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Gardolo
Trento
Trento
cappella
sussidiaria
S. Famiglia
Parrocchia della Visitazione di Maria Santissima
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
1836 - 1836(costruzione intero bene); 1924 - 1924(sostituzione campana); 1935 - 1940(manutenzione intero bene); 1977 - 1982(abbandono e danneggiamento intero bene); 1985 - 1985(ristrutturazione intero bene); 2013 - 2013(ristrutturazione intero bene)
Cappella della Sacra Famiglia
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella della Sacra Famiglia <Gardolo, Trento>
Altre denominazioni Chiesa della Sacra Famiglia
S. Famiglia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1836  (costruzione intero bene)

La cappella fu eretta nel 1836 in occasione del manifestarsi a Gardolo della prima di due epidemie di colera, tra luglio e agosto di quell'anno, che falcidiò 70 persone su 1000 abitanti. Per arginare il contagio le autorità imposero di adibire a lazzaretto una cascina e di seppellire provvisoriamente i defunti nelle sue adiacenze; la cappella, dedicata alla Sacra Famiglia, sorse vicino al cimitero improvvisato per implorare la clemenza divina.

1924  (sostituzione campana)

Con il concorso di tutta la popolazione delle Ghiaie, nel 1924 venne sostituita la campanella originariamente presente sul campanile a vela con una di maggiori dimensioni, recante l'immagine di San Rocco, fusa dalla ditta Colbacchini di Trento.

1935 - 1940 (manutenzione intero bene)

Tra il 1935 e il 1940 circa si eseguirono alcune opere di manutenzione per cura dell'allora parroco di Gardolo, don Enrico Motter; la cappella veniva allora utilizzata per la recita del rosario nel mese di maggio.

1977 - 1982 (abbandono e danneggiamento intero bene)

Nella seconda metà degli anni Settanta il piccolo edificio era abbandonato e mostrava i segni dell'incuria e del degrado; nel novembre 1977 un articolo a firma di Sabino Uber denunciava questa situazione sollecitando un intervento. Qualche anno dopo, presumibilmente nella primavera del 1982, la situazione già compromessa venne aggravata da un incidente, quando, per un'errata manovra, un mezzo pesante adibito al trasporto del calcestruzzo danneggiò il tetto spezzando alcune travi.

1985  (ristrutturazione intero bene)

Gli abitanti della zona costituirono allora in comitato, convocarono un'assemblea e si attivarono per ottenere il risarcimento dei danni e sollecitare la ristrutturazione e la riapertura al culto della cappella; grazie all'attivismo del comitato l'intervento fu fatto nel 1985, con il rifacimento della copertura in coppi e dell'intonaco in malta di calce naturale.

2013  (ristrutturazione intero bene)

Dopo una nuova fase di abbandono, il piccolo edificio sacro è stato ristrutturato nel 2013 da un comitato locale che ha fornito la manodopera, con un piccolo contributo finanziario della Parrocchia di Gardolo.
Descrizione

Orientata a nord-est, la cappella della Sacra Famiglia in località Ghiaie, presso Spini di Gardolo, fu eretta in occasione di un'epidemia di colera che interessò la zona nell'estate del 1936, a motivo della quale fu adibita a lazzaretto una cascina e a cimitero provvisorio un terreno nelle vicinanze. Dopo alterne fasi di manutenzione e di abbandono, attualmente il piccolo edificio è restaurato e utilizzato per la recita del rosario nei mesi estivi. La semplice facciata a capanna con accesso architravato è protetta dai due spioventi sporgenti del tetto, sul colmo del quale quattro pilastrini in ferro sostengono un tettuccio piramidale a quattro falde sormontato da globo e croce apicale, ospitante una piccola campana. Le fiancate sono lisce, caratterizzate dalla presenza di una finestra rettangolare per lato, mentre la parete di fondo è cieca. All'interno dell'unico ambiente a pianta rettangolare sono presenti un altare a tavolo in granito e un tabernacolo a muro per le celebrazioni.
Pianta
Pianta rettangolare.
Facciata
Semplice facciata a capanna intonacata e tinteggiata, protetta dagli spioventi sporgenti del tetto; accesso architravato in pietra calcarea e breve zoccolo in porfido, come la pavimentazione esterna davanti alla porta.
Prospetti
Fiancate lisce, caratterizzate dalla presenza di una finestra rettangolare per lato; parete di fondo cieca. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Sul colmo del tetto quattro pilastrini in ferro sostengono un tettuccio piramidale a quattro falde sormontato da globo e croce apicale, ospitante una piccola campana azionabile a corda dall'interno.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: tetto a due spioventi con struttura lignea a vista.
Coperture
Tetto a due spioventi profilato da archetti in facciata, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi.
Interni
Breve aula unica rettangolare con altare a tavolo in granito e tabernacolo a muro sulla parete di fondo. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento tipo seminato alla veneziana.
Adeguamento liturgico

nessuno
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