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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Vaneze
Trento
Trento
chiesa
sussidiaria
Madonna della Neve
Parrocchia dell'Addolorata
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
1929 - 1930(costruzione intero bene); 1930 - 1930(completamento intero bene); 1930/08/07 - 1930/08/07(benedizione carattere generale); 1934 - 1934(posa della pavimentazione interno); 1952 - 1952(progetto campanile); 1960 - 1964(restauro copertura); 1968/11/20 - 1969(traslazione mensa d'altare); 1983 - 1983(restauro intero bene); 2009 - 2009(ripristino mensa d'altare); 2016 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna della Neve
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna della Neve <Vaneze, Trento>
Autore (ruolo)
Sottsass, Ettore, junior (progettazione)
Slomp, Fortunato (costruzione coperture)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1929 - 1930 (costruzione intero bene)

L'edificazione di alcune residenze di villeggiatura nella frazione di Vaneze nel corso del terzo decennio del XX secolo portò alla volontà, condivisa dai proprietari delle abitazioni, di erigere un luogo di culto già dal 1925; risale a quell'anno un primitivo progetto che non vide seguito, a firma di Gigi Casagrande. Grazie all'attività di coordinamento del comitato per l'erezione della chiesa da parte dell'ingegnere Ciro Montagni si procedette infine all'edificazione del luogo di culto tra 1929 e 1930, su disegno dell'architetto Ettore Sottsass. I progetti dell'architetto risalgono però almeno al 1928, come testimoniato da alcuni disegni conservati all'Archivio del '900 del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Le coperture furono realizzate dal carpentiere Fortunato Slomp.

1930  (completamento intero bene)

Nell'estate del 1930 si procedette ai lavori di completamento dell'edificio. La mensa d'altare, un progetto di Ettore Sottsass realizzato da Fortunato Slomp, fu donata da Ciro Montagni quale ex-voto per il pericolo scampato dalla figlia Elena, che era stata coinvolta un grave incidente. La campana fu issata nel settembre dello stesso anno. L'edificio venne infine impreziosito da un affresco di Luigi Bonazza.

1930/08/07  (benedizione carattere generale)

L'edificio sacro fu benedetto il 7 agosto 1930.

1934  (posa della pavimentazione interno)

Il materiale per la pavimentazione dell'interno fu donato dalla daitta Marmifera Ligure nel 1931, ma la posa fu eseguita solo nel 1934.

1952  (progetto campanile)

Nel 1952 Ettore Sottsass ideò un progetto per un campanile indipendente per la chiesa di Vaneze, che non fu mai realizzato. Il disegno si conserva al Mart di Rovereto.

1960 - 1964 (restauro copertura)

In questo periodo si procede alla sostituzione del manto di copertura in scandole di legno.

1968/11/20 - 1969 (traslazione mensa d'altare)

In seguito alla visita pastorale eseguita dall'arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi il 20 novembre 1968 fu deciso di adeguare l'orientamento della mensa d'altare alle disposizioni del Concilio Vaticano II. Per tale ragione la mensa del 1930 progettata da Sottsass venne rimossa e traslata nella chiesa di San Rocco a Sardagna. In suo luogo fu posta una mensa al popolo provvisoria.

1983  (restauro intero bene)

L'edificio venne sottoposto in questo periodo ad alcuni interventi di restauro.

2009  (ripristino mensa d'altare)

Si procede in questo anno al ripristino della mensa originariamente progettata da Ettore Sottsass; l'architetto aveva previsto di posizionare l'altare al centro dell'aula.

2016 - 2017 (restauro intero bene)

In questo biennio il luogo di culto è interessato da un'approfondita campagna di interventi conservativi a cura dell'architetto Claudio Gardelli, che si concretano nel rinnovo della copertura, nel ripristino delle murature, degli apparati lapidei e dell'apparato decorativo ad affresco.
Descrizione

