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adeguamento liturgico
Trento
Trento
chiesa
conventuale
S. Cuore di Gesù
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1973); presbiterio - aggiunta arredo (1973 circa)
1926/12/07 - 1929/05/24(fondazione congregazione carattere generale); 1933 - 1934(elaborazione progetto intero bene); 1935 - 1936/11/18(costruzione intero bene); 1936/03/08 - 1936/09/20(decorazione presbiterio); 1936 - 1939(decorazione intero bene); 1938 - 1974(passaggi di proprietà intorno); 1943 - 1943(sostituzione vetrate intero bene); 1951 - 1952(ampliamento intorno); 1952/06/27 - 1952/06/27(consacrazione carattere generale); 1960 - 1960(costruzione cripta); 1973 - 1973(ristrutturazione intero bene)
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
Tipologia e qualificazione chiesa conventuale
Denominazione Chiesa del Sacro Cuore di Gesù <Trento>
Altre denominazioni chiesa del Cuore Sacerdotale di Gesù
S. Cuore di Gesù
Autore (ruolo)
De Unterrichter, Guido (progetto chiesa)
Masé, Renzo (progetto chiesa)
De Luca, Antonio (progetto cripta)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1926/12/07 - 1929/05/24 (fondazione congregazione carattere generale)

La congregazione di Gesù Sacerdote fu fondata a Cavarzere (Venezia) da padre Mario Venturini il 7 dicembre 1926. Nell'aprile del 1928 la casa madre della congregazione fu trasferita a Trento. Il 24 maggio 1929 padri venturini acquistarono Villa Mezzena sulla collina di Trento per trasformarla nel loro istituto religioso.

1933 - 1934 (elaborazione progetto intero bene)

Nel 1933 padre Mario Venturini incaricò il sacerdote e architetto Federico Miotti di Vicenza di stilare un progetto per la erigenda chiesa dell'istituto, dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Nell'intento del committente la chiesa doveva essere "tutta sacerdotale", a cominciare dal progetto. Tuttavia, a conti fatti, disegno del Miotti venne giudicato bello ma decisamente troppo costoso per la congregazione. Nel 1934 l'incarico di progettare la chiesa venne affidato allo studio trentino dell'ingegnere Guido De Unterrichter e dell'architetto Renzo Masé.

1935 - 1936/11/18 (costruzione intero bene)

I lavori di costruzione, affidati alla ditta "la Trentina" con sede a Lavarone, presero il via Nel 1935. Il 19 marzo dello stesso anno il vescovo di Trento Celestino Endrici benedisse la prima pietra. I lavori procedettero velocemente, anche se non senza intoppi. Nell'agosto del 1935 si notarono delle crepe nell'arco santo e l'edificio minacciò di crollare. Furono pertanto costruiti dei contrafforti lungo la parete nord. La chiesa venne ultimata l'anno successivo e fu benedetta il 18 novembre 1936 da monsignor Endrici.

1936/03/08 - 1936/09/20 (decorazione presbiterio)

Tra l'8 marzo e il 20 settembre 1936 il pittore Duilio Corompai eseguì la decorazione a tempera del presbiterio.

1936 - 1939 (decorazione intero bene)

Tra il 1936 e il 1939 il pittore Agostino Aldi eseguì la decorazione del soffitto a cassettoni e delle capriate della chiesa.

1938 - 1974 (passaggi di proprietà intorno)

Nel 1938 i padri venturini acquistarono da Carlo Gressel la villa confinante con la casa del loro istituto, che chiamarono Villa Maria Immacolata. Nel 1974 una parte di questa proprietà fu venduta alla Cooperativa SOS Feriendorf.

1943  (sostituzione vetrate intero bene)

Nel 1943 vetrate della chiesa furono sostituite con quelle istoriate presenti, opera di Scipione Ballardini di Verona.

