aperta al pubblico, ma la proprietà rimase privata. Il mantenimento del sacerdote venne assicurato dal de Vescovi fino alla sua morte, non senza liti con gli altri villeggianti che inizialmente avevano dato la loro disponibilità a contribuire alle spese per la chiesa. La questione fu formalmente risolta solo nel 1877 con un accordo trovato dal nipote del de Vescovi, Luigi, con gli altri abitanti estivi del Monte.

1880  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1880 la signora Anna Dalla Bona, vedova di Luigi de Vescovi, donò la chiesa al comune di Mezzocorona.

1920  (restauro intero bene)

L'edificio sacro subì dei danni durante la prima guerra mondiale e fu sottoposto a un restauro nel 1920.

1950 - 1959 (costruzione portico)

La costruzione del portico antistante la facciata risale agli anni Cinquanta del Novecento.

1979  (restauro intero bene)

Un nuovo intervento di restauro si rese necessario in seguito al sisma del 1976. I lavori, eseguiti nell'estate del 1979, compresero il rifacimento del tetto, la tinteggiatura dell'edificio e la posa di un nuovo pavimento.

1987/05/11  (passaggio di proprietà intero bene)

L'intavolazione del diritto di proprietà a favore della Parrocchia di Santa Maria Assunta a Mezzocorona risale all'11 maggio 1987.

1988  (manutenzione coperture)

Una successiva manutenzione del tetto risale al 1988.

2012  (restauro intero bene)

L'ultimo intervento di restauro dell'edificio risale al 2012. I lavori, progettati dagli architetti Lorenza Donati e Roberto Nicoletto e finanziati dalla Provincia Autonoma di Trento, hanno compreso il ripasso del tetto con l'installazione di canali di gronda e di scolo per le acque piovane, il rinnovo del portico, la sostituzione di porta e finestre, la tinteggiatura interna ed esterna dell'edificio.
Descrizione

Costruita dal nobile Stefano Antonio de Vescovi nel 1785-1787 come cappella privata ma ad uso pubblico, la chiesa sorge nella località di villeggiatura di Monte Corona con orientamento a sud. L'edificio sacro presenta una facciata a due spioventi, preceduta da una profonda tettoia aperta su tre lati, con tetto a tre falde sostenuto da travi in legno poggianti su muretti bassi. Al centro si dispongono il portale maggiore e una finestra lunettata. Alla sommità si erge un campaniletto a vela con tetto a due spioventi e campana azionata manualmente. Le fiancate, simmetriche, sono percorse in basso da una zoccolatura a intonaco rustico e sono scandite dalle aperture di due monofore a centinatura rientrante per lato. Ulteriori due finestre simili sono aperte ai lati del presbiterio. Il semplice interno si sviluppa a navata unica, ripartita in due campate da coppie di lesene intonacate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su un gradino.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare; abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, preceduta da una profonda tettoia aperta su tre lati, con tetto a tre falde sostenuto da travi in legno poggianti su muretti bassi. Al centro si dispongono il portale maggiore e una finestra lunettata. Alla sommità si erge un campaniletto a vela con tetto a due spioventi e campana azionata manualmente.
Prospetti
Fiancate simmetriche, percorse in basso da una zoccolatura a intonaco rustico dipinta, e scandite dalle aperture di due monofore a centinatura rientrante per lato. Ulteriori due finestre simili sono aperte ai lati del presbiterio.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata; volta a spicchi sul presbiterio e sull'abside.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Tettoia: tetto a tre falde con manto in coppi.
Interni
Navata unica, ripartita in due campate da coppie di lesene intonacate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su un gradino.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cotto, comune alla navata e al presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2012)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria fin dall'ultimo quarto del Novecento, con l'aggiunta di arredi mobili in legno impiegati come poli liturgici. In occasione dei restauri del 2012 tali arredi sono stati sostituiti con altri nuovi (progetto dello studio associato degli architetti Lorenza Donati e Roberto Nicoletto), anch'essi in legno. Al centro del presbiterio storico è collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo. Sulla sinistra, in posizione avanzata verso la navata, è collocato un leggio in legno che funge da ambone. Una sedia tipo "Savonarola", addossata alla parete destra del presbiterio, viene utilizzata come sede.
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