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Chiesetta degli sciatori scomparsi in montagna
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesetta degli sciatori scomparsi in montagna <Vason, Trento>
Altre denominazioni
chiesetta degli atleti della neve scomparsi chiesetta del Vason Chiesetta Alpina
Autore (ruolo)
Pontara, Giorgio (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche
1963 - 1966 (costruzione intero bene)
L'idea di realizzare la chiesetta sul monte Bondone, a 1650 metri s.l.m., nacque nel 1963, dal desiderio di Francesco Calovi, titolare dell'albergo Vason, di costruire un'edicola per grazia ricevuta; fu il cappuccino Riccardo Cetto, che si occupava del servizio liturgico della zona, a suggerire che si erigesse invece un luogo di culto per i molti trentini e turisti frequentatori delle piste da sci e degli alberghi della zona. Con i fondi raccolti da enti, albergatori e singoli benefattori, il terreno donato dagli Usi Civici di Sopramonte e l'iniziativa del coro della Sosat, che incise un canto dedicato alla chiesetta e donò al comitato promotore della costruzione i proventi dei diritti d'autore e della vendita del disco, si riuscì a completare l'opera. Vi concorsero ditte di Trento (Escavatrice per gli scavi e Pelz per l'impianto elettrico), di Sopramonte (Nardelli Avellino per le opere murarie e Mattes per le opere idrauliche) e di Gazzadina (Stenico per la falegnameria).
1966/12/04 (benedizione intero bene)
La nuova chiesa, già parzialmente aperta ai fedeli alla fine del 1964, venne inaugurata e benedetta dall'arcivescovo Gottardi il 4 dicembre 1966, alla presenza di atleti e allievi della scuola nazionale di sci e del campione del mondo Carlo Senoner. E' dedicata alla memoria degli atleti della neve prematuramente scomparsi. Accanto alla chiesa vennero realizzati anche una piccola sacrestia, un alloggio per il sacerdote, i servizi e una sala riunioni sul retro.
1972 (manutenzione tetto)
Nell'ottobre del 1972 i Vigili del Fuoco volontari di Sopramonte si occuparono della manutenzione straordinaria del tetto, con l'aiuto di volontari.
1986 (manutenzione esterno)
Sempre i Vigili del Fuoco volontari di Sopramonte si occuparono nell'autunno del 1986 della manutenzione e della tinteggiatura degli esterni, con la sostituzione delle scandole del tetto ammalorate e la stesura di olio di lino sulle parti lignee della struttura.
2011 - 2013 (ristrutturazione piazza intorno)
Tra il 2011 e il 2013 il Comune di Trento ha eseguito dei lavori di riqualificazione dell'ampio piazzale antistante la chiesa, innalzandone il livello pavimentale fino a nascondere il basamento in calcestruzzo rivestito in pietra bianca che elevava la costruzione e abbattendo le conifere che circondavano l'edificio sacro. Per questa ragione la moglie e la figlia dell'architetto Pontara, progettista della chiesa, hanno intentato una causa al Comune., tuttora in atto.
2017 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel corso del 2017 l'edificio sacro, già di proprietà del Comune di Trento, è passato alla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Sopramonte (Trento).
Descrizione
Orientata a nord-ovest e realizzata all'estremo di un ampio piazzale, la chiesetta di Vason, dedicata agli sciatori caduti in montagna, vide la luce tra il 1963 e il 1966, su progetto dell'architetto Giorgio Pontara, per fornire un luogo di culto ai frequentatori delle piste del Bondone. A pianta trapezoidale, presenta una caratteristica facciata dal profilo triangolare, vetrata nella parte bassa e lignea in quella superiore, elevata su di un basamento in calcestruzzo rivestito di pietra bianca al momento non più visibile. I ripidi spioventi scendono fino a terra lungo i fianchi, mentre la parete di fondo, anch'essa quasi interamente vetrata, è stata pensata per incorniciare il maestoso paesaggio alpino del gruppo delle Dolomiti di Brenta. All'interno dell'unico ambiente, interamente rivestito in legno, l'altare a tavolo è elevato su di una pedana a due gradini e al centro della parete di fondo è scenograficamente appeso un grande crocifisso.
Pianta
Pianta trapezoidale.
Facciata
Facciata dal profilo triangolare, vetrata nella parte bassa e rivestita in legno in quella superiore, elevata su di un basamento in calcestruzzo rivestito di pietra bianca al momento non più visibile.
Prospetti
Fiancate caratterizzate dalla presenza degli spioventi del tetto che scendono fino a terra; la parete di fondo, vetrata come la facciata, si apre sul panorama del gruppo di Brenta.
Struttura
Strutture portanti verticali: fondazioni e muratura di base in cemento armato, completata da elementi in legno e vetro; strutture di orizzontamento: lato interno degli spioventi rivestiti in legno e raccordati alla sommità da travi orizzontali lignee.
Coperture
Tetto a due ripidi spioventi che coprono l'intera chiesa, con struttura portante in legno e manto di copertura in scandole di larice.
Interni
Interno ad ambiente unico, con altare a tavolo elevato su di una pedana lignea a due gradini; pareti rivestite di perline e un grande crocifisso in legno al centro della parete di fondo, tra le vetrate sagomate.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre irregolari di porfido; pedana in legno.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1966)
L'edificio è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.