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adeguamento liturgico
Trento
Trento
chiesa
conventuale
S. Giuseppe
Parrocchia di Santa Maria Maggiore
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1968)
1232 - 1232(erezione prima chiesa intero bene); 1283/04/29 - 1283/04/29(passaggio di proprietà intero bene); 1673 - 1673(passaggio di proprietà intero bene); 1714 - 1714(passaggio di proprietà intero bene); 1727 - 1727(passaggio di proprietà intero bene); 1727 - 1727(ricostruzione intero bene ); 1735 - 1735(decorazione intero bene); 1811 - 1811(chiusura intero bene); 1821 - 1821(decorazione arco santo); 1839 - 1839(passaggio di proprietà intorno); 1844 - 1844(passaggio di proprietà intorno); 1994 - 1994(restauro intero bene); 2007 - 2011(restauro intero bene)
Chiesa di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione chiesa conventuale
Denominazione Chiesa di San Giuseppe <Trento>
Altre denominazioni Chiesa del Cuore Immacolato di Maria
Sacro Cuore
S. Giuseppe
Autore (ruolo)
Ghisi, Pietro Antonio (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura barocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1232  (erezione prima chiesa intero bene)

L'edificio monastico sorge sul luogo del convento medievale dei monaci ospedalieri di Sant'Agostino di Campagnola, convalidato da bolla papale del 1232. La primitiva chiesa era dedicata a Santa Maria Coronata.

1283/04/29  (passaggio di proprietà intero bene)

Il monastero, insieme alla chiesa dedicata a Santa Maria Coronata, fu ceduto il 4 aprile 1283 ai Cavalieri dell'Ordine Teutonico di Santa Maria di Gerusalemme, dai quali assunse la denominazione popolaresca di convento del Fralimano. La chiesa venne dedicata a Santa Elisabetta.

1673  (passaggio di proprietà intero bene)

Il complesso monastico nel 1673 divenne proprietà della congregazione dei Teatini, che mutarono nuovamente la dedicazione della chiesa, intitolandola a San Gaetano da Thiene.

1714  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1714 il monastero e l'annessa chiesa passarono ai Terziari Francescani Secolari.

1727  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1727 il monastero fu acquisito dalle Orsoline.

1727  (ricostruzione intero bene )

Preso possesso del convento del Fralimano, le Orsoline avviarono da subito un radicale intervento di ristrutturazione, che secondo Rosati (1905)comportò l'atterramento dell'intero complesso monoastico, chiesa compresa. Il nuovo tempio, corrispondente a quello attuale, venne commissionato nel 1727 all'architetto Pietro Antonio Ghisi e fu consacrato al titolo di San Giuseppe.

1735  (decorazione intero bene)

La volta e la cupola furono affrescate nel 1735 da Antonio de Romedis.

1811  (chiusura intero bene)

Le Orsoline risiedettero nel monastero fino alla soppressione napoleonica del 1811, allorché la chiesa venne chiusa al culto e l'edificio fu adattato a caserma e ospedale.

1821  (decorazione arco santo)

Nel 1821 al centro dell'arco santo è stato dipinto il Sacro Cuore.

1839  (passaggio di proprietà intorno)

Nel 1839 nel monastero si stabilirono le Dame Inglesi.

1844  (passaggio di proprietà intorno)

Il monastero nel 1844 passò alle Figlie del Sacro Cuore di Gesù e al suo interno fu aperta una scuola elementare femminile.

1994  (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1994.

2007 - 2011 (restauro intero bene)

Nel 2007 è stata restaurata la cupola del presbiterio, nel 2011 le volte. E' in programma il restauro delle pareti.
Descrizione

La chiesa di San Giuseppe, detta popolarmente del Sacro Cuore, orientata a est, è situata nella zona centrale della città di Trento, nella piazzetta Bellesini. Venne ricostruita per volere delle Orsoline che abitavano l'annesso monastero nel 1727 dalle Orsoline dall'architetto Pietro Antonio Ghisi. La facciata a due spioventi, serrata nel complesso monastico, è aperta da un portale architravato da un afinestra a centina ribassata e da un oculo. All'interno, la navata è suddivisa in tre campate e coperta da volta a botte unghiata; il presbiterio è rialzato su un gradino e coperto da una cupola ellittica. La volta e la cupola presentano una ricca decorazione ad affresco di Antonio de Romedis del 1735.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, asimmetrica, nel cui lato destro si innesta il corpo di fabbrica del chiostro. Al centro si apre un portale architravato, sovrastato da un ballatoio con portale architravato che prosegue anche lungo l'edificio adiacente; in alto, finestra a centina ribassata e oculo adattato a cella campanaria. Zoccolo lapideo e finiture ad intonaco.
Prospetti
Fiancata sud attigua al complesso monastico. Fiancata nord, in parte addossata al complesso monastico, presenta un ingresso laterale. Al lato est è addossata la sacrestia. Finiture ad intonaco tinteggiato e zoccolo ad intonaco rustico.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volta a botte unghiata; presbiterio con cupola ellittica su pennacchi con tamburo ottagonale irregolare e lanterna.
Coperture
Tetto della navata a doppia falda, ricoperto da coppi in laterizio; cupola del presbiterio ricoperta da embrici di colore verde.
Interni
Pareti scandite da paraste composite, reggenti cornicione modanato e dentellato che corre lungo l'intera struttura; tra le paraste, arcate a tutto sesto con cartelle sommitali in stucco, entro le quali si situano cornici rettangolari in stucco. Nella prima campata si situa la cantoria. Presbiterio preceduto da arco santo, rialzato su un gradino e caratterizzato da due portali laterali; parete di fondo con due portali di accesso alla sacrestia. Finestre termali si aprono oltre il cornicione marcapiano: due nella seconda e terza campata sul lato destro (le restanti sono cieche) e tre nel presbiterio; il tamburo presenta aperture ovoidali e la lanterna è finestrata. Zoccolo lapideo e finiture ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a mattonelle in pietra.
Elementi decorativi
Dipinti ad affresco sulla volta e sulla cupola. Presenza di rilievi in stucco.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1968)
L'adeguamento liturgico risale al 1968 e non ha carattere di stabilità: al centro del presbiterio storico, l'altare verso il popolo, a forma di tavolo, è posto a raso pavimento; a sinistra, si colloca un leggio ligneo usato come ambone; dietro l'altare, una sedia con braccioli funge da sede. La custodia eucaristica è nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Le balaustre storiche sono state rimosse.
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