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Trento
Trento
chiesa
parrocchiale
Cristo Re
Parrocchia di Cristo Re
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1965-1968 circa); fonte battesimale - intervento strutturale (1987)
1941/11/23 - 1941/11/23(inizio lavori fondazioni); 1943 - 1943(danneggiamento intero bene); 1948 - 1952(costruzione intero bene); 1952/12/24 - 1952/12/25(benedizione carattere generale); 1953/03/19 - 1953/03/19(erezione a parrocchia carattere generale); 1966/11/04 - 1966/11/04(danneggiamento intero bene); 1968/09/15 - 1968/09/15(consacrazione carattere generale); 1985 - 2000(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Cristo Re
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Cristo Re <Trento>
Autore (ruolo)
Ferrari, Efrem (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1941/11/23  (inizio lavori fondazioni)

La posa della prima pietra della chiesa di Cristo Re avvenne il 23 novembre 1941, con la benedizione dell'arciivescovo Carlo de Ferrari.

1943  (danneggiamento intero bene)

Il cantiere venne danneggiato da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale e i lavori vennero sospesi.

1948 - 1952 (costruzione intero bene)

Grazie all'impegno del parroco e della popolazione, che raccolsero fondi in vari modi, i lavori ripresero dal 1948, partendo dalla riparazione dei danni bellici, e terminarono nel 1952.

1952/12/24 - 1952/12/25 (benedizione carattere generale)

La chiesa venne benedetta la vigilia di Natale del 1952 e solennemente aperta al culto il giorno successivo.

1953/03/19  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa venne eretta a parrocchia il 19 marzo 1953.

1966/11/04  (danneggiamento intero bene)

L'edificio venne danneggiato dall'inondazione dell'Adige del 4 novembre 1966.

1968/09/15  (consacrazione carattere generale)

Il 15 settembre 1968 la chiesa venne consacrata dall'arcivescovo Gottardi.

1985 - 2000 (ristrutturazione intero bene)

Nell'ultimo quarto del Novecento, a partire dal 1985, la chiesa fu interessata da lavori di ristrutturazione comprendenti l'isolazione delle coperture, la tinteggiatura, il rifacimento dell'impianto elettrico, la realizzazione delle vetrate da parte di Luciano Carnessali, la decorazione della cripta e dell'interno con alcuni dipinti e della facciata con il dipinto a tempera su muro di Giuseppe Borgogno (1992).
Descrizione

