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Sardagna
Trento
Trento
chiesa
parrocchiale
Santi Filippo e Giacomo
Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1969)
1736 - 1742(costruzione intero bene); 1742/07/08 - 1742/07/08(consacrazione carattere generale); 1787 - 1788(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1858 - 1858(decorazione intero bene); 1860 - 1860(ampliamento intero bene); 1883 - 1883(copertura campanile); 1891 - 1891(finestre abside); 1910/02/11 - 1910/02/11(erezione a parrocchia carattere generale); 1913 - 1913(decorazione intero bene); 1934 - 1943(restauro intero bene); 1944 - 1967(restauro intero bene); 1981 - 1983(restauro intero bene )
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo <Sardagna, Trento>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa )
Notizie Storiche

1736 - 1742 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa fu eretta tra la fine del 1736 e il 1742 per sostituire, a causa dell'aumento demografico, la vecchia chiesa del cimitero (eretta a curaziale nel 1679).

1742/07/08  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata l'8 luglio 1742 dal vescovo suffraganeo Gian Michele Spaur.

1787 - 1788 (concessione del fonte battesimale carattere generale)

Il fonte battesimale fu concesso nel 1787 e fu collocato in chiesa l'anno successivo (è datato 1788).

1858  (decorazione intero bene)

L'edificio fu decorato da stucchi di Luigi Comitti nel 1858 (capitelli e cornice della pala).

1860  (ampliamento intero bene)

La chiesa fu ampliata nel 1860 con l'aggiunta del presbiterio e dell'abside.

1883  (copertura campanile)

Nel 1883 venne fatta la copertura in cotto sul campanile, sotto don Antonio Toller.

1891  (finestre abside)

Nel 1891 vennero aperte due finestre nell'abside, sotto don Baldessare Delugan.

1910/02/11  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia l'11 febbraio 1910.

1913  (decorazione intero bene)

La chiesa fu decorata nel 1913 da Francesco Giustiniani.

1934 - 1943 (restauro intero bene)

Tra il 1934 e il 1943, sotto don Giovanni Albertani, vennero fatti diversi lavori di abbellimento (le vetrate dell'abside, il rivestimento delle pareti del presbiterio e la gradinata di accesso alla chiesa).

1944 - 1967 (restauro intero bene)

Tra il 1944 e il 1967, sotto don Renzo Bonelli, continuarono i lavori di abbellimento (il rivestimento delle pareti della navata, impianto elettrico e di riscaldamento).

1981 - 1983 (restauro intero bene )

La chiesa fu oggetti di nuovi lavori di restauro a partire dal 1981. Nel 1983 fu tinteggiata.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo, orientata a ovest, venne edificata al centro del paese di Sardagna tra il 1736 e il 1742 per sostituire, a causa dell'aumento demografico, la vecchia curaziale. La facciata a due spioventi presenta un portale con frontone curvilineo interrotto, sovrastato da una finestra lunettata e da un oculo. Il campanile è caratterizzato da una cella campanaria aperta da monofore e da una copertura piramidale ad embrici policromi. All'interno, la navata è suddivisa in tre campate coperte da volte a botte unghiata e il presbiterio è rialzato su tre gradini, voltato a crociera e concluso da abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi tripartita da cornici: il settore inferiore presenta un portale architravato con frontone curvilineo interrotto, preceduto da una gradinata e inscritto entro un incasso ad arco a tutto sesto; il settore centrale è aperto da una finestra lunettata e il timpano da un oculo. Zoccolo in pietra a vista e finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate scandite da pilastri e aperte da ingressi laterali. Fiancata sud caratterizzata dal corpo sporgente della sacrestia. Zoccolo in pietra a vista e finiture ad intonaco rustico tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, posta a nord del presbiterio; fusto in muratura di pietrame intonacata; cella campanaria aperta da monofore; copertura piramidale ad embrici policromi.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata ritmata da arcate trasversali sopra la navata; volta a crociera sul presbiterio; catino absidale. Presenza di tiranti in ferro nella navata.
Coperture
Tetto della navata a doppia falda, ricoperto da coppi in laterizio; tetto del presbiterio a due falde e tetto dell'abside semiconico con coppi in laterizio.
Interni
Navata unica suddivisa in tre campate da pilastri, ai quali si sovrappongono paraste corinzie reggenti cornicione marcapiano che corre lungo l'intera struttura. Tra i pilastri si sviluppano tre cappelle per lato, speculari e poco profonde. Presbiterio preceduto da arco santo, rialzato su tre gradini e caratterizzato da due portali laterali. Sei finestre lunettate illuminano la navata e due il presbiterio; l'abside presenta due finestre centinate. Zoccolo perimetrale lapideo nella navata e rivestimento marmoreo nel presbiterio. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte di pietra calcarea bianca e rossa, disposte ortogonalmente nella navata e a corsi diagonali nel presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti a tempera sulle volte.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969)
L'adeguamento liturgico risale al 1969 e non ha carattere di stabilità. Sul presbiterio storico sono state poste tre pedane lignee, dove si dispongono arredi utilizzati come poli liturgici: al centro si colloca l'altare verso il popolo in metallo; a sinistra, un leggio in metallo funge da ambone; a destra, una sedia lignea è utilizzata come sede. La custodia eucaristica è nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Le balaustre storiche sono presenti ma sono state modificate: alcuni balaustri sono stati asportati e impiegati per delimitare l'area del coro.
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