L'edificazione di alcune residenze di villeggiatura nella frazione di Vaneze nel corso del terzo decennio del XX secolo portò alla volontà, condivisa dai proprietari delle abitazioni, di erigere un luogo di culto già dal 1925; risale a quell'anno un primitivo progetto che non vide seguito. Grazie all'attività di coordinamento del comitato per l'erezione della chiesa da parte dell'ingegnere Ciro Montagni si procedette infine all'edificazione del luogo di culto tra 1929 e 1930, su disegno dell'architetto Ettore Sottsass. I progetti dell'architetto risalgono però almeno al 1928, come testimoniato da alcuni disegni conservati all'Archivio del '900 del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. L'edificio venne infine impreziosito da un affresco di Luigi Bonazza e benedetto il 7 agosto 1930. Un importante opera di restauro condotto tra 2016 e 2017 ha riportato l'edificio ai valori originari. La facciata è anticipata da un portico coperto da due falde sostenute un complesso castello ligneo poggiante su una trave sostenuta da pilastri rastremati a sezione quadrangolare, connessi al prospetto frontale da bassi muri conclusi da lastre rettangolari in pietra calcarea rosata. Le falde determinano la sezione a spioventi della facciata, leggermente avanzata rispetto al corpo dell'edificio e caratterizzata al centro da un portale lapideo e architravato, rinserrato da una finestra rettangolare, provvista di cornice lapidea e inferriata. I prospetti laterali evidenziano la planimetria ottagonale dell'edificio di culto; i lati che affiancano il prospetto frontale, più brevi per via dell'aggetto della facciata rispetto al corpo dell'edificio, non risultano aperti da finestre. I cinque lati omogenei residui, aperti da finestre rettangolari, sdraiate, a profilo superiore timpanato e inferriate, risultano coperti da un portico delimitato alle due estremità da un'arcata a tutto sesto sostenuta da un pilastro quadrangolare rastremato, elevato da due gradini e ritmato da quattro colonne lapidee prive di base, entasi e capitelli, concluse da una cornice. Il campanile a torretta emerge dal punto di convergenza delle falde di copertura dell'edificio; presenta una struttura lignea al cui interno è ospitata la campana, sormontata da una cuspide a quattro spioventi, coperta da scandole lignee. L'interno presenta un'aula ottagonale caratterizzata da un rivestimento ligneo nella parte inferiore e coronata dall'elaborato castello ligneo della copertura. Su tutti i lati ad eccezione dei più brevi è presente una finestra rettangolare a profilo superiore timpanato; il presbiterio è delimitato da una pedana lignea. La facciata presenta un affresco raffigurante al centro la Vergine, attorniata da personaggi secondari.
Pianta
L'edificio presenta una pianta ottagonale.
Facciata
La facciata è anticipata da un portico coperto da due falde sostenute da un complesso castello ligneo poggiante su una trave sostenuta da pilastri rastremati a sezione quadrangolare, connessi al prospetto frontale da bassi muri conclusi da lastre rettangolari in pietra calcarea rosata. Le falde determinano la sezione a spioventi della facciata, leggermente aggettante rispetto al corpo dell'edificio e caratterizzata al centro da un portale lapideo e architravato rinserrato da una finestra rettangolare, provvista di cornice lapidea e inferriata. Le finiture sono ad intonaco rustico, tinteggiato.
Prospetti
I prospetti laterali evidenziano la planimetria ottagonale dell'edificio di culto; i lati che affiancano il prospetto frontale, più brevi per via dell'aggetto della facciata rispetto al corpo dell'edificio, non risultano aperti da finestre. I cinque lati omogenei residui, aperti da finestre rettangolari, sdraiate, a profilo superiore timpanato e inferriate, risultano coperti da un portico delimitato alle due estremità da un'arcata a tutto sesto sostenuta da un pilastro quadrangolare rastremato, elevato da due gradini e ritmato da quattro colonne lapidee prive di base, entasi e capitelli, concluse da una cornice. Le finiture sono ad intonaco rustico, tinteggiato.
Campanile
Il campanile a torretta emerge dal punto di convergenza delle falde di copertura dell'edificio; presenta una struttura lignea al cui interno è ospitata la campana, sormontata da una cuspide a quattro spioventi, coperta da scandole lignee.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: struttura lignea della copertura a vista.
Coperture
Copertura a otto falde sull'intero edificio, prolungate a coprire il portico esterno anulare, a due spioventi sopra la facciata e l'antistante portico. Struttura portante lignea, manto di copertura in scandole in legno.
Interni
L'interno presenta un'aula ottagonale caratterizzata da un rivestimento ligneo nella parte inferiore e coronata dall'elaborato castello ligneo della copertura. Su tutti i lati ad eccezione dei più brevi è presente una finestra rettangolare a profilo superiore timpanato; il presbiterio è delimitato da una pedana lignea. Finiture ad intonaco liscio, tinteggiato, e ad elementi lignei.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è costituita da elementi irregolari in pietra calcarea nera, ocra, rossa e bianca, disposti in corsi irregolari.
Elementi decorativi
La facciata presenta un affresco raffigurante al centro la Vergine, attorniata da personaggi secondari.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità, posti su una predella lignea. L'altare verso il popolo è costituito dalla mensa originale, spostata verso l'aula; a destra di questo è presente un leggio ligneo avente la funzione di ambone. Uno sgabello presso la parete di fondo viene presumibilmente utilizzato come sede del celebrante, mentre a sinistra di quest'ultimo è presente un tabernacolo ligneo sostenuto da un alto supporto.
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