Orientata a nord-est lungo l'asse di via fratelli Fontana, che collega la zona settentrionale della città al ponte di San Giorgio, la chiesa di Cristo Re sorse per soddisfare le esigenze pastorali del nuovo quartiere che da essa prese il nome, nato dopo la rettifica dell'Adige, e come monumento celebrativo per il quarto centenario del Concilio di Trento (1545-1563), grazie alla generosità dei fedeli. Realizzata su progetto dell'architetto Efrem Ferrari, che si ispirò nelle forme alle grandi cattedrali romaniche, vide la luce tra il 1941 e il 1952. L'esterno è interamente rivestito in conci regolari di pietre bianche, rosse e verdello delle cave di Terlago e percorso alla base da uno zoccolo leggermente svasato. La facciata a due spioventi ha come unico ornamento una grande arcata cieca a pieno centro, parzialmente incassata, che inquadra i due battenti della porta in bronzo ed è completata da un dipinto murale figurato che occupa l'intera parete. Le fiancate gradonate sono ritmate da quattro contrafforti sagomati e centrate da un ingresso laterale architravato; sul lato destro emerge il volume della sacrestia, che funge da collegamento con il campanile quadrangolare, dotato di quattro ampie aperture sulla cella. L'interno ad ampia navata unica è preceduto da un atrio d'ingresso ed è scandito da una serie di possenti arcate rivestite in lastre di marmo, che delimitano le cinque campate. In corrispondenza della seconda, terza e quarta si aprono sei cappelle laterali simmetriche, anch'esse precedute da arcate a pieno centro, riprese da arcate cieche sulle pareti laterali. Il presbiterio è elevato su cinque gradini ed è separato dal fondo dell'abside da un deambulatorio, sempre ritmato da arcate. Due scale nei pressi dell'arco santo conducono alla cripta, orientata a sud-ovest, con platea gradonata e altare al popolo elevato su di una pedana. Tetto a due falde e catino absidale.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi caratterizzata dal rivestimento in conci regolari di pietre bianche, rosse e verdello delle cave di Terlago e dall'ampia arcata cieca a pieno centro, parzialmente incassata, che inquadra la porta, circondata da un dipinto murale figurato.
Prospetti
Zoccolo perimetrale in pietra leggermente svasato. Fiancate gradonate ritmate da quattro contrafforti sagomati terminanti in lesene a separazione delle campate; un ingresso laterale architravato su ogni lato, preceduto da cinque gradini, si apre in corrispondenza della terza campata. Due monofore centinate illuminano la seconda e la quarta campata, mentre in alto si aprono finestre a tre fornici tra i contrafforti. Sul lato destro emerge il volume quadrangolare della sacrestia, che raccorda la chiesa con il campanile.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sulla destra, nei pressi del presbiterio, collegata alla chiesa mediante il volume della sacrestia. Corpo rivestito da conci regolari di pietre bianche, rosse e verdello; cella campanaria forata da ampie aperture rettangolari delimitate da quattro pilastri angolari intonacati, sostenenti il tetto a quattro falde.
Struttura
Struttura portante verticale: muratura in pietrame e laterizio; strutture di orizzontamento: tetto a due spioventi con travature lignee a vista e catino absidale in muratura.
Coperture
Strutture portanti in legno; manto di copertura in coppi.
Interni
Interno ad ampia navata unica, preceduta da un atrio d'ingresso, separato dall'aula mediante una parete traforata da tre ordini di aperture, sia centinate che rettangolari. Cinque campate segnate da possenti arcate a pieno centro, che si sviluppano dai pilastri di base; in corrispondenza della seconda, terza e quarta campata si aprono tre cappelle speculari, precedute da arcate a pieno centro, riprese da arcate cieche sulle pareti laterali. Il presbiterio è elevato su cinque gradini ed è concluso dall'abside semicircolare con deambulatorio, anch'esso forato da arcate a pieno centro. Nei pressi dell'arco santo due accessi speculari conducono nella cripta a pianta trapezoidale, caratterizzata da una cappella orientata in direzione opposta rispetto alla chiesa soprastante, costituita da una platea gradonata che scende verso l'altare, posto su una pedana. Pareti finite a intonaco tinteggiato, con rivestimento ligneo nella parte inferiore; soffitto piano.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata in quadrotte di pietra bianca, movimento da fasce orizzontali di mattonelle quadrate in pietra rossa. Pavimento della cripta in mattonelle rettangolari di ceramica marroni screziate, disposte in corsi orizzontali sfalsati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-1968 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'accostamento di elementi eterogenei. L'altare verso il popolo, in marmo, ad ara, al centro del presbiterio, poggia su una propria predella ed è il reimpiego della mensa dell'altare maggiore storico. L'ambone, sempre in marmo e completato nel 1976-1977 da un bassorilievo in bronzo di R. Leonardi, è fisso, presso l'arco santo, a sinistra. La sede del celebrante è fissa, con schienale e seduta in legno, incardinata ad una struttura in metallo che la unisce alle sedute dei concelebranti, posta dietro l'altare.
fonte battesimale - intervento strutturale (1987)
Il fonte battesimale, posto presso l'arco santo, sulla destra, è opera firmata da Marco Morelli e realizzata in marmo e bronzo fuso nel 1987. E' affiancata dal portacero in bronzo fuso di Luciano Carnessali del 1990.
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