1951 - 1952 (ampliamento intorno)

Tra il 1951 e il 1952 venne costruita la nuova ala dell'istituto dei padri venturini. Il progetto fu elaborato dall'ingegnere Antonio De Luca e i lavori furono materialmente condotti dall'impresa degli ingegneri Alessandro e Fabio Conci.

1952/06/27  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata dall'arcivescovo di Trento Carlo de Ferrari il 27 giugno 1952.

1960  (costruzione cripta)

Nel 1960 sotto la navata della chiesa fu costruita la cripta destinata a ospitare il sarcofago del fondatore della congregazione, padre Mario Venturini. Il progetto di questo ambiente si deve all'ingegnere Antonio De Luca, mentre la realizzazione spetta all'impresa degli ingegneri Conci.

1973  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1973 venne effettuato l'adeguamento liturgico del presbiterio. La nuova sistemazione fornì il pretesto per la ristrutturazione della chiesa, che comprese il rifacimento della pavimentazione del presbiterio e il rinnovamento degli impianti di illuminazione e di diffusione audio. Nella stessa occasione la chiesa fu ritinteggiata e vennero cancellate le iscrizioni dipinte che comparivano ai due lati dell'arco santo.
Descrizione

La chiesa del Sacro Cuore di Gesù, appartenente alla Congregazione di Gesù Sacerdote (padri Venturini) venne edificata tra il 1935 e il 1936 su progetto dell'ingegnere Guido De Unterrichter e dell'architetto Renzo Masé. L'edificio, orientato a nord-est, presenta una facciata a due spioventi profilata da una cornice svasata. Al centro si apre un portale neo-romanico, sormontato da un oculo circolare. La fiancata nord-ovest è ritmata da contrafforti. La chiesa si sviluppa al suo interno su navata unica, illuminata da tre monofore per lato. Il presbiterio, rialzato su due gradini e anch'esso recante tre monofore per lato, è concluso da un'abside semicircolare e presenta un soffitto a cassettoni. Una ricca decorazione a tempera di Duilio Corompai (1936) si dispiega sull'arco santo, nel presbiterio e nell'abside.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale. Presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, profilata da cornice svasata. Al centro si aprono il portale maggiore e un oculo circolare sommitale.
Prospetti
Fiancate lisce lungo le quali si aprono tre monofore di grandi dimesioni in corrispondenza della navata e altrettante minori su ambo i lati del presbiterio. Lato nord rinforzato da contrafforti.
Struttura
Strutture portanti verticali in cemento armato. Strutture di orizzontamento: capriate lignee nella navata; soffitto a cassettoni lignei nel presbiterio; catino absidale in muratura.
Coperture
Tetto a doppia falda con manto di copertura in tegole in laterizio.
Interni
Navata unica illuminata su ambo i lati da tre ampie finestre centinate. Controfacciata caratterizzata da un corpo eminente interamente rivestito in pietra, ospitante la bussola. Presbiterio preceduto ada arco santo, rialzato su due gradini, anch'esso illuminato su ambo i lati da tre monofore. Sotto la navata è presente una cripta, accessibile dal lato nord-ovest.
Pavimenti e pavimentazioni
Nella navata: pavimento in mattonelle in graniglia policrome. Nel presbiterio: pavimento in pietra.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a tempera adornano l'arco santo, le pareti del presbiterio e l'abside. Sulle capriate della navata e sul soffitto a cassettoni del presbiterio sono presenti ulteriori dipinti eseguiti a tempera.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1973)
La mensa dell'altare maggiore storico è stata staccata dal basamento retrostante ed è stata collocata al centro del presbiterio storico, a raso pavimento.
presbiterio - aggiunta arredo (1973 circa)
Sul lato destro del presbiterio, a raso pavimento, è stato collocato un leggio in legno che funge da ambone. La custodia eucaristica permane nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Una semplice sedia in legno con seduta imbottita, posta dietro la mensa al popolo, funge da sede. La balaustrata in legno è stata rimossa e reimpiegata per formare gli inginocchiatoi dei banchi di testa.
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